di Roberto Vitali
Pubblicato il: 15 novembre 2023 18.11
La mostra fotografica “Waterland Wander. Emozioni e identità” (curata da Vanessa Gritti) torna a Sarnico, dopo essere partita da qui il 13 luglio scorso.
Dopo essere stata esposta a Montisola, registrando 700 spettatori (motivo per cui è stata chiesta una proroga fino al 17 settembre da parte dell’Amministrazione comunale, ndr) e ad Iseo (Bs) a ottobre, Waterland Wander torna a Sarnico.
Tutto parte dalle foto che l’artista Angy Mango (classe 1974, italo americana nata a Los Angeles) ha fornito a Vanessa.
Dopo aver selezionato le 30 foto più significative dell’artista, Vanessa ha allestito ogni aspetto della Mostra.
Come dice Gritti, “Questo percorso tende a valorizzare le terre rivierasche sia bresciane che bergamasche, non solo nell’ottica della valorizzazione dei territori, ma vuole dare anche un messaggio ecumenico a tutti: ci vuole ricordare che l’uomo è parte della natura, e la natura è fondamentale per l’uomo. Inoltre (in questa fase di cambiamento climatico e di crisi umana dei rapporti) questo progetto tende a ricordarci di fare un passo indietro, riflettere, fermarsi. Immergersi in queste immagini magiche del lago d’Iseo può risvegliare la coscienza interiore che l’uomo di oggi ha perso, perché è sempre costantemente sui social, è sempre costantemente a guardare il cellulare, insomma è sempre sopraffatto da troppa informazione. Quindi il messaggio dell’artista è di tipo etico, ed anche l’estetica delle immagini ha la stessa finalità. Un’altra cosa importante da sottolineare è la critica che Angy pone alla società attuale, ovvero che al giorno d’oggi l’uomo è troppo “riempito” di informazioni, ma allo stesso tempo svuotato: ecco il motivo del titolo “Emozioni e identità”. E’ un percorso identitario ed emotivo”.
Il messaggio ecumenico è tra l’altro molto simile al messaggio di Papa Francesco, ovvero l’homo naturalis, l’uomo ecologico, nel quale afferma che l’uomo deve “fare i conti” come ente partecipatore della natura, e deve tutelarla.
La Mostra si può visitare da 17 al 26 novembre 2023 presso l’ex Chiesetta di Nigrignano in via Vittorio Veneto 42 (a Sarnico) dal venerdì alla Domenica dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19, con ingresso libero.
IL RITORNO DEL TITANO
di Redazione
Pubblicato il: 11 novembre 2023 19.07
Parte oggi sabato 11 novembre la Mostra d’arte “Il ritorno del Titano” dell’artista Angelo Brescianini, presso la Pinacoteca Bellini in via San Paolo, Sarnico. L’inaugurazione è prevista per le ore 16.
La mostra – a cura dell’Archivio Brescianini, e con la curatela di Vanessa Gritti – durerà fino a Domenica 3 dicembre 2023, vedrà esposte tutte le opere di Brescianini (1941-2016), un’artista che ha segnato profondamente l’arte con le sue opere.
La mostra si potrà visitare dalle 15 alle 18 il sabato (la mattina solo su appuntamento, contattando archiviobrescianini@gmail.com), e la Domenica dalle ore 10 alle ore 12, e dalle ore 15 alle ore 18, con ingresso libero, mentre sarà chiusa nei giorni feriali.
“Il maestro Angelo Brescianini, è, senza dubbio, considerato al giorno d’oggi come uno degli artisti contemporanei più conteso da musei e gallerie di tutto il mondo. La Mostra ospiterà oggetti di arte e design dell’artista di origine bresciana (di Palazzolo sull’Oglio, ndr) che ha sperimentato le prove balistiche in alcune acciaierie bergamasche”. Abbiamo scelto come location la “Pinacoteca Bellini”, in quanto è da sempre sede di prestigiose manifestazioni, ubicata nel centro storico dell’antica contrada medievale. In seno a Bergamo Brescia 2023, la mostra è stata patrocinata dal Comune di Sarnico e dal Comune di Cavernago, con l’impegno di Regione Lombardia, nell’ottica di completare una retrospettiva monografica in un contesto museale più ampio” conferma Gritti.
Antonio Falbo è il curatore dell’Archivio e del catalogo generale del maestro, il saggio critico del catalogo realizzato per l'occasione, segue le mostre organizzate, in ordine di tempo, al Castello di Cavernago (BG) e alla Pinacoteca di Sarnico (BG).
L’artista.
Angelo Brescianini reinterpreta in modo personale la nozione di spazio e tempo al contrario di Fontana. Egli, infatti, affermava: "La superficie deve contenere, imbrigliare il proiettile (il suo pennello, nda) non deve generare violenza, per questo doso tutte le cariche delle pallottole. Per Fontana i pennelli erano sostituiti dai bisturi, per me sono le armi: pistole e fucili che uso in un rituale organizzato: dalla carica della pallottola, all'angolazione e al tiro. Solo loro riescono a produrre, con l'impatto del colpo sulla superficie, quasi la fusione del metallo, rendendola elastica. Soprattutto si compie, in un attimo, la competizione con il tempo. Non esiste nulla di più istantaneo".
Oggi il lavoro di Brescianini si espande e si allontana da qualsiasi linguaggio artistico della sua generazione, raggiungendo traguardi sempre più innovativi, e i suoi lavori diventano sempre più ricercati da collezionisti di mezzo mondo.
L’atto creativo.
Il gesto fugace di un istante, il colpo esploso da un'arma da fuoco, l'impatto immediato di un proiettile che si infrange su una lastra di acciaio; è il prodigio che si compie generato dal genio artistico inedito che Angelo Brescianini inventa. Le superfici non vengono trafitte dalla collisione dei colpi, che, nell'impatto, sviluppano impronte che plasmano bugnature, forme addolcite come fossero seni materni.
Le opere in mostra.
Le 40 opere presenti selezionate tra lastre d’acciaio di grandi dimensioni inedite, tavolo di design e illuminazioni incluse lampade e sculture a terra cruda e “original multiples” dell’ultimo periodo si snodano in un percorso articolato di superfici sempre più elaborate, che affascinano e abbagliano lo spettatore.
D'altra parte, Brescianini appartiene alla generazione di quegli artisti protagonisti di un nuovo modo di concepire l'opera d'arte, con quell'insieme di processi mentali, di soluzioni stilistiche e di ideali tecnici che si distaccano dalla figurazione, distorcendo i canoni classici, sovvertendo la certezza dello spazio e soppiantando un nuovo modo di vedere, sentire e creare.
Questa rassegna intende dimostrare come si può realizzare l'opera d'arte senza essere obbligati quindi ad utilizzare telai e pennelli. "I miei pennelli sono pistole e fucili che uso in un rituale organizzato: dalla carica della pallottola, all'angolazione e al tiro" è l'artista a continuare a dircelo.
Seguiranno le tappe di Milano e Crema.
IL TERZO MANDATO DEI SINDACI
In Senato procede la discussione in merito al DDL S. 556, che riguarda anche la possibilità di un terzo mandato per i sindaci di comuni fino a 15mila abitanti. La senatrice Pirovano: “Tra qualche giorno si voterà ancora per il terzo mandato”:
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 10 novembre 2023 18.29
Articolo aggiornato al 10 novembre 2023
Proseguono senza sosta in Senato i lavori per l’approvazione di due disegni di legge, ovvero il suddetto DDL S. 556 (riguardante le “Modifiche alla legge 7 aprile 2014, n. 56, per l'elezione dei sindaci metropolitani e dei presidenti di provincia e per il riordino delle funzioni amministrative delle città metropolitane e delle province”) ed il DDL 615 (relativo alle “Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione”) proposto dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.
Data la particolare rilevanza di questi 2 temi, ho avuto occasione di colloquiare – durante gli ultimi giorni – con la Senatrice Daisy Pirovano, relatrice del Comitato ristretto della Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Intervista del 24 ottobre 2023.
“A che punto siete con l’approvazione in Aula dei 2 DDL”?
“Per quanto riguarda le Province e la possibilità del terzo mandato per i sindaci, al momento non ho aggiornamenti rilevanti. In merito all’autonomia differenziata, posso dirle che stiamo procedendo con le votazioni degli emendamenti in Commissione, e siamo a buon punto. In questo momento, inoltre, stiamo lavorando assiduamente sugli emendamenti del decreto “Caivano”, e stiamo votando su di essi, ma - fino a fine settimana, venerdì 24 ottobre, ndr) non avremo il quadro completo delle misure approvate, poiché le votazioni sono appena iniziate” dice Pirovano.
Aggiornamento all’ 8 novembre.
“Stasera era in programma il voto per il terzo mandato. Com’è andata? E, soprattutto, nel caso trovaste l’accordo con gli alleati di Governo, fareste passare il provvedimento con la legge di Bilancio di fine anno, con le Mille proroghe, o con un decreto ad hoc”? Quali tempistiche prevedete (dicembre, gennaio, febbraio…)?
“Abbiamo appena terminato i lavori da stamattina. Per le Province non ci sono ancora notizie al momento, mentre per il terzo mandato bisognerà aspettare ancora qualche giorno”.
IN ANTEPRIMA IL PROGETTO DELLA FUTURA FONDAZIONE MUSEO RIVA
“E’ DAL PRIMO MANDATO CHE SOGNO DI REALIZZARLO, ORA SE PASSERA’ LA LEGGE DEL TERZO MANDATO SI POTRA’ FARE”
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 9 novembre 2023 19.01
“Ti do questa esclusiva, perché le foto non le ho mai date a nessuno. Praticamente, è da 9 anni che sto portando avanti il progetto del Museo Riva. All’inizio sembrava che potesse andare in porto già dal mio primo mandato, grazie all’aiuto del povero e compianto Governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni, che ci aveva facilitato innanzitutto per il PGT (Piano di Governo del Territorio, si fa ogni 5 anni, ndr) del primo mandato. Avevamo presentato in Regione questo bellissimo progetto che ti ho girato in esclusiva, e ci avevano dato il via libera per procedere (anche per il PGT). Per poterlo realizzare, inoltre, sempre Roberto Maroni ci aveva garantito almeno un paio di milioni di euro, erogati tra la Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, ovvero un contributo a fondo perduto molto importante per noi” conferma il sindaco Giorgio Bertazzoli.
La bozza e l’idea originaria.
All’inizio Bertazzoli aveva ideato una bozza che prevedeva una Fondazione: “Esatto, avevo appunto previsto una sorta di Fondazione gestita dal Comune di Sarnico, dal gruppo Ferretti, e da qualche altro Ente, oltre – ovviamente – la famiglia Riva, che si sarebbe unita a noi. L’idea è di crearla nell’area del Lido Nettuno, ma purtroppo – a causa del Covid – abbiamo perso i contatti con la proprietà cinese, in quanto – per ovvi motivi – non potevano venire in Italia. Senza dimenticare che Maroni, poi, ha potuto fare un solo mandato causa problemi di salute” continua Bertazzoli.
“Se non erro, però, inizialmente si era deciso di crearlo nell’ex area Cantiere, giusto”?
“Esattamente, però abbiamo deciso di cambiarlo in corso d’opera, in quanto stava partendo il restauro dell’ex area Stoppani, dove ora sorgono il Conad e tre palazzine nuove. Non c’era più lo spazio idoneo, quindi, ma non è stato un problema”.
“In che senso”?
“Nel senso che già all’inizio avevamo ipotizzato di costruirlo vicino ai Cantieri Riva, che sarebbe la location ottimale, avendo vicino lo stabilimento”.
Inoltre, i Cantieri Riva hanno acquisito anche la R.A.M.: “Esatto, infatti l’idea era quella di coinvolgere la famiglia Riva chiedendo l’archivio dell’Ing. Carlo, ed anche Antonio Gervasoni, che possiede una grande collezione storica di motoscafi, che ci avrebbe concesso in comodato d’uso gratuito. Quindi, su carta avevo già espletato praticamente tutto il necessario. Il problema è che, tra il Covid e la volontà di Maroni di non ricandidarsi (causa i suoi suddetti problemi di salute) alle Regionali del 2018, si è fermato tutto. Come detto, inoltre, durante il Covid i proprietari cinesi sono dovuti star via 3 anni”.
“Ora che sono tornati, quindi, l’idea sarebbe quella di riprendere in mano questo progetto…”
“Sì, ecco perché – se dovesse passare la legge sul terzo mandato (che si votava Mercoledì 8 novembre in Senato, per ulteriori approfondimenti vedasi box in fondo all’articolo, ndr) io porterò avanti, per la terza volta consecutiva, quest’istanza che per Sarnico potrebbe essere un grandissimo volano. Questo perché, nel business plan che avevamo fatto a suo tempo, avevamo ipotizzato di attrarre almeno 60mila visitatori annui. Considerando che la Ferrari porta a Maranello circa 600mila visitatori all’anno, potrebbe essere un buon punto di partenza per il nostro paese, come vedi”.
Il progetto.
“Come è strutturato il progetto”?
“In pratica, oltre a collezioni permanenti delle barche storiche, si potrebbero organizzare anche vari eventi relativi a tutti gli aspetti della Riva. Inoltre, il Museo sarebbe dotato di una bellissima sala, nella quale si potrebbero tenere dei convegni. Avevamo pensato anche di allestire la “sala degli Uffici e degli Archivi” di Carlo Riva, oltre a dei cimeli come quelli che mi ha fatto vedere il tuo amico Giuliano Lancini, senza contare i vari modellini. Infine, ci sarebbe un bellissimo ristorante panoramico - tutto brandizzato Riva – tipo lounge, che - ad oggi – esiste solo allo “Yacht Club de Monaco” (a Montecarlo) ed al Gritti Palace di Venezia”.
“Riguardo all’ex area Cantiere, quindi, prevedete di fare altro, oppure lo lascerete così”?
“No, lì lasceremo una zona giardino, come ora”.
“Il Museo sarà a sfioro. Quindi, durante le varie manifestazioni tutti i motoscafi potranno attraccare vicino”?
“Assolutamente sì, questa è proprio la nostra idea. Come ti ho detto, io ho fatto davvero un sacco di riunioni e varie trattative. Ad esempio, sono stato a Forlì nella sede del gruppo Ferretti, sono andato a trovare la famiglia Riva a Montecarlo. Purtroppo, il Covid ha rovinato ogni cosa, compreso il fatto che Roberto Maroni (che era il nostro sponsor numero uno) sfortunatamente ha fatto un solo mandato, ritirandosi poi per ben noti motivi di salute, e venendo a mancare giusto quest’anno. Nulla da togliere a Fontana, ma lui non ha mai visitato i Cantieri Riva tanto spesso quanto Maroni, non ha potuto seguire tutto l’iter… Inoltre, io ero andato a trovare Roberto parecchie volte in Regione”.
“Come dicevi, la Regione aveva già deciso di stanziare 2milioni di euro per questo progetto. A quanto ammonta il costo complessivo di tale opera”?
“Supera di poco i 2milioni di euro”.
“Quindi il progetto sarebbe interamente coperto, se arrivassero i fondi dalla Regione”?
“Assolutamente sì, sarebbe finanziato quasi interamente da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo. Inoltre, la mia idea sarebbe quella di creare una lista di sottoscrittori (così come hanno fatto per il Museo Mille Miglia a Brescia, nel quale gli imprenditori della zona hanno stanziato 50mila euro a testa per diventarne soci sostenitori, ndr). Vorrei fare una cosa del genere, coinvolgendo gli imprenditori della zona, proprio per il vanto che Riva ha nel mondo, ideando una sottoscrizione, grazie alla quale potremmo pagare gli arredi, o altre cose”.
Come avete letto, quindi, questa potrebbe essere la classica ciliegina sulla torta per Sarnico.
“Esatto, dopo il Museo Civico d'Arte e del Territorio "Gianni Bellini" (e la nascita del futuro Museo Liberty all’interno della Torretta civica che si sta portando avanti), questo sarebbe il completamento del cerchio” dice Bertazzoli.
“Ti faccio una domanda un po’ spinosa. Nel caso - facciamo le corna - non dovesse passare il terzo mandato, hai detto che vorresti candidarti in Provincia, se non erro. Riusciresti a portare avanti il progetto anche da lì, forse con più risorse”?
“Questo è un progetto complesso, e serve qualcuno che se ne occupi. Quindi, non so, perché non abbiamo ancora fatto valutazioni in merito al terzo mandato, ma siamo fiduciosi che l’emendamento (contenuto nella riforma delle provincie) passi. Calcola che tutta la politica di Sarnico sta attendendo l’esito della votazione. Per noi è importante che passi, perché – se c’è uno che porta avanti le cose – come vedi sono io (facendomi creare il progetto, andando in Regione, bussando alle porte). Quindi, se ti applichi, le cose si fanno”.
“Anche perché tu, avendo un terzo mandato, potresti finire i lavori della Contrada, di Piazza XX Settembre, inaugurare questo Museo unico al mondo”…
“Esatto”.
“Sembra che la situazione si sia sbloccata. A quanto pare, è questione di giorni e la proposta dovrebbe essere approvata”…
“Speriamo, perché mi piacerebbe ultimare tutti i lavori. Infine, vorrei ringraziare te, perché - grazie al tuo mensile ed al tuo rigore come giornalista - dici sempre le cose come stanno”.
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L’approfondimento. L’iter del disegno di legge sul terzo mandato.
Cominciamo con alcune considerazioni, tratte da https://www.openpolis.it/:
· In Italia poco meno della metà dei sindaci in carica sono almeno al secondo mandato (47,2%).
Cosa prevede.
Dal 22 febbraio 2023 (su Iniziativa Parlamentare di Alessandra Maiorino (M5S), cofirmatari Roberto Cataldi (M5S) e Barbara Floridia (M5S)) è in corso di commissione il DDL S. 556, relativo alle “Modifiche alla legge 7 aprile 2014, n. 56, per l'elezione dei sindaci metropolitani e dei presidenti di provincia e per il riordino delle funzioni amministrative delle città metropolitane e delle province”.
Assegnato alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) in sede referente il 3 marzo 2023 (annunciato nella seduta n. 46 del 7 marzo 2023) ne è relatrice la Senatrice Daisy Pirovano (LSP-PSd'Az).
Le norme attuali e le richieste dei sindaci (fonte: https://www.openpolis.it/).
A partire dal 1993 in Italia il sindaco è eletto direttamente dai cittadini. Inizialmente era previsto che il mandato durasse 4 anni e già allora fu stabilito un limite massimo di due mandati consecutivi (L. 81/1993, articolo 2).
Alcuni anni più tardi, con l’approvazione del testo unico degli enti locali (Tuel – D.Lgs. 267/2000, articolo 51), la durata del mandato è stata estesa a 5 anni mantenendo però il limite di mandati.
Questa regola ha visto poi una prima modifica con l’adozione della legge Delrio che ha esteso il limite a 3 mandati ma esclusivamente per i comuni con popolazione fino a 3mila abitanti.
Lo scorso anno infine è stata approvata una nuova modifica del Tuel, grazie alla quale possono accedere a un terzo mandato, se eletti, anche i sindaci di comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti.
Chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco […] non è, allo scadere del secondo mandato, immediatamente ricandidabile alle medesime cariche. Per i sindaci dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, il limite previsto dal primo periodo si applica allo scadere del terzo mandato. (D.Lgs. 267/2000 art. 51 comma 2).
Nel corso degli anni quindi, pur mantenendo fermo il principio, la tendenza è stata quella di estendere il mandato dei sindaci, in particolare per i comuni più piccoli.
La logica alla base di queste modifiche riflette la convinzione che, nei comuni più piccoli, sia sempre più difficile trovare persone disposte ad assumersi questo tipo di responsabilità.
Tuttavia la modifica introdotta non sembra aver soddisfatto del tutto i primi cittadini. La presidente dell’Associazione nazionale piccoli comuni italiani (Anpci), ad esempio, ha recentemente esortato il parlamento ad abolire del tutto il limite di mandati per i comuni sotto i 15mila abitanti.
Ancora più netta la posizione dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) nel chiedere al parlamento di valutare l’eliminazione di questo limite per i sindaci di tutti i comuni.
… E da qui arriviamo al punto.
Questa parte è contenuta anche nel DDL 615, relativo alle “linee guida per l’autonomia differenziata delle Regioni”, proposto dal Ministro Calderoli, il quale cito […Cionondimeno, l'ineleggibilità per un terzo mandato consecutivo per il sindaco od il presidente della provincia ha sempre sollevato sia sul piano politico che su quello giuridico notevoli perplessità, tanto che ne è stata a più riprese posta in dubbio la costituzionalità. Questi limiti così delineati in materia elettorale, la Corte costituzionale li ha ribaditi anche nei confronti della Regione Sardegna (sentenza n.60/2023).
Per ulteriori approfondimenti, potete visitare il sito https://presidenza.governo.it/CSRS/LettereInformazione/Lettera_20230411_n-11.pdf.
PREVISTA PER IL 22 NOVEMBRE L’USCITA DEL FILM DISNEY “THE NAUGHTY NINE”
UN’ANTEPRIMA PER I LETTORI DI VITALY NEWS: IL VILLAGGIO CREATO DA BELLI E’ ISPIRATO AD UN NOTA CITTA’ ITALIANA
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 7 novembre 2023 18.51
Nato in Messico nel 1984, Alberto Belli si è trasferito a Los Angeles per ottenere l’MFA in Film e Media Art (ovvero, un master in un campo creativo come la scrittura, la recitazione, il cinema, la pittura o il design grafico, ndr) presso la USC School of Cinematic Arts, dove ha ricevuto la prestigiosa borsa di studio “John Huston” per il merito.
E’ comunque un italiano Doc, dato che entrambi i genitori sono italiani. Per questo motivo, questo suo traguardo non può che renderci tutti orgogliosi di lui.
Belli ha da sempre avuto la passione per il cinema: “Viene da mio papà, che – sin da quando ero piccolo - mi ha sempre fatto vedere film (tra i tanti figura anche la saga dii “Star Wars”, ndr), al quale è sempre piaciuta questa forma d’arte. Da lì è nata questa mia passione per il mondo del cinema” conferma Alberto.
La passione per la cura degli effetti speciali arriva dopo aver visto “Jurassic Park”, che gli ha cambiato la vita.
Da lì, a poco a poco, ha capito che il lavoro dei suoi sogni sarebbe stato quello del regista.
Pur essendo impegnato in diverse interviste tra Messico e Stati Uniti, ho avuto il piacere di intervistarlo telefonicamente.
“Grazie alla tua laurea di ingegnere informatico, ti è venuto quasi naturale inserire gli effetti speciali all’interno dei tuoi film, presumo…”
“Sì, esatto, devo dire che mi è stata di grande aiuto in questo campo”.
Gli inizi.
“Come è cominciata la tua carriera? So che hai diretto importanti campagne pubblicitarie internazionali per grandi marchi quali Hyundai, Snickers e Visa”…
“Esatto, dopo aver diretto queste pubblicità, mi è stata offerta l’opportunità di dirigere gli episodi de "La Casa de las Flores” (una serie Netflix molto popolare), della quale il creatore è un mio amico. Non avendo mai diretto con molte telecamere, si è quindi rivolto a me perché lo aiutassi. Era la prima stagione, ed a lui serviva una persona che dirigesse al meglio il tutto. Ho cominciato girando scene che loro non avevano tempo di dirigere, ma – grazie al mio lavoro – nella seconda stagione mi hanno richiamato per girare degli interi episodi” continua il regista.
Gatlopp.
Successivamente, è il turno di “Gatlopp” (una produzione di Hbo Latinoamérica) che segna il suo debutto cinematografico.
Una curiosità per i lettori di “Vitaly News”: dopo l’MFA, Belli ha cominciato a dirigere alcuni film, divenuti virali il tutto il mondo, ricevendo più di 10milioni di views (il primo è “It’s not porn”, visibile all’indirizzo https://www.albertobelli.com/NotPorn.html).
“Esatto, l’avevo girato col il mio amico Jim Mahoney, lo sceneggiatore del film “Klaus - I segreti del Natale” (una produzione Netflix, che è stata nominata all’Oscar). Un giorno, io e Jim eravamo al bar facendo il punto della situazione, e ci chiedevamo “Abbiamo girato tante cose, però nessuno ci dà ancora un’opportunità per sfondare. A quel punto, Jim ha cominciato a raccontarmi questa storia di bevute che aveva in mente (“Gatlopp”, appunto), nel quale un gruppo di vecchi amici si riunisce per una serata di divertimento e giochi dopo un decennio di distanza, giocando ad un drinking game”.
Un po’ come il classico Beer Pong che si vede nelle serie Usa, nel quale due squadre si affrontano lanciando una pallina da ping pong in un bicchiere di vetro piena di un drink. Ogni volta che la pallina entra all'interno del bicchiere, la squadra avversaria deve bere il suo contenuto, ndr).
“Esatto, io gli ho risposto che era una bella storia, e lui ha cominciato a scriverla. Dopo un anno, la stesura era pronta, e l’abbiamo proposta alla Hbo Latinoamérica, che ci ha finanziato il progetto. E’ stato bello lavorare ancora con Jim” dice Belli.
Da lì, poi, ne è uscito un capitolo per una serie Disney: “A chi l’ho presentato, ho detto che il mio sogno più grande sarebbe stato quello di dirigere un film di Natale per la Disney. Nello stesso momento, c’era il copione di “The Naughty Nine” pronto, e a me interessava. Grazie al gradimento del pubblico per il mio primo progetto Disney (che ha ricevuto un notevole successo) mi è stato concesso di girare “The Naughty Nine””.
“Quanto sono durate le riprese”?
“Dall’inizio delle riprese al termine del film sono passati 3-4 mesi”.
Belli ha, inoltre, diretto anche un episodio della serie “Upload” di Greg Daniels, uscito nel 2020 su Amazon Prime.
The Naughty Nine.
In questo film (nel quale Danny Glover interpreta Babbo Natale) il protagonista Andy (Winslow Fegley) non riceve regali la mattina di Natale, essendo finito nella lista dei cattivi. Deciso ad avere ciò che gli spetta, mette insieme una “banda” di ribelli, con i quali si dirigerà al Polo Nord per dimostrare a Babbo Natale quanto possano essere cattivi, salvo – poi – capire che il modo migliore per uscire dalla lista dei cattivi è reindirizzare i loro talenti unici per il bene invece che per compiere malefatte.
Nel film, infatti, figurano un pilota, un maestro del travestimento, una ginnasta, ed un autista per la fuga.
Oltre a Winslow Fegley nel ruolo di Andy, gli altri piccoli protagonisti sono Madilyn Kellam (che interpreta Laurel, la sorella di Andy), Camila Rodriguez (Dulce), Imogen Cohen (Ha-Yoon), Anthony Joo (Lewis), Deric McCabe (Jon Anthony), Clara Stack (Rose).
Negli Stati Uniti uscirà il 22 novembre 2023 sul canale Disney Channel, mentre il giorno successivo uscirà in Italia grazie a Disney+ (in occasione del Thanksgiving Day).
“Come ti è nata l’idea di “The Naughty Nine”, che Collider (sito web di critica cinematografica, ndr) definisce come una sorta di “Ocean’s Eleven” di bambini”?
“Quando sono arrivato alla prima riunione c’era già il copione, scritto da Jed Elinoff e Scott Thomas (scrittori della Disney) i quali cercavano un regista. Credo che, alla fine, mi abbiano scelto perché ho la visione dei film di Natale con le tradizioni americane, con l’Hot chocolate, l’omino di marzapane, il Christmas pudding... Molto americano, insomma. Il mio scopo era quello di “creare” un Polo Nord nel quale potesse indentificarsi la gente di tutto il mondo: ecco perché (senza fare spoiler) posso dirti che, all’interno del film, si terrà una grande festa, durante la quale verranno serviti il panettone, così come i tamales messicani (un piatto tipico di alcune culture dell'America Latina; sono degli involtini preparati tradizionalmente con un impasto a base di mais ripieno di carne, verdure, frutta o altri ingredienti; possono quindi essere salati o dolci a seconda degli ingredienti che li compongono: fonte: Wikipedia). In pratica, verranno serviti piatti di tutto il mondo, con elfi che rappresenteranno tutte le Nazioni, e si sentirà parlare non solo in italiano, ma in tutte le lingue del pianeta: l’idea è che tutto il mondo si possa ritrovare in questo Polo Nord ideato da noi”.
Anteprima per i lettori di Vitaly News: come anticipato prima, il villaggio si ispira ad una città italiana (Alberobello, in provincia di Bari, ndr): “Esatto, anche se poi abbiamo giocato a mischiare un po’ le carte, ci siamo ispirati a questa famosa città” dice Belli.
“Da dove è nata l’idea di ispirarsi ad Alberobello per ricreare il villaggio di Babbo Natale”?
“E’ nata dal fatto che non volevo ricreare il classico Polo Nord, dove tutto sembra fatto di caramelle… Volevo un Polo Nord più realistico, ed Alberobello ci è sembrato molto interessante come location, anche perché – vedendolo dal satellite – le sue caratteristiche case (i trulli, ndr) sembrano un po’ alberi, quindi alla fine creano un po’ la fisionomia del simbolo del Natale”.
Come detto, l’uscita del film è prevista per il 22 novembre, mentre il trailer ufficiale – uscito il 27 ottobre - potete già vederlo (anche andando sul sito https://www.vitalynews.eu/).
“Com’è nata l’idea di scegliere Danny Glover come Babbo Natale”?
“E’ stata un’idea condivisa da tutti, perché – come ti dicevo - volevamo un Babbo Natale sui generis (non il classico con la barba bianca e il pancione) e lui era perfetto, perché è molto alto, ed ha una voce molto decisa. Ci sono pochi attori che - a quell’età – possono vantare questa presenza, e quindi lui ci è sembrata la scelta perfetta, ha questa presenza che credo pochi attori abbiano”.
“Anche Morgan Freeman poteva essere una scelta valida…”
“Sì, però alla fine abbiamo optato per Glover perché ci sembrava più consono a questa parte”.
“Il protagonista si chiama Albert. E’ stata una sorta di riconoscenza nei tuoi confronti, oppure esisteva già nel copione”?
“E’ stato un caso, in quanto gli sceneggiatori avevano già pensato a quel nome. E pensa che la sorella si chiama Laurel, mentre mia sorella si chiama Laura. Diciamo che è stata una fortunata coincidenza”.
Complimenti al regista Alberto Belli, quindi. Per vedere tutti i suoi lavori, potete collegarvi all’indirizzo https://www.albertobelli.com/.
IL PUNTO DI VISTA
di Vittorio Ressico
Pubblicato il: 2 novembre 2023 18.34
La formazione culturale impronta il comun sentire, permea il ragionamento dell’individuo, senza che il soggetto se ne renda conto, e lo porta a comportamenti assurdi.
Per esempio, la sorella di Matteo Messina Denaro (Rosalia detta Rosetta, arrestata ai primi di marzo 2023), ha affermato che lei ed il fratello sono “perseguitati quasi fossimo canaglie”. Ma va?
Evidente che l’appartenenza alla mafia, dal punto di vista degli adepti, è un onore e un merito.
Un altro caso? Ricordate la vicenda di Artem Uss, arrestato il 17/03 all’aeroporto di Malpensa su mandato delle autorità giudiziarie USA, accusato di frode bancaria e di contrabbando di petrolio? Bene. L’estradizione fu concessa pochi giorni dopo, e la detenzione in carcere sostituita con gli arresti domiciliari e braccialetto elettronico. Quando, col probabile aiuto dei servizi segreti russi, riuscì ad evadere, il padre affermò: “Putin ha il cuore grande”. Di sicuro gli ucraini non la pensano allo stesso modo.
Va da sé che ciascuno di noi, spesso inconsapevolmente, tende a vedere le cose dal punto di vista per lui più vantaggioso. Ma quando è troppo, è troppo: mantenere un minimo di obiettività, anche e soprattutto quando la realtà non ci piace, dovrebbe essere l’impegno di tutti.
L'ESPERTO RISPONDE
di Vincenzo Vecchio (Presidente nazionale APPC)
Per i nostri lettori è possibile porre domande su questioni immobiliari, quindi locazione e condominio: a tutti verrà data una risposta via mail, e le domande che riteniamo più attuali verranno pubblicate con la risposta. La rubrica è curata dal Dottor Vincenzo Vecchio, Presidente Nazionale di Appc (Associazione Piccoli Proprietari Case) il quale – oltre ad aver pubblicato diversi testi - collabora con il Sole 24 Ore, ed è responsabile scientifico di corsi per amministratori immobiliari.
Pubblicato il: 29 settembre 2023 18.56
Il Corriere della Sera pubblica una mia replica ad una lettera di un proprietario di casa che ha dovuto aspettare tre anni per avere liberato l’immobile dall’inquilino che non pagava i canoni.
Spese legali, condominiali e canoni che non recupererà mai e su cui pagherà anche le tasse.
Il proprietario sventurato, uno dei tanti, decide, la sua motivazione è corretta, di voler passare alle locazioni brevi che stanno desertificando i centri delle città e fatto schizzare alle stelle i canoni.
Da una locazione breve riesci ad aver un canone superiore a quello ordinario di almeno 4 volte e non corri rischi di morosità.
Soluzioni per chi non trova casa?
Ci sono e sono possibili, basta abbandonare posizioni demagogiche e capire che il proprietario non è un vampiro che succhia il sangue dell’inquilino, ma occorre anche ricordare che la proprietà ha una funzione sociale per cui non si può far dormire sotto i ponti studenti e famiglie anche se hanno redditi medi e sono capaci di pagare un affitto decoroso e remunerativo per il locatore.
Va corrisposta al proprietario un giusto canone e garantire all’inquilino la possibilità di aver un immobile ad un prezzo sostenibile con il suo reddito.
Utopia?
No si chiama libero mercato regolato.
Occorre inoltre evitare l’abbandono delle città da parte dei residenti stabili per farle diventare degli alberghi diffusi e senza regole o delle Disneyland.
Nella foto potete trovare la replica del Dott. Vecchio.
LA RECENSIONE
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 27 luglio 2023 18.07
Un connubio Napoli-Sardegna che porta prelibatezze sul basso Sebino.
Merito di Ciriello Concetta e Panepinto Stella (per gli amici e i clienti semplicemente Tina e Stella) che, dopo aver gestito una piadineria in via Garibaldi a Sarnico, hanno deciso di ingrandirsi, rilevando l’adiacente bar in via Garibaldi, 5.
“Per 2 anni abbiamo gestito sia il bar che la piadineria, poi – dopo il Covid – abbiamo deciso di trasferire la stessa all’interno del bar” conferma Tina.
Le specialità comprendono, ovviamente, piadine stese, cotte e farcite al momento, disponibili con diversi impasti, quali l’integrale, il kamut, quello cereale. Ma non si fermano qui: si possono trovare, infatti, hamburger, piatti freddi, piatti per vegani e vegetariani, cocktail, coppe gelato, nonché il vero babà: “Gli hamburger stanno avendo successo. E’ carne fresca di 200-250 grammi, e – come le piadine – sono fatti al momento. Non è assolutamente carne congelata, poiché facciamo la spesa tutti i giorni. L’hamburger lo cuociamo alla piastra, e gli ingredienti vengono scelti dal cliente. Abbiamo diversi piatti anche per i vegani ed i vegetariani, con una scelta di verdure cotte al momento… C’è in lista anche l’hamburger vegano col tofu, e formaggi ad hoc” continua Tina.
Come detto, c’è un’ampia varietà di cocktail, nonché la possibilità di degustare delle ottime coppe gelato: “Esatto, li abbiamo di tutti i tipi, e vari liquori, che spaziano dal bianchino allo champagne. Il gelato è artigianale. Inoltre, da noi si può consumare anche il brunch (sempre fatto al momento) che comprende diversi menù, quali toast, salmone, avocado, brioche, uova con bacon, spremute. Le possibilità sono molte, cerchiamo di accontentare un po’ tutti. Abbiamo anche diversi tipi di birra alla spina, due tedesche – una chiara e una rossa – oltre a birre del territorio, della Franciacorta”.
La vera specialità è che si prepara tutto al momento, dato Stella e Tina fanno la spesa tutte le mattine. E ciò è confermato dal fatto che la stagione sta per loro andando bene, soprattutto a pranzo ed a cena, dato che molti clienti le hanno prese come punto di riferimento nella zona.
“La riva del lago” è aperto tutti i giorni dalle 8 del mattino fino alle 23 di sera (orario estivo continuato, il sabato fino alle ore 24), con cucina sempre aperta: “In inverno chiuderemo un po’ prima, ma la cucina sarà comunque aperta fino a chiusura” conclude Tina.
EMERGENZA CALDO
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 27 luglio 2023 18.02
In questi giorni il Ministero della Salute ha diramato una circolare destinata a tutte le Regioni per prevenire gli effetti delle ondate di calore di questo ultimo periodo.
Tra le azioni organizzative fortemente raccomandate c'è l’attivazione del “codice calore”, ovvero un percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei Pronto Soccorso, nonché l’attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 - h12 per accessi relativi agli effetti del caldo, il potenziamento del servizio di guardia medica, e la riattivazione delle Uscar per favorire l’assistenza domiciliare ed evitare l’accesso inappropriato ai Pronto Soccorso.
“Per fronteggiare al meglio gli effetti del caldo sulla salute si invitano le Regioni a valutare la predisposizione di azioni organizzative per rafforzare la risposta ordinaria alle richieste di assistenza sanitaria, in particolare per i soggetti vulnerabili” spiegano dal ministero. Tra queste è, “fortemente raccomandata” l’attivazione del “codice calore” ovvero un percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei Pronto Soccorso.
Inoltre, viene raccomandata la massima diffusione della
campagna di comunicazione
predisposta dal Ministero della Salute “Proteggiamoci dal caldo”, per una capillare informazione ai cittadini sui comportamenti da adottare per affrontare e difendersi dall’ondata di calore.
CORTINA-DOBBIACO RUN 2023
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 7 giugno 2023 18.07
Domenica 4 giugno 2023 si è svolta la 23° edizione della Cortina-Dobbiaco Run 2023, la classica Trail running che – in poco tempo – ha raggiunto il limite massimo delle 2000 iscrizioni, con un’adesione record di oltre 600 donne.
Il tracciato ripercorre il percorso dell’ex-ferrovia che collegava le due località, Cortina d’Ampezzo e Dobbiaco, attraversando paesaggi mozzafiato, immersi nella natura incontaminata (fonte: culturaveneto.it).
Una corsa di 30 chilometri, con partenza alle ore 9.30 da Corso Italia (a Cortina) e arrivo al parco del Grand Hotel Dobbiaco, superando il Passo Cimabanche (1.530 m, altezza massima del tracciato). Una curiosità: tale punto non solo divide le due località, ma anche due province e due regioni diverse: rispettivamente, Belluno in Veneto, e Bolzano in Alto Adige. Segue, poi, una discesa verso il lago di Landro, da dove poco dopo si possono ammirare le imponenti Tre Cime di Lavaredo.
Tra i partecipanti alla corsa erano presenti anche gli atleti dell’ASD Runners Capriolese, guidata dalla responsabile Roberta Colombi.
“Sono stati tre giorni bellissimi” dice Alessandro Pievani, uno degli iscritti “Nonostante la levataccia alle 6 del mattino, è stato bello poter condividere questi momenti con le persone che amo. Insieme a me c’erano mio figlio Riccardo e tutti i corridori della Runners - che mi hanno ormai adottato da un anno- nonché Roberta Colombi, la nostra allenatrice, organizzatrice nonché psicologa, a cui va il mio ringraziamento”.
I primi 15 chilometri prevedevano una salita fino al già citato Passo Cimabanche: “Ho tenuto un passo tranquillo, non solo per risparmiare le forze, ma soprattutto per godermi il bellissimo panorama che mi si apriva dinnanzi. Devo dire che ho accusato più fatica durante la discesa, perché – dopo i primi 5 chilometri – ho cominciato ad accusare dolori alle ginocchia, essendo costretti ad un movimento innaturale con il corpo. E’ grazie al mio compagno di gara Pagani Antonio, che mi ha spronato negli ultimi 5 chilometri, se sono riuscito a concludere questa bellissima gara”.
Pievani correva coil pettorale 1402: “Dopo il mio periodo più buio, questa la considero una vittoria ed una rinascita, sia per me che per mio figlio Riccardo, il mio primo tifoso. Desidero ringraziare chi ha reso possibile la partecipazione a questa gara, ovvero l’Idraulica credarese, la Pasticceria Silvio, l’Officina meccanica Rovescalli Fabio (di Bergamo), nonché la Bergomi Immobiliare del mio amico Martino, oltre – ovviamente – Roberta Colombi e tutto lo staff della Runners Capriolese” conclude Pievani.
PIANO DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. PUBBLICATO IL BANDO SUL SITO DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
Peba: i Comuni fino a 20mila abitanti potranno richiedere un contributo dalla Provincia fino ad un massimo di 5mila euro.
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 6 giugno 2023 18.31
I comuni del territorio della provincia di Bergamo con popolazione fino a 20.000 abitanti potranno richiedere l’assegnazione di contributi finalizzati alla redazione o l’aggiornamento dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA).
“L’obiettivo è quello di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi 10 – “Ridurre la disuguaglianza all'interno e tra i Paesi” e 11 – “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”. Attraverso, infatti, l’attuazione dei principi menzionati nelle linee guida gli interventi sul territorio non devono essere solo mirati a migliorare la qualità di vita di un gruppo specifico della comunità come i cittadini con disabilità permanente, ma si deve tendere a migliorare e facilitare la qualità di vita di tutta la comunità (persone che spingono passeggini con bambini, anziani che vedono ridursi progressivamente la percezione visiva/uditiva o l’agilità, persone con allergie ambientali, persone obese, tutti coloro che vivono temporaneamente situazioni di mobilità ridotta, donne in stato di gravidanza, ecc.), attuando così efficaci approcci inclusivi e sostenibili all’interno della società” spiegano dalla Provincia.
Il nuovo bando è stato presentato oggi (6 giugno) nel corso di un incontro allo Spazio Viterbi del Palazzo della Provincia, rivolto ai Comuni e ai professionisti interessati. I contenuti sono stati illustrati dal Consigliere provinciale con delega ai Servizi ai Comuni Manuel Bentoglio: “A rafforzamento delle risorse investite nel 2022 dedicate esclusivamente ai piccoli Comuni (fino a 5.000 abitanti), grazie alle risorse economiche di Regione Lombardia trasferite alle Province, quest’anno si apre il bando per erogare contributi finalizzati all’elaborazione dei PEBA per i Comuni bergamaschi fino a 20.000 abitanti. Un’opportunità importante da cogliere per dare impulso all’abbattimento delle barriere architettoniche, tema importante per lo sviluppo dei nostri territori nella direzione dell’inclusività”.
Le risorse finanziarie a disposizione per l’iniziativa 2023 ammontano a 323.848,30 euro. Il contributo massimo erogabile per ciascun piano è pari a 5.000,00 euro ed è al massimo pari al 50% delle spese sostenute dal Comune per il progetto di realizzazione del piano. I Comuni con popolazione fino a 5.000 residenti possono presentare domanda anche in forma aggregata, ed anche in quel caso il limite massimo di contributo è pari a 5.000,00 euro.
Sul sito della Provincia di Bergamo (https://www.provincia.bergamo.it/cnvpbgrm/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/2725) è stato pubblicato l’avviso pubblico per l’assegnazione di tali contributi. I Comuni interessati potranno presentare domanda all’Ufficio Sviluppo della Provincia entro il 24 luglio 2023.
IL PUNTO DI VISTA
di Vittorio Ressico
Pubblicato il: 26 maggio 2023 17.21
Occorre diminuire le tasse! Se c’è qualcuno che non è d’accordo lo voglio conoscere. Solo che, come al solito, sul come fare, in Parlamento non si trova la quadra.
Eh sì, perché è necessario, allo stesso tempo, implementare gli investimenti (sanità, scuola, infrastrutture…) e diminuire il debito pubblico: cioè spendere di più incassando di meno. Che le ricette della destra non vadano bene per la sinistra, e viceversa, è scontato. Anche se poi, alla fine, tutti vanno a premere lo stesso bottone: combattere l’evasione fiscale. Le proposte non mancano, dalla “flat tax” alla riduzione delle aliquote IRPEF, ma nessuna, mi sembra, è davvero incisiva.
Ci voglio provare io, con un’idea assolutamente utopica. Ma l’utopia serve, almeno per indicare il cammino. E scusatemi se ci metto un pizzico d’ironia. La premessa è che il fisco più “giusto”, la tassazione più equa, è quella indiretta: chi è più ricco spende di più e paga più tasse.
E allora? Aboliamo tutte le imposte, ma proprio tutte, e le sostituiamo con una sola: la TsT, tassa sulle transazioni. E per farlo aboliamo il denaro contante: sono permessi solo pagamenti elettronici, con carte di credito, bancomat, movimenti bancari via internet. Dopo di che, automaticamente, nell’ipotesi di un’aliquota dell’1%, quando pago il caffè (1,00€ perché l’IVA non c’è più) ho un addebito di 1,01€ mentre il barista riceve un accredito di 0,99€. Allo stesso modo, per una spesa di 100,00€, mi verranno addebitati 101,00€ a fronte di un incasso di 99,00€ per il supermercato, e così via.
Va da sé che l’operaio con una paga di 2.400,00€ (non c’è differenza tra lordo e netto) si vedrà accreditare 2.386,00€ e l’azienda spenderà 2.424,00€; i 1.000,00€ della parcella dell’avvocato o del dentista saranno saldati al costo di 1.010,00€ per un incasso di 990,00€. Insomma, tutti paghiamo la stessa percentuale, sia che compriamo le caramelle o un’automobile di lusso, sia che si tratti di altre cose meno lecite. Con gli ovvi risvolti, a cominciare dall’eliminazione alla fonte dei proventi illeciti.
Ciliegina: associando ad ogni carta, bancomat, conto corrente, il codice fiscale del titolare, si ottiene, per ogni contribuente, il totale degli incassi e delle spese, senza necessariamente incorrere in violazioni della privacy. È così semplice che il software gestionale sono capace di scriverlo anch’io. L’eventuale differenza negativa sarà oggetto di verifiche da parte della guardia di finanza, mentre invece, in caso di entrate maggiori delle uscite, si potrà procedere con un’ulteriore tassazione del risparmio, per esempio del 10%. Lo scopo, evidente, è quello di incentivare le spese elettroniche, contrastando così forme di baratto con fini elusivi e incentivando, parimenti, gli investimenti, in titoli di stato, per esempio.
Può essere che l’1% sia un’aliquota troppo bassa, ma sono convinto che le transazioni siano talmente tante da garantire un introito sufficiente, e immediato, che non è poca cosa. Ma se pure così non fosse non sarebbe un problema raddoppiarla o triplicarla: avremmo comunque tutti un bel risparmio, altro che la “flat tax” del 15%.
Controindicazioni? Sì, ce ne sono. Proibire l’uso del contante non è così semplice come dirlo, lo so. E la paghetta al figlio come gliela diamo? Oppure, come può la casalinga senza un reddito proprio provvedere alle spese di casa? Non mi sembrano ostacoli insormontabili; d’altronde, un vecchio lancia l’idea ma sta ai giovani attuarla: mica posso fare tutto io!
Certo, c’è da risolvere il problema delle transazioni con l’estero. Ma non vedo difficoltà: se esporto, quando incasso mi verrà trattenuto l’1% e il compratore sarà soggetto alle imposte del suo Paese, esattamente come, quando importo, pagherò un 1% in più che il venditore non vedrà nemmeno. Infine, occorrerà che l’Europa accetti un tale regime fiscale. Ebbene, poiché non accampo alcun diritto di brevetto, anche gli altri paesi potranno adottare il sistema: molto volentieri mi adopererò per aiutarli.
DON ALESSANDRO GIPPONI, PARROCO DI PREDORE
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 25 maggio 2023 19.43
Si è sentito molto parlare in questi giorni della scelta di Don Alessandro Gipponi, a Predore da 10 anni, di prendersi un anno sabbatico.
Eppure, non capisco cosa ci sia di male. Molto è stato detto inutilmente, senza conoscere la realtà dei fatti. Sia chiaro, qui sono io che parlo, non Don Alessandro. Quando l’ho contattato telefonicamente, mi è sembrato molto tranquillo, anche se – in realtà – un po’ titubante a rilasciare altre dichiarazioni, perché vuole semplicemente andare avanti. E come dargli torto…
“Vorrei che la cosa si spegnesse, perché non ci vedo niente di anormale (o di strano): semplicemente, è il mio desiderio di prendermi un periodo di pausa di riflessione per vari motivi. Tutto qui” spiega Don Alessandro.
Umano, direi. Anche perché, Don Alessandro aveva già spiegato di considerare quest’anno in più passato a Predore come un regalo. Inoltre, si sente più da frontiera, e non mi sembra ci sia niente di male. Ognuno di noi, al mondo, è libero di cercare la propria felicità.
“Confermo che non c’è nessuna “fuga dalla Chiesa”, né tantomeno lascio, è solamente una pausa che mi prendo, è un periodo sabbatico di riflessione, come ogni persona ha diritto di avere nella propria vita. In realtà, io sono tranquillo, ho un ottimo rapporto con la Diocesi e con il Vescovo, che mi sta vicino: è semplicemente una scelta a cui sono arrivato dopo un lungo periodo di riflessione. Anche all’interno della comunità c’è molta serenità”.
Come conferma, infatti, molti si sono fatti fuorviare dai “titoloni”: “La parte scritta in piccolo è quello che io ho detto. Ecco perché sono rimasto male quando ho visto il titolo “fuga dalla Chiesa”. Probabilmente, la fantasia di qualcuno ha galoppato, ma – tengo a ribadire – qui a Predore è tutto sereno, la comunità mi è vicina, e con la Diocesi ci sono ottimi rapporti”.
Molto spesso, infatti, vengono utilizzati titoli ad effetto per cercare lo scoop. Come penso saprete, il mio mensile (ed il sito) vItaly News non hanno grande visibilità (per il momento, si spera) perché scrivere la realtà purtroppo non vende. Ma non dobbiamo dimenticarci che – nel nostro mestiere – «È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede…” (fonte: Testo unico dei doveri del giornalista, Titolo I, articolo I).
Non fermiamoci ai titoli ad effetto, quindi, onde venga snaturata la verità.
“Ribadisco il fatto che siamo tutti tranquilli, è stata ingigantita una cosa che non aveva ragione di esserlo. Come ho detto, ho semplicemente chiesto una pausa per prendermi i miei tempi, e non andare subito in un’altra Parrocchia. Non voglio assolutamente dividere il paese, né tantomeno rompere le scatole a nessuno, non è mia intenzione. Semplicemente, voglio un periodo di tempo per pensare. Anche perché – l’unico modo per “fuggire dalla Chiesa” - è quello di sbattezzarsi… Battute a parte, è semplicemente una pausa dal ministero” conclude Don Alessandro.
E non ci vedo niente di male.
GLI APPROFONDIMENTI: IL BITCOIN
Gianluca Piretti: “Sono un grande appassionato di Bitcoin, una tecnologia in cui credo molto e NON come forma di investimento e speculazione, ma come espressione di libertà e uguaglianza”:
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 24 maggio 2023 18.18
E’ dal “lontano” 2009 che sentiamo sempre più spesso parlare di criptovaluta, blockchain, bitcoin. Parole che – a molti – possono sembrare ostiche, addirittura fuori dal mondo.
Eppure, il concetto in sé, per quanto tecnico, non è del tutto fuori portata. Anzi, si può dire che la nascita del bitcoin sia quasi un romanzo.
Prima di addentrarci a fondo nella materia, però, facciamo un esempio semplice per capire il funzionamento del Bitcoin: volendo semplificare all’estremo, diciamo che ci troviamo in un mercatino. Su un tavolo di questo mercatino ci sono 10 oggetti in vendita. 10 persone diverse sono interessate ognuna ad un oggetto diverso, e fanno un’offerta, mettendo sul tavolo la cifra richiesta per comprare quello che vogliono. Ma la transazione non è ancora conclusa. Ogni 10 minuti passa una persona (il “miner”, lo vedremo dopo) che esegue un controllo in base a dei parametri (in questo caso, sempre semplificando, che i soldi siano veri, che non ci sia doppia spesa - ovvero che il denaro non sia contraffatto o rubato - che la cifra sia esatta, e così via). Una volta controllato il tutto, questa persona dice “Ok, le transazioni sono tutte valide”. A quel punto, chiude la sessione di compravendita, dando ad ognuno delle 10 persone l’oggetto che hanno acquistato, e mettendo via i soldi, che vengono chiusi in una cassettina col lucchetto (la sessione di blockchain, lo vedremo a breve) che viene messa al sicuro in una cassaforte (nella Blockchain originaria, o libro mastro, dove sono inserite tutte le transazioni da quando esiste il mercatino – cfr. bitcoin - ad oggi) e non si può più toccare. Dopodiché, riceve la ricompensa (ad esempio, il 3% sul volume delle transazioni effettuate, o black reward), e apre un altro tavolo, dove comincia un’altra sessione per dieci minuti. Chi vende, riceverà i soldi nel momento in cui il primo tavolo viene chiuso, ed il miner prende la ricompensa.
Volendo fare un esempio più consono al concetto, diciamo che Maria vuole acquistare un prodotto da Gianluigi utilizzando i bitcoin; utilizza la sua chiave privata (da 24 o 36 cifre) e fornisce un messaggio con la quantità di bitcoin all’indirizzo di Gianluigi, richiedendo una transazione. A questo punto, la transazione non è conclusa, ma viene messa in un blocco insieme ad altre. Il blocco viene poi trasmesso ai nodi mining della rete bitcoin, che (una volta visto che non ci sia doppia spesa, che non ci siano nodi malevoli, che la transazione è legittima – un po’ come l’esempio di prima, che i soldi siano veri… -) chiude la blockchain. Per farlo, se vi ricordate, prima i soldi erano stati messi nella cassettina: nel caso del bitcoin va fatto risolvendo prima un difficile rompicapo. A questo punto, la transazione tra Maria e Gianluigi è completata (così come tutte le altre transazioni) e viene chiusa con la blockchain, che va a finire sul libro mastro (che esiste dal 2009) e non può più essere modificata. Ora, il miner prende la ricompensa (il black reward), e Gianluigi riceve i soldi da Maria. Ora, il miner che ha chiuso la blockchain ne apre un’altra, e si ricomincia…
Il Bitcoin è nato nel 2009, ma la storia parte prima. Dobbiamo arrivare al 1971, quando Nixon chiede la fine del “gold standard” (questa è una semplificazione, per conoscere la vera storia vi invito a leggere più sotto). Nel 1980 arrivano i “cypherpunk”, attivisti che cercano di usare la crittografia per mettere al sicuro le transazioni degli utenti (dato che stavano nascendo i primi home banking). Nel 2009 compare sulla scena Satoshi Nakamoto, che decide di togliere la doppia spesa, la c.d. “terza parte” (vedi l’approfondimento), e così via. Inoltre, fa in modo che tutti siano nodi su bitcoin. Il nodo è la spina dorsale della rete, ed è importante perché - se uno volesse fare un nodo malevolo - tutti gli altri nodi non accetterebbero questa cosa: in pratica, tutti controllano tutti. Ma c’è sempre il vecchio quesito, ovvero “Chi controlla il controllore”? Per questo motivo, sono stati creati i full nodes (o nodi validatori, che forniscono sicurezza alla rete e nuove transazioni alla blockchain, memorizzando una copia esatta, nonché rispettando alcune regole di protocollo – come detto prima, che non ci sia doppia spesa, che la firma delle transazioni aggiunte siano valide, che non ci siano nodi malevoli…) e i miner nodes (che sono i controllori finali del processo – vi ricordate chi chiudeva il banchetto nel primo esempio? -) e fanno in modo che le transazioni legittime siano validate nella blockchain. I miner, inoltre, fanno la proof of work, ovvero chiudono la blockchain ogni 10 minuti, risolvendo un algoritmo puzzle complicato, per fare in modo che – la stessa - venga chiusa, e che tutte le transazioni siano legittime e al sicuro. Dopodiché, riscuotono la black reward (il loro guadagno, che va a chi per primo risolve il rompicapo e chiude la blockchain, mettendola in sicurezza): quindi, i miner sono incentivati a chiudere le transazioni ogni 10 minuti perché – facendo così – guadagnano. In seguito, aprono un’altra blockchain.
Questo in parole povere. Ovviamente, chi avrà la bontà di proseguire con la lettura, vedrà che il sistema è molto più strutturato. Per questo motivo, vi invito a leggere l’approfondimento che trovate di seguito.
APPROFONDIMENTO: La storia del bitcoin in dettaglio.
Un piccolo passo indietro: la cancellazione del gold standard da parte di Nixon.
“Il concetto di bitcoin parte nei primi anni ottanta, ed è figlio di una legge che ha varato Nixon” dice Gianluca Piretti, docente 49enne esperto di Bitcoin (nonché grande appassionato di tecnologia e Volontario digitale per il Comune di Bergamo).
Il 15 agosto 1971, infatti, l’ex Presidente Usa decise la fine del gold standard, ovvero la possibilità di convertire il dollaro in oro. Fino a quel giorno, i Paesi con riserve in dollari potevano richiedere la loro riconversione in oro in ogni momento: “Da quel giorno, non solo il dollaro, ma anche le altre valute sono diventate flat (ovvero una valuta nazionale non ancorata al prezzo di una materia prima come oro o argento, ndr). Il valore di una moneta flat è legato in larga parte alla fiducia nei confronti dell'autorità che la emette, di norma uno Stato o una banca centrale (fonte: www.ig.com). Spesso ci approcciamo al bitcoin pensando che sia uno strumento meramente speculativo, che ci possa far arricchire in fretta, o - al contrario - che sia una truffa. In realtà, chiunque voglia approfondire in maniera corretta, può accorgersi che il bitcoin è un’espressione di libertà ed uguaglianza” continua Piretti.
La nascita dei cypherpunk.
“Come dicevo, dal 1971 è iniziata tutta una serie di fasi intervallate da crisi, inflazione, aumento dei tassi d'interesse… Insomma, sono iniziati tutta una serie di cicli che hanno portato alla crisi subprime del 2008. Dal 1980, quindi, alcuni esperti di tecnologia hanno iniziato a gettare le basi di un movimento chiamato “Cypherpunk” (vedi glossario in fondo all’articolo). Queste persone (grandi appassionati di tecnologia e di crittografia) sono stati tra i primi a comprendere che Internet sarebbe esplosa, e che (insieme ad essa) ci sarebbe stato il grandissimo problema che - chi controllava di fatto Internet - avrebbe potuto avere accesso a tutte le comunicazioni che su di esso viaggiavano. Hanno dunque cominciato a porsi alcune domande, non solo in campo economico, ma (in senso più ampio) anche in campo sociale e politico. Da allora, decisero di utilizzare la crittografia per fare in modo che i dati degli utenti fossero protetti. In quegli anni, inoltre, stavano prendendo piede le prime carte di credito (nonché i primi home banking), e ci volle poco perché questo gruppo si incrociasse con altri preoccupati per gli scambi di denaro”.
Cosa volevano ottenere i Cypherpunk.
“Il tentativo di questo movimento era, quindi, quello di creare un valore che l’individuo potesse possedere e scambiare liberamente”?
“Precisamente. Nel corso dei secoli, l’individuo ha sempre avuto la necessità di creare un valore che non necessitasse della fiducia di una terza parte, e – soprattutto dopo la crisi del 2008 – queste persone ce la fecero, inaugurando questa criptovaluta l’anno successivo. Questo è importante, perché – se eseguo un bonifico con la carta di credito – l’emittente della carta interroga prima la banca per sapere se ho i fondi, e – solo una volta avuta la conferma da parte della banca – autorizza il pagamento. In questo caso, quindi, è proprio la banca la terza parte. Nel caso del bitcoin, invece, se io volessi effettuare un pagamento nei tuoi confronti, gli “attori” coinvolti saremmo solo noi due”.
Il “white paper” di Satoshi Nakamoto.
“I Cypherpunk vogliono estromettere le banche (e più in generale lo Stato, comprese le Banche centrali) dal monopolio monetario: le basi di ciò si possono ritrovare nel famoso “The white paper” di Satoshi Nakamoto (vedi estratto italiano al link: https://www.bitpanda.com/academy/it/lezioni/il-whitepaper-di-bitcoin-spiegato-in-maniera-semplice/)” dice Piretti.
Ma chi è Satoshi Nakamoto?
“In realtà, Satoshi Nakamoto non esiste. Il suo nome compare sui primi forum, sui quali lancia un sito (bitcoin.org)”.
In pratica, una figura che compare misteriosamente nel 2009, e comunica solo tramite e-mail criptate e anonime: un Nostradamus dei giorni nostri. In realtà, come conferma Wikipedia, “Le teorie sulla vera identità di Satoshi Nakamoto sono numerose. Nessuno sa se sia un uomo, una donna oppure se si tratti di più persone. In giapponese "satoshi" significa "un pensiero chiaro, veloce e saggio". "Naka" può significare "medium", "dentro" o "relazione". "Moto" può significare "origine" o "fondamento". Ma non è certo se questi significati siano utili a ricondurre alla persona o al gruppo di persone che ha inventato il sistema Bitcoin”.
Fatto sta che, nel 2009, il mondo sente per la prima volta parlare di bitcoin: “E’ un protocollo che consente di risolvere i problemi che - fino ad allora - sembravano irrisolvibili, ovvero il problema della doppia spesa”.
La “doppia spesa”.
In realtà, tale problema esisteva anche nell’economia tradizionale. Figuriamoci, quindi, per quanto riguarda una cassa digitale, in cui (cito) “uno stesso singolo token digitale potrebbe essere speso più di una volta presso venditori diversi, in mancanza di un organo o di un sistema certificatore, perché un token digitale è costituito da un file che può essere duplicato o falsificato” (fonte: Wikipedia).
Nel caso del bitcoin, ciò è stato arginato grazie alla crittografia: “Esatto, il problema principale consisteva in questo: se io effettuo una transazione a tuo favore (ed il giorno dopo ad un’altra persona) quale delle due è considerata valida? Per ovviare a ciò, si è deciso di “fissare nel tempo” quella determinata transazione (o “messaggio”), in modo che non potesse essere riproducibile una seconda volta, eliminando – così – la falsificazione: come detto, questo risultato lo dobbiamo a Bitcoin” prosegue Gianluca.
La Blockchain (o “libro mastro”).
Per fare questo, però, c’è bisogno della Blockchain (o, come la chiamava Satoshi Nakamoto, la Timechain), che fornisce una prova temporale che una transazione è stata effettuata, e quindi non si può più riprodurre.
Come funziona l’intero processo in parole povere.
Bitcoin è una valuta digitale decentralizzata peer-to-peer (P2P): ciò significa che chiunque possiede un computer (o un dispositivo che si connette all’interfaccia Bitcoin) può essere un nodo (un po’ come accade su Facebook, dove tutti sono utenti). Tutti i nodi comunicano tra di loro in qualche modo.
Esistono, però, tipi diversi di nodi (a seconda della funzione che svolgono). I nodi principali di bitcoin sono 4: i Full nodes, i Listening nodes (o Super nodes), i Miner nodes, e i Client Lightweight o SPV.
a) Nodi leggeri: partendo dal basso, i Client Lightweight (o Nodi leggeri) sono quelli eseguibili su dispositivi mobili come telefoni e tablet, e vengono utilizzati per eseguire servizi portafogli portamonete per verificare se le transazioni effettuate sono incluse o meno nella blockchain. Sono semplici nodi di trasmissione, che non devono memorizzare una copia completa della blockchain, in quanto ricevono le informazioni della stessa dai Super nodes.
b) Super nodes: Questi ultimi, al contrario, sono nodi completi che operano sulla rete Bitcoin in modo pubblico e aperto, e fungono da punto di comunicazione e interconnessione con altri nodi della rete. Operano in modo continuo, di conseguenza ogni nodo si può collegare ad essi per ricevere dati e informazioni. Attualmente, si stima che siano circa 10.000 i nodi pubblici conosciuti e distribuiti in tutto il mondo (fonte: https://academy.bit2me.com).
Come detto, chiunque partecipi alla rete Bitcoin diventa un nodo, ovvero la “spina dorsale” della blockchain. Di conseguenza, chiunque può validarla.
“La cosa importante di bitcoin è che - se io volessi fare un “nodo malevolo” (ad esempio, mandando i Bitcoin a te, e poi - dopo dieci minuti – rimandarli a me stesso) tutti gli altri nodi non accetterebbero questa cosa, perché la considererebbero una transazione che non è valida, e quindi verrei escluso. Quindi, nessuno può di fatto modificare la Blockchain senza il consenso di tutti gli altri nodi. Ovviamente, all'inizio questa cosa poteva generare insicurezza, ma Satoshi lo sapeva già. Infatti, diceva “più la rete crescerà, più diventerà solida” (e questo è logico, perché se - all'inizio - fossimo solo in tre, basterebbe che due si mettano d'accordo e l’altro perde)” continua Piretti. Un po’ come il vecchio detto “Chi controlla il controllore”, insomma. Per renderlo più sicuro, tuttavia, sono stati creati altri due tipi di nodi, più sicuri: i Full nodes ed i Miner nodes.
c) Full nodes: definiti anche “nodi validatori” (o Full validating nodes) sono quelli su cui ci concentreremo ora. Sono indispensabili al network, in quanto sostengono e forniscono sicurezza a Bitcoin. Oltre a trasmettere nuove transazioni e nuovi blocchi alla blockchain, partecipano al processo di verifica delle transazioni e dei blocchi seguendo le regole di consenso del sistema. Inoltre (anche se non è un requisito richiesto) tali nodi scaricano una copia della blockchain di Bitcoin con ogni blocco e transazione: facendo così, possono memorizzare una copia esatta, completa e aggiornata della blockchain di Bitcoin, che viene aggiornata ogni volta che si genera un nuovo blocco. Devono seguire determinate regole (quali, ad esempio, che non ci siano problemi di doppia spesa, che le firme delle transazioni aggiunte siano valide, che la dimensione del blocco non superi la dimensione limite, e che la quantità di bitcoin generati come ricompensa sia corretta).
E’ importante notare che “se una di queste o un'altra regola del protocollo viene violata, i full nodes rifiuteranno immediatamente il blocco generato, garantendo la massima sicurezza e integrità della rete” (fonte: https://academy.bit2me.com).
Ecco perché sono così importanti. Tuttavia, per poter diventare full node, occorre un’implementazione software (come Bitcoin Core), oltre ad avere installato sul terminale la versione recente di Windows, Mac OS X o Linux, avere 2GB di memoria, ed una buona connessione a Internet (upload di almeno 50 kB/s). Inoltre, si richiede l’attivazione almeno 6 ore al giorno, anche se comunque l’ideale sarebbe garantire un servizio 24/7.
d) I miner: volendo semplificare, i miner sono i controllori finali del processo. Grazie alla potenza di calcolo dei loro computer ed al loro impegno, fanno in modo che solo le transazioni legittime siano verificate nella blockchain di una data criptovaluta. Sono, inoltre, deputati a fornire la c.d. “proof of work”, altro punto di forza di bitcoin.
“Esatto, la proof of work” è l’algoritmo di consenso alla base della rete Blockchain. In una Blockchain, questo algoritmo viene utilizzato per confermare le transazioni e produrre i nuovi blocchi della catena. In pratica, consiste in questo: per garantire che a nessuno convenga modificare la Blockchain, ogni dieci minuti la stessa viene chiusa. Per mantenere la blockchain, infatti, serve molta corrente: per fare in modo che la gente partecipasse a Bitcoin, quindi, il network ha già programmato un'emissione controllata di Bitcoin che vengono dati a chi si impegna (ogni 10 minuti) a chiudere la Blockchain” dice Piretti. Ma cosa ci guadagnano i miner facendo ciò? “E’ proprio questo il bello: i miner sono incentivati a chiudere la blockchain ogni 10 minuti (garantendo la sicurezza) perché sanno che il primo tra loro che la chiuderà riceverò da Bitcoin una parte della valuta che viene estratta come ricompensa. Questa remunerazione si definisce "block reward". Per fare in modo che ciò avvenga, ogni miner deve però risolvere un puzzle crittografico complesso, al fine di essere il primo a poterla chiudere”. Una volta chiuso, il blocco viene scritto sul libro mastro e non può più essere modificato: “Dal lontano 2009 vengono scritte lì tutte le transazioni Bitcoin”.
“In pratica, è come se – ogni 10 minuti – la nostra banca chiudesse per fare la chiusura cassa”…
“Esatto, e – dato che per garantire la chiusura del blocco - devi spendere energia, questa energia spesa ti viene ricompensata con i Bitcoin. Tieni conto che - all'inizio (2009) - chiunque poteva partecipare, perché l'energia richiesta era poca. Ora l'energia usata è tantissima, e – facendo così - i miner sono incentivati a chiudere un blocco (e quindi a fissare le transazioni) perché ricevono Bitcoin in cambio. Questo è un altro colpo di genio di Bitcoin: fornire alle persone un incentivo per tenere la rete in sicurezza. Inoltre, se io volessi distruggere la rete, dovrei usare moltissima energia per far ciò: è vero che otterrei Bitcoin in cambio, ma gli stessi non verrebbero più nulla. Ecco perché nessuno si impegnerà mai a distruggere Bitcoin” continua Piretti.
Certo, sarebbe come fare un colpo a Fort Knox e poi distruggere l’America…
“Esatto. Bitcoin è stato lanciato così. Per fare un cambiamento su di esso serve il consenso di tutta la rete, quindi su Bitcoin vengono fatti dei cambiamenti, ma richiedono anni. Questo perché chiunque può proporre un cambiamento, ma (quando si propone) tutta la rete lo valuta, lo verifica, lo testa, quindi passa un processo lunghissimo perché deve essere d'accordo tutta la Community. Quindi Bitcoin è molto, molto solido”.
Ma torniamo all’etica.
Bitcoin egualitario.
“Bitcoin ha l'obiettivo di eliminare la c.d. “terza parte”, non vuole fare arricchire nessuno, vuole soltanto rendere sovrano l'individuo, renderlo sovrano del proprio denaro” dice Piretti.
“Un modo egualitario di poter spendere il proprio denaro senza dover rendere conto a nessuno, quindi”…
“Esatto, vuole fare in modo che la gente possa detenere il proprio denaro anche nel lungo periodo”.
“Molti non si fidano ancora di Bitcoin, però”…
“Spesso su Bitcoin girano dei falsi miti, perché Bitcoin è visto male, innanzitutto, ovviamente dai Governi, che detengono il monopolio monetario. In pratica, Bitcoin vuole riportare all’individuo la libertà finanziaria, cioè vuole che io sia padrone del mio valore, che l'emissione di Bitcoin sia fissa (quindi non è che domattina qualcuno si sveglia e dice “Stampiamo 1.000 Bitcoin in più”, questo nessuno può farlo): in questo modo (garantendo un’emissione fissa) viene garantito il valore del Bitcoin, che è aumentato moltissimo negli ultimi anni”.
La piattaforma. Affidarsi a wallet “Non custodial”.
“Questo è un altro discorso importantissimo: se qualcuno volesse acquistare dei Bitcoin, deve assolutamente acquistarli e detenerli sulla Blockchain, e non affidarsi agli exchange (piattaforma di scambio di criptovalute, ndr) che girano in rete. La Blockchain è un wallet. Il mio consiglio è quello di affidarsi a wallet NON custodial: uno dei migliori è “Green”, un wallet Bitcoin sicuro, ma ce ne sono tantissimi. L’importante è che siano “Non custodial”: in questo modo, puoi accedere al conto solo tu (utilizzando le tue 12, 24 o 36 cifre), facendo attenzione a non perderle, perché – in caso contrario - non potrai più ad accedere al tuo wallet, e riavere i tuoi Bitcoin. Questo è fondamentale, perché se tu li compri su un exchange (ad esempio, tipo Binance) è come comprarli in banca (perché - di fatto - è Binance il padrone dei tuoi Bitcoin): di fatto, quindi, ci sarebbe la famosa “terza parte” che li detiene, e – se Binance dovesse fallire – tu li perderesti tutti. Se tu, invece, hai i tuoi bitcoin sulla Blockchain, sei più sicuro, perché - per perdere tutto – dovrebbe fallire Bitcoin stessa, e questo è veramente difficile” spiega Piretti.
“In pratica, è come scegliere se mettere i soldi in banca, o nasconderli sotto il pavimento”…
“Esatto, ecco perché è importante sottolineare questi due livelli: per acquistare Bitcoin può andar bene un exchange tipo Binance, ma poi si devono subito salvare sulla Blockchain, attraverso un wallet “Non custodial”, come ad esempio Green. In questo modo, sai che i tuoi bitcoin sono al sicuro”.
C’è da dire, però, che “dagli esperti di finanza il Bitcoin non viene classificato come una moneta, ma come una riserva di valore attualmente molto volatile. Il controvalore totale dell'economia Bitcoin, calcolato a dicembre 2012 era di circa 140 milioni di dollari statunitensi, in aprile 2013 1,4 miliardi di dollari statunitensi, nel novembre 2013, con un cambio 1 bitcoin = 540 USD, il controvalore sale ancora a più di 6 miliardi di dollari statunitensi. La soglia "psicologica" dei 500 USD era stata raggiunta per la prima volta su Mt. Gox il 17 novembre 2013 e solo due giorni dopo, nello stesso exchange, il valore registrato era di 900 USD. I 1.000 USD furono raggiunti per la prima volta il 27 novembre dello stesso anno; nel dicembre 2017 Bitcoin raggiunse nuovi massimi storici in area 20.000 USD; nel 2021 sono stati sorpassati per la prima volta i 50 000 USD di valore per unità di conto, questo è coinciso all'incirca con il raggiungimento di 1 bilione di dollari di market cap (un decimo di quella dell'oro). Dal novembre 2013 l'Università di Nicosia, a Cipro, accetta il bitcoin come mezzo di pagamento delle tasse universitarie. A partire dal primo luglio 2016, nella città di Zugo, capitale di uno dei Cantoni più ricchi della Svizzera, è possibile pagare in bitcoin alcuni servizi pubblici, tra cui la sanità e i trasporti. Alcuni commercianti, utilizzando siti di cambio, permettono di cambiare bitcoin in diverse valute, ivi compresi dollari statunitensi, euro, rubli russi e yen giapponesi” (fonte: Wikipedia).
IL GLOSSARIO:
I Cypherpunk.
Nota: un cypherpunk è un attivista libertario che sostiene l'uso intensivo della crittografia informatica come parte di un percorso di cambiamento sociale e politico, ad esempio violando archivi riservati per rendere pubbliche alcune verità scomode. Originariamente i cypherpunk comunicavano attraverso una mailing list, in gruppi informali con l'intento di ottenere la privacy e la sicurezza informatica degli account personali, attraverso l'uso della crittografia, contro governi e gruppi economici. I cypherpunk sono organizzati in un movimento attivo dalla fine degli anni ‘80, con influenze della cultura punk. Esempio di attivismo cypherpunk è il sito Wikileaks di Julian Assange (fonte: Wikipedia)
IL SINDACO DI SARNICO BERTAZZOLI
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 24 maggio 2023 18.06
Si apre uno spiraglio verso il terzo mandato per i sindaci dei Comuni con popolazione fino ai 15mila abitanti. Al momento, infatti, come specificato dall'Art. 30-bis della legge regionale n. 54/1998 (Durata del mandato del sindaco, del vicesindaco e del consiglio comunale e limitazione dei mandati), “Chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti non e', allo scadere del secondo mandato, immediatamente rieleggibile alla medesima carica”.
L’unica deroga che prevede tale articolo è questa: “E’ consentito un terzo mandato consecutivo se uno dei due mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno, per causa diversa dalle dimissioni volontarie”.
A febbraio 2023 (con 6 voti favorevoli, 4 astenuti e 2 contrari) la commissione Affari Istituzionali ha approvato il disegno di legge che prevede la possibilità del terzo mandato per sindaci anche nei suddetti Comuni. Al momento, tale disegno è ancora in discussione in Parlamento. Se dovesse passare, entrerebbe subito in vigore, e (quindi) verrebbe applicato già dalle prossime elezioni amministrative di fine maggio.
“In teoria entro fine anno potrebbe uscire questa legge. Speriamo, perché al momento la situazione è frammentata” spiega il sindaco di Sarnico Giorgio Bertazzoli, al termine del secondo mandato, che continua “Al momento, sotto i 3 mila abitanti addirittura può essere infinito, mentre nei Comuni fino a 5mila abitanti, si può già fare il terzo mandato da ormai un anno”.
A seconda dell'articolo 1, comma 138, della legge n. 56/2014, infatti, “i sindaci dei comuni fino a 3.000 abitanti che hanno ricoperto tre mandati sono rieleggibili”; l’unico limite è che “non possono fare subito il quarto mandato, ma possono ricoprire un ruolo diverso”, per poi ripresentarsi alla carica di primo cittadino, ndr). Per quanto riguarda la fascia 3-5mila abitanti, invece, tale barriera è stata abbattuta il 5 aprile 2022 (quando il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge promosso alla Camera da Roberto Pella di FI, ndr).
“Nel caso dovesse passare questa legge, pensi di ricandidarti? Quali sono i tuoi obiettivi? E – in caso negativo - cosa pensi di fare”?
“Se dovesse passare la legge, la mia idea sarebbe quella di ricandidarmi. Sono sindaco da quasi dieci anni, so come si lavora, e sono apprezzato dal paese per quanto fatto con la mia squadra. Inoltre, la gente mi ha apprezzato alle Regionali di febbraio: calcola che – solo a Sarnico - ho preso il 53% dei voti. Mi hanno votato 1.100 persone con la preferenza diretta, altre 200 della Lega (che però - purtroppo – hanno votato il partito senza mettere la preferenza) oltre ad altre cento persone che – pur volendo votare per “Fratelli d’Italia” - hanno barrato il mio nome, rendendo però il voto non conteggiabile. In ogni caso, su 2.200 votanti, 1.400 persone hanno voluto votare per me: ciò significa, quindi, circa il 60 per cento delle preferenze” continua Bertazzoli “Inoltre sono ancora giovane (42 anni, ndr) quindi ho ancora molte energie da spendere in favore di Sarnico”.
“Nel caso di un possibile terzo mandato, quali progetti avresti in mente per Sarnico (oltre a portare a termine i lavori che cominceranno a breve)”?
“Come si sa, quest’anno partirà il rinnovo della Contrada, che richiederà circa 3-4 anni di lavori. Inoltre, nel 2024 (subito dopo le elezioni) partirà il lotto relativo a Piazza XX Settembre. Dovrebbe anche partire l’operazione immobiliare della ditta “Colombo”, oltre al PGT da completare. Inoltre, è da dieci anni che ho in testa la realizzazione del museo “Riva””.
Ma andiamo con ordine.
La lottizzazione della Colombo.
“E’ un progetto che andrà seguito nei prossimi anni, perché i proprietari vogliono spostare l’azienda (la sede attuale è in via Vittorio Veneto 48 a Sarnico, di fronte alla Casa di riposo). Già ora, i capannoni in quella zona rivestono un’importanza logistica, e non produttiva. Tuttavia, la proprietà ha deciso di recuperare i vecchi capannoni, rendendo la zona residenziale (come è stato fatto anni fa per la “Stoppani”). Come dicevo, è un’operazione che va eseguita nel migliore dei modi, in modo che possano mantenere gli uffici logistici ed – al contempo – dare la possibilità di costruire” dice Bertazzoli.
La Contrada.
“Contiamo di partire con i lavori tra l’autunno del 2023 ed il 2024. Come dicevo, ci vorranno 3-4 anni per terminarli, quindi sarebbe auspicabile un ulteriore mandato per fare le cose bene”.
Il museo Riva.
Questo è un progetto presente nell’agenda di Bertazzoli da quasi 10 anni.
“Purtroppo, a causa del Covid, ha subito uno stop, ma è comunque un progetto a cui teniamo molto”.
“Avete già predisposto un progetto in merito al Museo”?
“Sì, io il progetto ce l'ho, adesso – dopo tre anni di stop - dovremo interfacciarci con la proprietà cinese, riprendendo da dove ci eravamo interrotti”.
“Spiegaci meglio questo progetto. Quale sarebbe la location, ad esempio”?
“Il Lido Nettuno. Il progetto prevederebbe un museo su palafitte, acquatico, in modo tale da non togliere spazio al parco”.
“Suggestivo”…
“Sono tutte grandi idee che (ovviamente) vanno sviluppate nel corso di cinque anni. Ecco perché servirebbe il terzo mandato: il primo (mandato, ndr) se ne va capendo come funziona la macchina comunale, il secondo serve a progettare (e iniziare) i lavori, ed il terzo serve per completarli. Anche perché non si capisce perché (sotto i 5.000 abitanti) si possono già fare tre mandati per legge, sotto i 3.000 abitanti puoi farne quanti ne vuoi, e noi - che siamo 7mila abitanti - non possiamo avere il terzo mandato. Adesso non resta che aspettare la decisione del Parlamento”…
“E se non dovesse passare la legge”?
“In quel caso, potrei continuare a dare una mano comunque a un’ipotetica lista di centrodestra, e (se dovesse passare la riforma delle province) potrei anche candidarmi in provincia. Anche perché il mio impegno per il territorio - come ho già detto – continua. Se passasse la legge, comunque, io vorrei continuare, proprio perché ho dei lavori che inizio adesso e che vorrei vedere conclusi, senza lasciare le cose a metà. Di sicuro, cercherei di unificare ulteriormente il centrodestra, dialogando con Fratelli d’Italia e Forza Italia”.
Per quanto riguarda la nostra zona, ad oggi Forza Italia è gestita da Serenella Cadei, mentre – per quanto riguarda la bergamasca - da Adriana Bellini (sindaco di Credaro, nonché vice Coordinatore bergamasco FI): “Di sicuro potremmo sederci e parlare del futuro del centrodestra di Sarnico, anche perché andare divisi non avrebbe senso, si può trovare un accordo che accontenti tutti e io (come ho già fatto in precedenza) sono pronto a federare il restante centrodestra di Sarnico e ad allargare il campo. Un sindaco deve esserlo a tempo pieno: da dieci anni rispondo sempre a tutti, e cerco di aiutare la gente per ogni cosa”.
C’è, comunque, ancora un lasso di tempo abbastanza ampio per decidere. Fino a marzo 2024, infatti, si potranno valutare le possibili soluzioni. Tra marzo e aprile si organizzerà la lista, e – nel mese di maggio – partirà la campagna elettorale vera e propria: “Una volta saputo se potrò fare il terzo mandato, cercherò di capire chi si vorrà unire a noi, e chi – dell’attuale Amministrazione – deciderà di continuare o smettere” prosegue Bertazzoli.
“Confidi in una continuazione dell’attuale Giunta”?
“Sinceramente, al momento non ne abbiamo ancora parlato. Posso dirti che – a febbraio 2024 – noi della maggioranza cominceremo a riunirci per capire chi vorrà ripresentarsi con me (in caso di terzo mandato) e chi no. Una volta avute le disponibilità, sentiremo altre formazioni politiche del territorio, perché – come dicevo – il mio obiettivo è unificare sempre più il centrodestra a Sarnico. Da marzo, poi, cominceremo a costruire la lista” prosegue Bertazzoli.
Le regole non sono cambiate: per potersi candidare al ruolo di sindaco, infatti, occorrono sempre le 12 firme dei consiglieri e quella del candidato sindaco, che vanno depositate in Comune entro il mese precedente al voto: “In sostanza non è cambiato niente, siamo solo vincolati al parere del Parlamento in merito alla riforma delle Province, dato che questa proposta è lì contenuta. Calcola che – nella mia stessa situazione – ci sono circa un centinaio di sindaci in tutta la bergamasca”.
Se dovesse avere il via libera la suddetta legge, si potrebbe progettare con più lungimiranza: “Esatto, un conto è progettare sapendo di avere a disposizione 2-3 anni per ultimare i lavori, un conto è farlo sapendo che davanti ci possono essere 10 anni, durante i quali si ha tutto il tempo per fare tutte le cose con calma. E poi (se la gente apprezza il tuo lavoro), perché avere dei limiti di mandato? In Germania, in Francia, o in Spagna, ad esempio, ci sono sindaci da 30-40 anni, qui in Italia non c’è un limite per i Consiglieri regionali, non c'è un limite per i parlamentari… La gente dovrebbe poter votare chi vuole, essere sovrana del proprio voto. Non capisco perché ci deve essere un limite per i sindaci… E’ inutile questa roba. Tanti altri sindaci come me stanno chiedendo il terzo mandato (compresi i sindaci delle grandi città)”.
Senza contare il fatto che – al giorno d’oggi – non c’è più la spinta a voler guidare il proprio paese fino a qualche anno fa: “Molti pensano che sia facile fare il sindaco, ma non hanno idea dei grattacapi che ci sono, ed anche gli stipendi non sono da favola come molti pensano. Basti pensare che – ad esempio - un Assessore del Comune di Sarnico percepisce meno di mille euro al mese per svolgere il proprio incarico a tempo pieno. Capisci che così è difficile arrivare a fine mese” continua Bertazzoli.
Dati alla mano, un sindaco alla guida di un Comune fino ai 10mila abitanti può percepire tra i 1600 e i 2000 euro (questo il range entro cui possono variare). Gli Assessori, invece, guadagnano il 50 per cento di quanto percepisce il primo cittadino, mentre ai consiglieri viene riconosciuto un gettone di presenza pari a 100 euro l’anno.
“Senza dimenticare l’organizzazione degli eventi, la presenza alle manifestazioni, oltre al fatto che si lavora soprattutto di sera, dopo il lavoro. Quindi, spesso si sacrificano anche 2-3 sere alla settimana, e molti non ce la fanno” conclude Bertazzoli.
APPUNTAMENTI SUL SEBINO
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 19 maggio 2023 19.16
Sabato 20 maggio a Sarnico, alle ore 11, verrà intitolato l'Auditorium della Scuola Professionale Intercomunale “Arti E Mestieri”' all’ingegner Iginio Ferrini, storico sindaco del paese dal 1956 al 1960, nonché insegnante e Direttore della scuola stessa.
“È venuto a mancare l’agosto scorso. Per ricordarlo, quindi, abbiamo pensato di intitolargli l’Auditorium, dato che è stata una figura importante per il paese. Alla cerimonia saranno presenti anche la figlia Grazia ed alcuni ex studenti” conferma Paola Plebani, Assessore alla Famiglia e all'Istruzione di Sarnico.
Durante la cerimonia vi saranno alcuni interventi.
UN SOGNO CHE SI REALIZZA
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 12 maggio 2023 19.21
Alessandra Toti, scrittrice sarnicese (già autrice de “Il Giglio nordico”, fantasy scritto per la “Temperino rosso edizioni”, edito nel 2015) è riuscita a coronare un suo sogno che coltivava da tempo, ovvero conoscere Roy Khan, il vocalist de “I Conception”.
Per chi non li conoscesse, I Conception sono un gruppo progressive metal norvegese nato a Raufoss nel 1989. Dopo essersi sciolti nel 1998, si riunirono nel 2018. Il 28 aprile 2023 la band si è esibita presso il Shôko Madrid, discoteca situata a Madrid - nel quartiere “La Latina” – che ospita diversi eventi notturni.
Ed è in quell’occasione che Toti ha potuto incontrare il suo idolo, e fargli un omaggio: “Finalmente sono riuscita a conoscere Roy, uno dei protagonisti del libro (con la sua band) all'interno del suo fantastico concerto che si è svolto qui a Madrid. Sono riuscita a regalargli un libro per me molto importante”.
“Ovvero”?
“Si intitola “Lyrics-l'incanto della voce”, ed ho trovato l’ispirazione nel 2018, quando la band si è riunita”.
“Il libro è stato tradotto con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, giusto”?
“Esatto, è un inedito che – a breve – uscirà in italiano. Per tradurlo, mi sono appunto avvalsa dell’IA, ed – alla fine del concerto – sono riuscita a consegnarglielo personalmente. La cosa che mi ha fatto più piacere, è stata vedere con quale felicità l’abbia accolto in dono. Sinceramente, non me l’aspettavo”.
NONOSTANTE LA TENDENZA DEGLI ULTIMI ANNI, QUASI 60MILA DOCENTI DELL'HUB TIENE LEZIONE IN PRESENZA
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 11 maggio 2023 18.51
Come spesso accade, le migliori idee soddisfano dei bisogni. Come nel caso dell’hub letuelezioni.it, nato dall’esigenza del suo fondatore Albert Clemente, di cercare un insegnante vicino casa.
Con 4,5 milioni di utenti in tutto il mondo (dei quali 2,4mln in Europa, e 369mila solo in Italia) ed i suoi 86mila docenti, letuelezioni.it offre un catalogo di oltre 350 materie. Un dato rilevante è che – nonostante la tendenza degli ultimi anni di operare su remoto – quasi 60mila docenti dell’hub tiene lezioni in presenza.
Ma non c’è da stupirsi: da vari sondaggi eseguiti, infatti, “emerge forte e chiaro come il rapporto con lo studente nelle lezioni in presenza rafforzano la relazione e aumentano il grado di attenzione dell’allievo, rendendo così la lezione più efficace” conferma la Direzione.
Senza considerare che sono spesso gli studenti a richiedere lezioni in presenza, perché “l’interazione diretta tra insegnante e studente, dà la possibilità di carpire anche i feedback non verbali utili alla buona riuscita di una lezione, l'insegnante può concentrarsi di più sul discente, aiutandolo a migliorare e sviluppare la propria capacità di apprendimento e fornendo un feedback immediato” proseguono.
Sulla piattaforma gli studenti e i docenti si incontrano gratuitamente per concordare le lezioni private. Per quanto riguarda la richiesta di lezioni in Italia, le regioni più attive sono Lombardia, Lazio e Campania. Inglese, italiano e matematica, invece, le lezioni più richieste.
In Italia le città coperte sono quasi 5mila: oltre alle metropoli (Roma, Milano e Torino) possiamo trovare anche piccoli borghi come Erbé (1900 abitanti in provincia di Verona) e Episcopia (comune della provincia di Potenza, che conta 1700 abitanti). Una presenza capillare su tutto il territorio, dunque.
Ed un catalogo sempre in aggiornamento, che ora vanta anche la presenza di lezioni di Yoga e di magia.
Infine, “il portale è aperto a tutti coloro che hanno delle competenze da trasmettere, e a quelli che vogliono migliorare la propria conoscenza in qualche disciplina”.
L'INIZIATIVA ECO FRIENDLY ORGANIZZATA DAL COMUNE DI SARNICO A CUI TUTTI POSSONO PARTECIPARE
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 9 maggio 2023 19.32
L’Amministrazione comunale di Sarnico ha organizzato (per venerdì 19 maggio) una giornata dedicata al plogging in compagnia dei ragazzi della Cooperativa Sociale “Il Battello”.
Ma cos’è il plogging? E’ una nuova tendenza “eco friendly”, che consiste nel raccogliere i rifiuti che si trovano sul proprio cammino mentre si è impegnati a fare jogging o altre attività sportive all'aria aperta.
“Ci è sembrata una buona idea condividere quest’esperienza con i ragazzi, fare una passeggiata e – nel contempo – coinvolgerli in una bella iniziativa. Nei giorni scorsi ci siamo riuniti io, il Capogruppo Alpini Severo Fratelli, Giampietro Vitali (Responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Sarnico) e Roberta Terruzzi, in rappresentanza de “Il Battello”” conferma Paola Plebani, Assessore alla Famiglia e all'Istruzione del Comune di Sarnico.
Il ritrovo è presso il Parco Paroletti. Da lì, partiranno due gruppi: il primo scenderà verso le “Residenze sul Porto” e ripulirà quel pezzo di lungolago, mentre il secondo si occuperà del Parco “Paroletti” e di un tratto della pista ciclabile sita in via Vittorio Veneto.
Al progetto sono stati coinvolti anche altri istituti: “All’iniziativa parteciperà una classe dell’ISS. “Serafino Riva”. Ovviamente, saranno presenti anche gli Alpini e la Protezione civile” continua Plebani.
L’iniziativa sarà aperta a tutti, tramite l’Albo dei volontari, con possibilità di iscrizione fino al giorno precedente (giovedì 18 maggio, ndr): “Esatto, così tutti saranno assicurati. Penso sia una bella iniziativa, perché oltre a fare attività fisica, c’è la possibilità di mantenere il decoro nel nostro paese che, seppur regolarmente pulito, qualche cartaccia si trova comunque in giro. Inoltre, è un progetto di inclusione”.
Per il momento, è in via di sperimentazione: “Se l’iniziativa dovesse piacere, contiamo di riproporla anche per il prossimo anno scolastico, magari verso ottobre. L’idea sarebbe quella di ripeterlo almeno 2-3 volte l’anno” conclude Plebani.
Chiunque fosse interessato, quindi, può recarsi presso il Comune entro giovedì 18 maggio per iscriversi. Come detto, il ritrovo è fissato per venerdì 19 maggio alle ore 9.30 presso il Parco “Paroletti”, e durerà circa un paio d’ore. Si raccomanda, inoltre, di portare con sé un paio di guanti e indossare scarpe comode.
UN ARDUO COMPITO
di Vittorio Ressico
Pubblicato il: 9 maggio 2023 19.21
Uno degli argomenti più ostici da affrontare, per qualunque governo (non importa di quale colore) è certamente quello cui ci si riferisce usualmente come riforma della giustizia. Il bello è che tutto lo schieramento politico è concorde sulla necessità di farla, questa benedetta riforma. Ma sul come…
E davvero è un compito arduo. Sono così tanti i problemi che non si sa da dove cominciare. Per un verso, mi vien da pensare, dovrebbero essere i magistrati stessi a indicare la via, magari coadiuvati dall’intero corpo degli avvocati, che pure sono parte in causa. Già, ma se gli stessi magistrati, per primi, sono divisi in correnti, come se ne piò venire a capo? E poi non si può far decidere ai calciatori se il fallo è da rigore o no: è per questo che c’è l’arbitro. D’altronde, il potere legislativo spetta al Parlamento, su ciò non si discute. Solo che in Parlamento, nemmeno su una questione che non è né di destra né di sinistra, non si riesce a trovare la minima convergenza, nemmeno parallela. Una situazione di stallo totale, che per il Paese rappresenta quanto di peggio si possa immaginare.
La separazione delle carriere, per esempio, è un argomento così dirimente? Nei film americani, la pubblica accusa è altra cosa rispetto al giudice, senza per questo dover arrivare a sottoporre i procuratori all’esecutivo. Non credo che la modifica comporti dei costi, e non ci vedo nulla di male, anche perché non mi risulta che succeda spesso che chi conduce le indagini diventi poi giudice: ce lo vedete un Antonio Di Pietro fare da terzo tra accusa e difesa?
Anche sulla necessità di accorciare i tempi dei processi non c’è da discutere: tutti d’accordo, ma non nel modo di procedere. Eppure, si tratta solo di migliorare l’organizzazione, fornendo gli strumenti e il personale necessari: se a Bolzano ce la fanno in metà tempo che a Catanzaro ci sarà un motivo. E, naturalmente, bisognerà evitare che nel 2023 ci siano ancora procedimenti pendenti per fatti come la strage di Brescia del 28/05/1974. Non voglio dire che reati così gravi debbano andare in prescrizione, ma insomma… mio figlio, che non è più un giovanotto, è nato 58 giorni dopo l’assassinio di Aldo Moro, ovvero 1.500 giorni (più di 4 anni) dopo piazza della Loggia: per i ragazzi d’oggi è preistoria.
Non ho alcuna competenza giuridica, al di fuori di una volenterosa applicazione del buon senso. Ma ho la sensazione, penso condivisa da molti, che nella pletora di leggi, eccezioni, codicilli, eccetera, si possa trovare tutto e il contrario di tutto. Dipendesse da me inizierei col fare tabula rasa dei Codici civile e penale, per poi riscriverli in maniera organica. Che non è così facile come dirlo. Si potrebbe demandare il compito ad una qualche intelligenza artificiale, ma ho il timore che l’algoritmo del caso sia ben lungi dall’essere scritto e, se mai lo sarà, rifiuterebbe il compito: anche per il più potente dei computer sarà sempre impossibile gestire un’infinità di variabili.
Dunque? Nessuna soluzione!
O, almeno, io non la vedo.
Anche perché, purtroppo, tra la gente non c’è questa gran fiducia nella legge. Nessuno, io credo, si trova a proprio agio in un’aula di tribunale, nemmeno quando ha la convinzione di essere nel giusto.
Tranne che per gli addetti, si capisce.
Ma per tutti gli altri c’è una sorta di sentimento di impotenza di fronte a una macchina dai meccanismi imperscrutabili.
Un po’ come accade di fronte alla politica: se uno vale l’altro, tanto ciascuno mira solo al proprio tornaconto, non vale la pena di recarsi alle urne per votare. Che è la ragione profonda del sempre maggior astensionismo.
La vera riforma sarebbe restituire credibilità al sistema, politico e giudiziario.
E hai detto niente.
D’altronde, se io dovessi essere giudicato da chi ha condannato Enzo Tortora sarei sereno come Letta rassicurato da Renzi?
IL PUNTO DI VISTA
di Vittorio Ressico
Pubblicato il: 9 maggio 2023 19.03
All’inizio del mese di marzo il signor Sergey Lavrov, ministro degli esteri russo, nel corso della conferenza Raisina Dialogue a New Delhi, ha suscitato le fragorose risate della sala affermando “stiamo cercando di fermare la guerra che è stata scatenata contro di noi usando il popolo ucraino”.
C’è poco da stupirsi. In giro per il mondo ci sono i negazionisti dell’olocausto, i cosiddetti terrapiattisti, e via sproloquiando. Tuttavia, mi pare che la platea non abbia compreso la sottigliezza dell’affermazione. Lavrov non ha detto che la guerra è stata scatenata dall’Ucraina, ma usando il popolo ucraino. E non ha spiegato, o non ha avuto modo di farlo, in che modo ciò sarebbe avvenuto. Proviamo a capirlo.
Tra russi ed ucraini, da sempre, c’è una contiguità davvero molto stretta.
Ci sono consolidati rapporti di amicizia tra gli individui (addirittura legami di parentela in molti casi) tant’è che quasi ogni ucraino parla correntemente il russo, così come accade da noi, in provincia di Bolzano, per il tedesco. Ciò comporta una conseguenza inevitabile: scambi culturali, e non solo, intensi e continui. Attraverso il popolo ucraino, dunque, giunge in Russia anche il profumo della libertà.
In occidente, come recita la pubblicità di un deodorante, non importa quale, l’olfatto è assuefatto, ma certo non è così per i russi. E i neuroni, i gangli, le sinapsi di Vladimir Putin trovano quell’olezzo oltremodo maleodorante, tanto da farlo decidere a bloccare il diffondersi del pericoloso effluvio, ben più temibile, dal suo punto di vista, delle testate nucleari dislocate dalla NATO.
Niente di nuovo sotto il sole: da sempre i despoti usano inventare un nemico esterno contro cui fomentare l’odio dei loro popoli perché non individuino il vero problema, ne sanno qualcosa gli ebrei della Shoah. Che poi Putin, imputato di deportazione dei bambini e altri crimini di guerra, accusi il governo ucraino di neonazismo non è che l’ennesima conferma di quell’adagio popolare che spesso ripeteva il mio nonno buonanima: la gallina che canta è quella che ha fatto l’uovo.
VOLONTARI SI NASCE
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 27 aprile 2023 19.52
Buon amico, motociclista, volontario: queste parole riassumono bene Giuseppe Consoli (conosciuto da tutti come “Pane”).
E il termine “Pane” ben gli si confà, dato che è sempre pronto ad aiutare gli altri: “Le gare in moto sono la mia seconda passione, la prima è il volontariato e, in particolare, aiutare i ragazzi che hanno disabilità psicomotorie. Per quest anno ho deciso di non partecipare a gare in moto, non per problemi fisici o di salute, ma solo per riposarmi un po’. Conto di tornare a correre l’anno prossimo” dichiara.
L’attività di volontariato, infatti, lo impegna parecchio, soprattutto nei primi due mesi dell’anno: “Esatto, dato che il mio impegno è strettamente connesso al mondo dello sci, a gennaio e febbraio sono molto impegnato. Colgo l’occasione per scusarmi con gli amici, che ho trascurato un po’”.
Va beh, perdonato dai! Scherzi a parte, Consoli collabora da diversi anni con uno Sci club locale: “L’attività si svolge presso il Passo del Tonale. Il mio compito è far sciare i già citati ragazzi utilizzando delle attrezzature particolari che consentono loro di sciare, i “Dual ski””.
Brevetto dell’azienda francese Tessier, il Dual Ski “è un meraviglioso ausilio che permette ad allievi con disabilità, anche grave, di provare le emozioni dello sci” (fonte: Sciaremag). Per poterla utilizzare, serve una formazione specifica, in quanto sono riconosciuti come dispositivi medici per persone con disabilità. I ragazzi possono, quindi, vivere delle splendide esperienze – con i loro accompagnatori – in totale sicurezza.
La SarnicoLovereRun.
Domenica 23 aprile, inoltre, lo sci club ha partecipato alla nota gara podistica “SarnicoLovereRun” (inserita nel Calendario Nazionale FIDAL): “Abbiamo potuto far vivere quest’emozione a dieci ragazzi con disabilità. Dopo aver raggiunto Riva di Solto in pullman, abbiamo percorso con loro gli ultimi 6 chilometri di gara, con un tempo di 54.01 minuti (e non è molto, se si considera l’impegno degli atleti e degli accompagnatori). Si sono divertiti tutti moltissimo” conclude Consoli.
DALLA RISTRUTTURAZIONE DEGLI ALLOGGI SOCIALI, ALLA RIDUZIONE DELLE LISTE D'ATTESA IN SANITA', AL "MODELLO BERGAMO"
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 26 aprile 2023 18.53
A poco più di un mese dalla nomina ad Assessore alla Casa e Housing sociale per Regione Lombardia, sono già chiari gli obiettivi di Paolo Franco, bergamasco Doc eletto con 8.385 preferenze nell’ultima tornata elettorale.
Affitti Aler: scelto un nuovo criterio di assegnazione.
“La Giunta di Regione Lombardia ha approvato il suo provvedimento relativo ai bandi – per gli appartamenti sfitti dell’Aler – ai redditi medio-bassi. Quali saranno i prossimi step di quest’iniziativa”?
“Per 97 appartamenti delle case di Aler Bergamo-Lecco-Sondrio abbiamo scelto un nuovo criterio di assegnazione. È un programma di alloggi in affitto a canone concordato destinato a nuclei familiari con un Isee medio basso. Quando si pensa alle case popolari lo si fa sempre in relazione agli indigenti, ma questo modo di pensare non solo ha creato quartieri ghetto, ma ha anche lasciato indietro molte famiglie che hanno bisogno. Pensiamo a due giovani con due figli e due stipendi medi: se non hanno una casa di proprietà lasciata loro dalla famiglia, non sono in grado di pagarsela e faticano ad arrivare a fine mese, specialmente se vivono nelle città. Famiglie numerose, studenti, pensionati… queste categorie non rientrano negli indigenti ma hanno lo stesso bisogno di aiuto. E qui si innesta il provvedimento che ho proposto in Giunta e che è stato approvato. Quasi cento alloggi liberi e sfitti verranno destinati, dopo una sistemazione, a persone con Isee compreso tra 10.000 euro e 16.000 euro, in locazione a canone agevolato. Una modalità per accelerare le assegnazioni, promuovere il mix abitativo e conservare la missione sociale degli alloggi. Non solo. I proventi, stimati in 1,7 milioni di euro, verranno destinati alla manutenzione ordinaria del restante patrimonio SAP di proprietà di Aler Bergamo-Lecco-Sondrio. Il programma che abbiamo approvato comprende fasi di riattamento, di assegnazione e di reinvestimento di proventi che diventa un circolo virtuoso. È questo lo schema che dobbiamo applicare e replicare su tutto il territorio, perché riesce a generare risparmio pur perseguendo l'obiettivo sociale”.
La riduzione delle liste d’attesa nella sanità.
“La Regione ha stanziato 61milioni di euro per tagliare le liste d’attesa per visite ed esami diagnostici. Quali altri obiettivi avete in mente per snellire questo processo”?
“Per ridurre le liste d'attesa in sanità, Regione Lombardia ha stanziato 61 milioni di euro. Nella pratica le ATS dovranno trasmettere l'elenco delle prestazioni identificate per ciascun erogatore, pubblico e privato, per le quali dovrà essere mensilmente garantito un aumento del 10% rispetto al 2019. E’ solo uno step, che va in una direzione condivisa da tutta la Giunta e che è una delle priorità di questa legislatura. Tanto è stato fatto e tanto c’è ancora da fare, come ad esempio il miglioramento della collaborazione tra tutti gli enti del sistema. Particolare attenzione daremo alle prestazioni chirurgiche o alle altre prestazioni rilevate critiche a livello locale dalle ATS, quelle per le quali i tempi di attesa previsti non sono rispettati in almeno il 90% dei casi: le Agenzie di Tutela della Salute dovranno trasmettere l’elenco entro il prossimo 28 aprile per ciascun erogatore, il quale dovrà garantire mensilmente un aumento del 10% rispetto al 2019.
Screening oncologici.
“Per quanto concerne gli screening oncologici, per la prima volta, si dà mandato alle ATS di rimodulale le attività tra gli erogatori a partire da settembre 2023, nel caso in cui le strutture non riuscissero a garantire il raggiungimento dei target individuati. L’obiettivo è quello di rinforzare la rete territoriale”.
Il “modello Bergamo” e la presenza su decisioni relative alla bergamasca.
“Quando è stato eletto, ha detto che cercherà di portare in Giunta sempre più il “modello Bergamo”, e di (cito) voler essere “presente sulle decisioni che riguardano la bergamasca, anche se di competenza di altri Assessorati”. Ce lo può spiegare meglio”?
“Ogni assessore ha una delega specifica e su quella deve svolgere il suo lavoro. Le decisioni però si prendono in Giunta in modo collegiale, quindi anche gli altri assessori partecipano all’illustrazione di ogni provvedimento e alla sua approvazione. Se la mia delega comprende la casa e l’housing sociale, non vuol dire dunque che io, insieme ai miei colleghi, non parteciperemo a tutti i lavori della Giunta. E’ in questa sede, e con questa modalità, che sarò chiamato a occuparmi anche di altri temi, attraverso la possibilità di discutere insieme le delibere e scegliere sempre il meglio per il nostro territorio”.
IL "MUSIC FESTIVAL" E LA GARA DI PLOGGING
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 26 aprile 2023 11.42
Due eventi mai organizzati prima a Paratico. Si parte Domenica 30 aprile (con il Concerto presso il Parco comunale), mentre Domenica 14 maggio sarà la volta del plogging, visto sotto forma di disfida (è il caso di dirlo, dato che vi parteciperanno anche i 4 rioni del paese, come specificato più avanti).
Il “Paratico Music Festival”.
Domenica 30 aprile 2023 si terrà il “Paratico Music Festival”, presso il Parco comunale di Paratico: “Prendendo spunto dall’ormai collaudato concerto del primo maggio che si tiene tutti gli anni a Roma, questo vuole essere una sorta di apripista: abbiamo pensato, quindi, di organizzare una staffetta di concerti, coinvolgendo sia le piccole realtà di Paratico (come la “OffLine Coved Band”, l’Accademia musicale locale composta da ragazzi già molto in gamba, ndr) sia gruppi più professionali, tra i quali ve ne sono uno di Brescia ed uno della bergamasca” conferma la Vicesindaco Leda Liborio.
Organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla cultura e la Pro loco locale, il concerto aprirà i battenti alle ore 16, e vedrà alternarsi sul palco ben 6 gruppi musicali, fino alle ore 23. Per l’occasione, sarà garantito anche il servizio cucina: “Esatto, grazie alla nostra Pro loco – che gestirà la cucina – ci sarà la possibilità di gustare il classico menù di queste feste, come pane e salamella, formaggio fuso e quant’altro. Il nostro intento è quello di offrire - dopo il Covid - finalmente una bella giornata di spensieratezza. Vorremmo promuoverlo anche al di fuori di Paratico, per fare in modo che arrivi anche gente da fuori, perché lo spazio – e la voglia di stare insieme – non manca. E’ la prima volta che organizziamo questo tipo di evento, quindi speriamo che possa piacere” continua Liborio.
Altro punto di merito, il parco è vista lago.
La gara di plogging.
Altro evento che si terrà per la prima volta a Paratico è quella che potremmo definire la “disfida del plogging”: “Esatto, ci siamo ispirati a gare che già si svolgono a livello internazionale” conferma Liborio.
Ricordiamo che il plogging deriva dall’unione della parola svedese plocka upp (raccogliere) e dell’inglese jogging, e consiste nel raccogliere i rifiuti che si trovano sul proprio cammino mentre si è impegnati a fare jogging o altre attività sportive all'aria aperta.
Ma cosa rende speciale quest evento che si svolgerà a Paratico Domenica 14 maggio 2023? “Nasce dall’idea che i corridori non siano soltanto un “disturbo” per il paese, ma che possano anche mantenere pulito l’ambiente. Inoltre – e questo ritengo sia molto importante - l’idea è nata dai ragazzi della terza media. Abbiamo, quindi, predisposto con loro un percorso all’interno del paese”.
Quello che rende quest evento unico nel suo genere, è il fatto che verranno coinvolti anche i rioni storici: “Esatto, coinvolgeremo i rioni di Paratico (ovvero “I Tengatì”, “El Castel”, “I Borgioc” e “El Pais”, ndr) perché il percorso è studiato per attraversarli tutti; inoltre, vogliamo coinvolgere più categorie possibili (dagli insegnanti, ai ragazzi, ai nonni) in modo che nessuno si senta escluso”.
I partecipanti formeranno delle squadre composte da cinque persone l’una, alle quali verranno consegnati dei sacchi e dei guanti per la raccolta. Vincerà chi, sullo stesso percorso, raccoglierà più immondizia nel minor tempo possibile. Il limite massimo è fissato in due ore: “Assegneremo 2 punti per ogni sacco pieno ed un punto per ogni sacco a metà: vincerà chi – nel minor tempo possibile – raccoglierà più rifiuti. In caso di parità, si calcolerà chi ce l’ha fatta nel minor tempo possibile. Premieremo le prime tre squadre”.
Il ritrovo e l’arrivo sono al Parco comunale (in Via Risorgimento, 2): “Dopo aver fatto merenda tutti insieme, premieremo le squadre vincitrici. La cosa bella è che ce l’hanno proposto i ragazzi delle terze medie. Naturalmente, se una squadra dovesse essere composta da bambini di età inferiore ai 10 anni, ci sarà la presenza di un adulto a coordinare il tutto. Pur svolgendosi su strade secondarie, infatti, attraverseremo comunque dei tratti del paese, quindi è importante che i bambini siano al sicuro” conclude Liborio.
VILLONGO: TUTTI GLI EVENTI IN PROGRAMMA FINO A GIUGNO
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 24 aprile 2023 13.05
Sono già stati calendarizzati gli eventi a Villongo per la primavera, che comprendono diverse iniziative in programma. Ma andiamo con ordine.
Presentazione dei libri di Lanfranco Ravelli e Iolanda Paladin.
Domenica 14 maggio, alle ore 17 (presso la sala polivalente) la scrittrice Iolanda Paladin presenterà il suo libro “L’innocenza veste di rosso”.
Visita a Palazzo Martinengo (Bs) e Tour letterario di Città Alta (Bg).
“Per quanto riguarda Bergamo Brescia Capitale della cultura, abbiamo organizzato due gite culturali. La prima si terrà sabato 6 maggio (dalle 14 alle 19) a Palazzo Martinengo, dove si potranno ammirare le opere del Romanino, di Cerruti e di molti altri artisti” conferma Michela Cadei, vicesindaco di Villongo.
Il costo è di 20euro (comprensivi di visita e trasporto). Le iscrizioni (per un massimo di 48 iscritti) si chiuderanno sabato 22 aprile.
Il Tour di Città Alta, invece, è previsto per Domenica 24 giugno: “Sarà una visita alla scoperta di poeti, scrittori, autori. Quindi, un tour un po' più particolare, ideale per tutti, perché non si tratterà di una visita al Museo, ma punta a riscoprire le bellezze del territorio” dice Cadei.
Il costo è di 8euro a persona per la visita guidata. Le iscrizioni si chiuderanno lunedì 29 maggio 2023 (massimo 24 partecipanti). Gli spostamenti sono in autonomia.
Presentazione del libro “Hilal” presso Palazzo Passi.
Martedì 9 maggio alle ore 20 (presso il citato Passi) verrà presentato il libro “Hilal. Nuovi percorsi dell’Intercultura” (di Abdallah Khezraji): “Oltre a ciò, organizzeremo anche un reading teatrale, ovvero delle letture portate in scena dalla Compagnia teatrale “Il Capannone” di Villongo.
Dinner party ed esposizione Vespa.
“Sarà una serata dedicata agli anni ’50, nella quale (dalle ore 15) saranno esposte le vespa Piaggio dell’epoca, mentre (alle ore 19) si terrà un dinner party presso il cortile del Municipio”.
L’appuntamento è fissato per Domenica 21 maggio 2023.
Altri eventi relativi a Bergamo Brescia 2023.
“Oltretutto faremo parte della “Rassegna del lago”, nella quale verranno presentati i libri di vari autori della nostra zona. Da questo punto di vista, Villongo vanta una biblioteca molto attiva, in grado di promuovere bene le iniziative, quindi stiamo già cominciando a definire il tutto con loro”.
Inoltre, Villongo è entrato a far parte di un partenariato importante (ovvero quello che riguarda “La via del Romanino”): “Come Amministrazione, patrocineremo alcuni eventi musicali, teatrali (nonché la Mostra degli affreschi) che si terranno sul nostro territorio durante questo periodo, e verremo coadiuvati dal portale “Visit Lake Iseo” (https://visitlakeiseo.info/), per pubblicizzarli”.
La Festa dello sport.
Domenica 4 giugno, in concomitanza con la catena umana organizzata da “Viva Vittoria”, si terrà anche la serata conclusiva della Festa dello sport (che quest anno presenta alcune novità, vedi articolo precedente su Villongo): “Alla Festa dello sport saranno presenti tutte le Associazioni come sempre. Alle ore 11 ci sarà la catena, mentre la sera si terrà la conclusione della nostra festa: quindi, per noi è importante come giornata, perché avrà una risonanza nazionale”.
La catena umana: il percorso.
“Su questo fronte siamo molto attivi, abbiamo un nutrito gruppo di signore che si ritrovano a realizzare le sciarpe ogni mercoledì sera, e abbiamo già prodotto ed inviato – ad oggi - più di quattrocento strisce, ed altrettante ne abbiamo in corso”.
Per quanto riguarda il percorso, Credaro e Villongo si uniranno presso il sentiero Sottocorna, che collega le due località: “Dopo aver percorso tutto il sentiero, ci uniremo a Sarnico all’altezza di metà del ponte sito in località Fosio” conclude Cadei.
Da lì, la palla (o, per meglio dire la lana) verrà data a Sarnico, che – in mezzo al ponte tra Sarnico e Paratico -passerà la staffetta agli amici bresciani.
Queste, in sostanza, sono tutte le attività programmate dal Comune di Villongo fino a giugno.
TUTTO SU VILLONGO: DALL'ASSUNZIONE DELLA NUOVA ASSISTENTE SOCIALE, AL BANDO PER I NATI PRIMA DEL 1942, AGLI EVENTI, FINO AL FINANZIAMENTO DI 150MILA EURO DA PARTE DELLA REGIONE
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 18 aprile 2023 19.03
A meno di un anno di distanza dall’insediamento, prosegue senza sosta la realizzazione dei progetti nel Comune di Villongo.
“In questo momento stiamo lavorando su 3 macro temi: il primo riguarda l’ambito sociale, il secondo la programmazione degli eventi che si svolgeranno a Villongo in primavera ed estate, e – per finire - ci stiamo preparando per poter realizzare - nei prossimi mesi - alcune opere pubbliche a cui teniamo molto” conferma il sindaco Francesco Micheli.
Il sociale.
Innanzitutto, è stata assunta una nuova Assistente sociale: “Tenevamo molto a ciò, e – grazie a un contributo ministeriale – ce l’abbiamo fatta. Per noi è importante, perché serve per fronteggiare i bisogni esistenti sul territorio (e ce ne sono molti qua a Villongo), perché ci sono molte situazioni di fragilità a cui dobbiamo (e, soprattutto, a cui vogliamo) rispondere, e questo è - senza dubbio - un importante passo in avanti”.
Sempre utilizzando i fondi ministeriali statali, inoltre, l’Amministrazione ha poi aumentato notevolmente (in questi primi otto mesi di mandato) i posti delle sezioni “Primavera” (ovvero quelle sezioni – all’interno delle scuole materne - riservate ai bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi): “Esatto, inoltre abbiamo anche aumentato di tre unità - su tutto il territorio - il numero di nidi gratis, utilizzando sempre fondi regionali, e di ciò siamo molto soddisfatti, perché siamo riusciti ad incrementare un servizio essenziale per Villongo, che conta parecchie famiglie con bambini: per questo, era importante agire su questo fronte”.
Sempre in merito al sociale, a dicembre del 2022 è poi stato pubblicato un bando a favore delle persone nate prima del 01.01.1942, che è stato recentemente prorogato. Questo è rivolto (cito) “a cittadini italiani, ovvero, cittadini comunitari, ovvero, cittadini non comunitari in possesso di valido permesso di soggiorno, residenti a Villongo al momento della presentazione della domanda di contributo e nati prima del 01.01.1942. In caso di nuclei familiari composti da più persone, così come individuati dal certificato di Stato Famiglia o da documenti similari, il contributo potrà essere erogato, solo ed esclusivamente, in favore di un solo membro per nucleo familiare”. La conditio sine qua non è di avere un reddito ISSE 2023 inferiore alla cifra massima di 20mila euro: “Questo bando - rivolto alle persone più anziane di Villongo che si trovano in una situazione di difficoltà – vuole essere un aiuto dal parte dell’Amministrazione per permettere loro di poter far fronte al caro bollette, piuttosto che acquistare medicinali” conferma il sindaco Micheli “e abbiamo stabilito due fasce. La prima comprende i soggetti con ISEE fino a 12mila euro, ai quali verranno destinati 100euro, mentre la seconda (soggetti con ISEE 2023 superiore a 12mila e fino a 20mila euro) riceverà un contributo di 80euro”.
Sarà possibile farne richiesta fino al 31 maggio 2023: “A Villongo sono più di trecento persone ad avere tali requisiti, stiamo parlando, quindi, di una dimensione ampia”.
In merito alla modalità di erogazione, “il contributo verrà concesso previa redazione di una graduatoria in cui verranno inseriti tutti i nominativi dei richiedenti. La graduatoria verrà stilata utilizzando il criterio dell’ISEE crescente (dal più basso al più alto). In caso di parità dell’ISEE, verrà considerata, ai fini della precedenza nella graduatoria, l’età anagrafica. Il contributo verrà erogato, fino a esaurimento delle risorse stanziate (ossia € 10.000,00)”.
Per ulteriori informazioni, si può visitare il sito internet https://www.comune.villongo.bg.it/it/news/bando-pubblico-contributo-anziani-residenti-a-villongo-nati-prima-del-01-01-1942, oppure telefonare al numero 035-927222 (int. 5) nelle giornate di lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9.30 alle 12.00.
Gli eventi.
“Stiamo organizzando la tradizionale “Festa dello Sport”, che è quella che apre il nostro periodo di feste qui a Villongo. Questa sarà la prima organizzata interamente da noi, in quanto l’anno scorso (essendoci insediati a giugno) era già stata organizzata dalla precedente Amministrazione, e posso già dirti che ci saranno alcune novità. Inoltre, vorremmo riportare la “Festa degli Alpini” (che si terrà sempre a giugno) nella sua ubicazione originaria, ovvero la Piazza Alpini poco distante dal Comune: è un obiettivo a cui teniamo molto” dice Micheli.
Sono inoltre confermate le iniziative già presentate l’anno scorso (quali il cinema all'aperto), “stiamo anche studiando nuovi eventi da organizzare per “vivacizzare” un po’ il paese”.
“Per quanto riguarda la Festa dello sport, mi dicevi che ci saranno delle novità: puoi già dirmene qualcuna?”
“Possiamo dire che quest'anno – dopo tanti anni – la zona cucina ritornerà interamente in Piazza Alpini, perché vogliamo fare in modo che la Piazza Alpini torni a essere il centro della vita del paese. E’ ancora in fase di progettazione, ma posso confermarti che questa è la nostra mission: se dovessimo riuscire in ciò, penso che sarebbe un risultato importante per noi, compiuto in meno di un anno di mandato”.
Le opere pubbliche.
“Come procede la ristrutturazione della scuola?”
“La stiamo completando: sono finiti i lavori anti sismici, ora stiamo progettando (ed a breve procederemo) con i lavori di efficientamento energetico. E’ un appalto che abbiamo ereditato in una situazione estremamente complessa: calcola che – una volta eletto – mi sono recato presso l’Ufficio tecnico per avere novità, e mi era stato comunicato che i lavori erano al 20 per cento (mentre dovevano concludersi entro il 14 giugno 2022, ossia il giorno dopo in cui siamo stati eletti). Dunque, ci siamo dati subito da fare per dare un'importante accelerazione (ovvero, finire la parte relativa all’adeguamento antisismico). Come dicevo, ora rimane da fare l’efficientamento energetico, e portare a compimento le ultime cose. Ripeto, abbiamo ereditato un appalto estremamente complesso, e stiamo cercando di portarlo a termine nel più breve tempo possibile, e nel miglior modo possibile” continua Micheli.
vItaly News: le esclusive: ottenuto un finanziamento di 150mila euro dalla Regione.
Giovedì 6 aprile 2023, il sindaco Micheli ha avuto la conferma – da parte di Regione Lombardia – di aver ottenuto un finanziamento pari a 150mila euro.
“Giovedì 6 aprile 2023 ho sentito telefonicamente il responsabile del settore in Regione, il quale mi ha riferito che (nei prossimi mesi) verrà erogato questo contributo di 150mila euro, che ci permetterà di riqualificare (parzialmente) i campi di via Candia (zona Seranica, ndr): per noi è importante, perché questa zona non è mai stata oggetto di manutenzione, essendo stata “dimenticata” negli ultimi 30 anni dalle precedenti Amministrazioni. Ecco per quale motivo abbiamo deciso di destinare questi fondi a tale progetto: è stata una mia decisione personale, perché ritengo che sia indispensabile intervenire immediatamente per riqualificare la zona”.
L’iter prevede – ora – la delibera della Giunta regionale: “Esatto, c’è stato un piccolo ritardo dovuto alle elezioni regionali di febbraio. Posso dire, però, che – presumibilmente – nel giro di pochi mesi dovrebbe arrivare il contributo: dato che il progetto - di massima - l’abbiamo già (rimane solo da definire gli ultimi dettagli) questo ci consentirà di iniziare i lavori al più presto. Se il contributo dovesse arrivare entro un paio di mesi (come mi auguro) potremmo già cominciare i lavori entro quest anno”.
“Un’ultima domanda: puoi darmi qualche aggiornamento in merito alla “querelle” con l’ex Assessore Brignoli”?
“In merito a ciò, preferirei chiudere il discorso, in quanto la mia decisione è stata presa, e noi stiamo continuando a lavorare per il bene del paese”.
SARNICO: SPETTACOLI, INIZIATIVE PER BERGAMO BRESCIA, AVANZAMENTO DEI LAVORI E IL BANDO DI LIDO NETTUNO
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 14 aprile 2023 18.40
Il Liberty.
Dal 21 al 31 luglio 2023 (come già anticipato nell’articolo “Il Liberty protagonista a Sarnico”, presente in questo numero) la Pro loco di Sarnico ha deciso di “organizzare un evento un po’ più culturale, in concomitanza con l’evento “Bergamo Brescia Capitale della cultura”” conferma l’Assessore al Turismo, Governo del Territorio e Commercio Bellini Lorenzo.
Si potrà partecipare, quindi, a visite guidate presso Villa Surre, Villa Faccanoni e Villa Passeri, ovvero le ville create dall’architetto Sommaruga: “Esatto, oltre alle visite (sia in italiano che in inglese, a beneficio dei turisti stranieri) verranno organizzati al loro interno anche dei concerti, uno in villa Faccanoni, uno in Piazza Umberto I°, ed il terzo presso i Cantieri Riva” continua Bellini.
“Quindi torneranno i classici concerti che organizzavate fino a qualche anno fa”?
“Esatto, quest anno dovremmo riprendere a organizzare concerti di musica classica (o lirica) in villa Faccanoni, così come si faceva appunto anni fa”.
Il festival “Manteniamoci Folk”.
Tale festival avrà luogo dal 2 al 4 giugno 2023, in concomitanza con la catena umana organizzata da Viva Vittoria (prevista per domenica 4 giugno): durante questa tre giorni, per la prima volta verrà organizzato il primo raduno delle Pro loco a livello regionale.
“In quei giorni ci saranno circa 35 compagnie folcloristiche che gireranno per le vie di Sarnico, e che – tra canti e balli della tradizione – rappresenteranno tutto il territorio della Lombardia, con un occhio di riguardo – ovviamente – a Bergamo e Brescia” conferma Lorenzo Bellini.
Tutto ciò è organizzato in collaborazione con la Provincia di Bergamo. Si potranno trovare, tra le tante, la Compagnia del Ducato di Piazza Pontida (che terrà viva la tradizione del Gioppino), il Gruppo Folkloristico Arlecchino Bergamo, la Compagnia del Re Gnocco di Mapello, nonché diverse compagnie che vogliono mantenere vive le proprie tradizioni, e che verranno a Sarnico per presentarle.
“Per quanto riguarda Sarnico, sarà presente il Coro “Canterini del Sebino”, il quale ci ha dato la propria disponibilità per un giorno” continua Bellini.
L’evento si svolgerà nelle seguenti location: Piazza XX Settembre, Piazza Umberto I, Centro storico e lungolago: “Si potrebbe definire un Busker Festival in miniatura”.
Busker Festival.
A proposito del Busker, quest anno c’è una novità: “Per quest anno salterà, in quanto – detto in parole povere – o si organizza il Liberty oppure il Busker. Per realizzare quest ultimo, infatti, occorrono 130mila euro ed almeno 50 volontari. L’anno scorso l’abbiamo organizzato in maniera ridotta, ma si può fare solamente una volta l’anno. Inoltre, il costo è stato di 70mila euro. Il “Manteniamoci Folk”, invece, costerà molto meno e, a mio avviso, riscontrerà lo stesso successo del Busker. Senza contare che ogni manifestazione deve avere il piano pubblica sicurezza, serve la security, e molte altre cose” dice Bellini.
Per il Festival del folclore, invece, sono previsti una ventina di volontari della Pro loco, che verranno coadiuvati dai volontari delle altre Pro loco di tutta la regione.
Stella Maris.
La tradizionale processione è confermata, così come i fuochi d’artificio: “Può darsi che ci sia l’aggiunta di qualche barca in più, e lo spettacolo pirotecnico è confermato”.
Avanzamento lavori pubblici.
Entro una decina di giorni (lunedì 24 aprile, per chi legge) dovrebbero terminare i lavori della scogliera posta lungo le Residenze sul Porto. Verrà ripiantata l’erba, e le pietre a protezione saranno poste a riva lago, come da progetto.
“E’ terminata l’asfaltatura del piazzale del Centro Anziani. Fra una decina di giorni partirà la ristrutturazione del Mausoleo Faccanoni. Poi sarà la volta della Torretta civica e del tratto di pista ciclabile in Corso Europa (che porta a Predore). Questi sono tutti lavori abbastanza importanti, finanziati per l’80-90% con contributo regionale, o di altri enti. Per quanto riguarda il Centro storico, non so dirti se partirà a settembre 2023 oppure a gennaio 2024: questo è dovuto al fatto che – una volta partiti – dobbiamo essere sicuri di non riscontrare intoppi, per non mettere a rischio il mese di dicembre per i commercianti. Per questo, probabilmente slitterà all’anno prossimo”.
Anche Paola Plebani è concorde: “Non possiamo partire sia con i lavori in Piazza XX Settembre, che con quelli in Contrada, altrimenti rischieremmo di bloccare una buona fetta del paese. Quindi, preferiamo procedere con i piedi di piombo”.
Lido Nettuno.
L’apertura è prevista per giovedì 1 giugno: “Abbiamo appena pubblicato sul sito del Comune il bando per dare la gestione food del Lido. Entro fine aprile sapremo chi avrà vinto il bando, e durante il mese di maggio potremo fare tutto quello che serve (compresa la manutenzione) per aprire il 1° giugno”.
Il vincitore, quindi, otterrà l’appalto - per la gestione food del Lido - per il biennio 2023-24: “Di solito si fa di anno in anno, ma – essendoci le elezioni l’anno prossimo – abbiamo preferito estenderlo di un anno, onde evitare che – il vincitore – subentri con la nuova Amministrazione, evitando – in tal modo – a chiunque vinca l’onere di dover fare le cose di corsa” conclude Plebani.
Per ulteriori informazioni relative al bando, potete consultare la pagina https://www.comune.sarnico.bg.it/Index.aspx?C=Il%20Comune&A=1617.
LAVORARE INSIEME PER CREARE QUALCOSA DI UNICO
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 13 aprile 2023 18.54
Ferve il lavoro al Centro Anziani. Da inizio marzo, una ventina di magliaie stanno realizzando le strisce (lunghe 1 metro e mezzo cadauna) che uniranno 40mila persone nella catena umana prevista per Domenica 4 giugno.
“Questa è una bellissima iniziativa: siamo partite in 4/5 persone, poi – con l’andar del tempo – siamo arrivati a una ventina. E’ una bella occasione non solo per partecipare ad un evento storico, ma anche per stare un po’ in compagnia. Certo, un po’ più di “mano d’opera” non guasterebbe, anche perché noi stiamo già facendo tanto” conferma Maria “Postina” Bortolotti.
Penso piaccia a tutti che il proprio lavoro venga riconosciuto, ed è frustrante quando tanti lo danno per scontato. Queste maglie avrebbero dovuto essere esposte in tutti i negozi di Sarnico, ma – ad oggi – si trovano solo in pochi punti vendita del paese.
“Più strisce verranno create, meglio sarà. Anche perché, una volta terminato, le suddette verranno utilizzate per formare la catena da Fosio fino a circa metà ponte, dove poi continueranno i nostri amici bresciani” conferma la Presidente Daniela Oprandi.
Quindi, avanti: chiunque volesse creare la propria striscia di maglia (anche comodamente a casa), sappia che ha tempo fino al 30 aprile per consegnare il proprio lavoro presso l’“Associazione Anziani e Pensionati” (in Viale della Libertà, 37 a Sarnico).
Di seguito le indicazioni (fonte: Viva Vittoria):
• Realizza ai ferri o all’uncinetto una striscia in maglia 150cm x 10cm nei materiali, nei colori e con la tecnica che vuoi
• Libera la fantasia e personalizza la striscia con scritte o ricami
• Aggiungi la tua firma in qualsiasi forma o modo
• Crea 2 cordoncini lunghi 14 cm a catenella con l’uncinetto e fissali alle estremità della striscia, ottenendo 2 anelli in cui infilare le mani fino al polso.
Per altre informazioni, si può contattare il sito https://www.vivavittoria.it/50miglia/, oppure telefonare presso l’“Associazione Anziani e Pensionati” di Sarnico, al numero 035-91.09.12.
INTERVISTA CON LA PRESIDENTE DANIELA OPRANDI
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 13 aprile 2023 18.32
“Al momento non sono previste nuove iniziative, perché fino a maggio siamo impegnati con il Consiglio e con l’Assemblea. Tuttavia, stiamo continuando con la realizzazione delle strisce di maglia in occasione dell’evento del 4 giugno” conferma la Presidente Daniela Oprandi.
Restano, comunque, gli eventi “storici”: “Esatto, continuiamo con il nostro consueto appuntamento con la tombola l’ultimo martedì di ogni mese presso la nostra Associazione (Viale della Libertà 37, Sarnico, ndr). Poi ci sarà qualche intrattenimento musicale”.
Le gite sono già programmate: “A giugno andremo a Cattolica, a luglio a Cavalese (Tn), mentre a settembre sarà la volta di Riccione. Continua, inoltre, l’”Agosto insieme”, poi ci inventeremo di sicuro ancora qualcosa, non appena fatta l’Assemblea” continua Oprandi.
A breve terminerà il nuovo ciclo dedicato all’Università della terza età: “Esatto, finirà tra un paio di mercoledì, per riprendere l’anno prossimo a marzo. E’ il nostro fiore all’occhiello”.
FORZA ITALIA PUNTA SEMPRE PIU' SUI GIOVANI. INTERVISTA A SANTORINO
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 12 aprile 2023 18.43
Altro che “partito dei vecchi”! In vista dell’appuntamento con le comunali a Bergamo l’anno prossimo (e non solo), Forza Italia si rinnova, puntando sempre di più sui giovani.
Basti pensare ad Andrea Santorino, classe 2003 e residente a Gorle (Bg), da poco nominato Coordinatore della Città di Bergamo per Forza Italia Giovani nonché Presidente di Forza Italia a Gorle.
“Una carriera in ascesa. Eri partito come vice coordinatore per Forza Italia Giovani. Adesso quali sono i tuoi obiettivi?”
“Per quanto riguarda Gorle, l’anno prossimo ci saranno le elezioni, e ci stiamo già muovendo per cercare di formare (o individuare) delle liste che possano fare la differenza. Ci sono, infatti, delle problematiche che dovranno essere sicuramente affrontate durante la campagna elettorale, e abbiamo intenzione di inserirle nel nostro programma (basti pensare a tutti i problemi da risolvere, dalla querelle in merito all'asilo nido, alla viabilità che - qui a Gorle - è un disastro)” conferma Santorino.
Per quanto riguarda l’asilo, infatti, l’Amministrazione comunale di Gorle vorrebbe utilizzare i fondi del PNRR al fine di spostarlo a circa un chilometro da quello già esistente (inserito nel plesso scolastico): ad oggi sono già state raccolte oltre 500 firme, che verranno consegnate in Comune nei prossimi giorni.
“Anche Bergamo si presenterà alle urne l’anno prossimo, ed anche lì vi sono non pochi problemi. Come coordinatore cosa conti di fare”?
“Insieme a
Stefano Lorenzi (Coordinatore della Città di Bergamo) sto presenziando alle riunioni in vista delle elezioni del prossimo anno. Anche qui vi saranno parecchie grane da risolvere, perché Gori e la sua Giunta hanno “dimenticato” parecchie questioni di una certa importanza. Non solo la viabilità, ma anche il verde pubblico, i problemi sorti a seguito della ristrutturazione dello stadio, e tantissime altre problematiche che - semplicemente chiedendo ai cittadini di Bergamo – vengono fuori: questi sono i focus sui quali (personalmente) voglio concentrarmi”.
"Tempo fa è nato su Facebook il Gruppo “Salviamo gli alberi di Piazza Dante e di Bergamo!”"...
“Esatto, basti vedere il centro Piacentiniano, dove il verde pubblico si è ridotto a tre-quattro alberi, tra l’altro (secondo il parere di esperti di geologia e di verde pubblico) di ceppo sbagliato per la loro ubicazione”.
“E poi c’è la costruzione/ristrutturazione del Gewiss Stadium”…
“Basta chiedere a chi risiede in quella zona. Io, personalmente, ho mia nonna che abita lì vicino, e quindi posso confermarlo, avendolo visto. Quando sono in programma match serali, lì vicino sembra giorno a causa della luminosità dei fari. Senza dimenticare l’inquinamento acustico dovuto all’elicottero, che (per ragioni di sicurezza pubblica) gira sopra lo stadio. Dovuto, certamente, ma fastidioso per chi abita nei pressi. Senza dimenticare la questione dei parcheggi”.
“All’inizio si era deciso di costruirli sotto lo stadio”…
“Esatto, si era deciso, ma io non li ho visti, e tu? Anche in questo caso, se si fosse parlato con dei geologi, avrebbero sicuramente detto che ci sono delle problematiche da risolvere prima di creare parcheggi sotto il nostro suolo. Quindi la vedo dura da sistemare, ma posso assicurare che – noi di Forza Italia - sicuramente ce la metteremo tutta, perché siamo al servizio dei cittadini”.
“I lavori sono però già in fase di avanzamento. Come pensate di poter cambiare qualcosa per ridurre al minimo i disagi arrecati ai cittadini? Ci metterete la classica pezza”?
“Ormai l'opera è iniziata, ma noi Giovani puntiamo a terminare l'opera nel miglior modo possibile, in modo da arrecare meno fastidi ai cittadini. Come ho detto, prima di tutto dovremo risolvere la questione del parcheggio, perché non possiamo continuare a vedere fiumi di auto sparse in divieto, o addirittura nelle aiuole. Se passi in via De Gasperi a Bergamo durante la partita, noterai che parcheggiano praticamente dentro in un cortile”.
“Ora che Sorte è stato nominato Coordinatore provinciale, al suo posto arriva Umberto Valois. Forza Italia si è completamente rinnovata”…
“Noi Giovani siamo certi delle capacità, della serietà e della competenza di Umberto Valois. Come hai detto, ci siamo da poco rinnovati, ora è il momento di stendere i nostri piani, riunirci e coordinarci al meglio al fine di poter dare il meglio al nostro territorio”.
ALIVERTI-MAFFI CONQUISTANO LA FRANCIACORTA
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 12 aprile 2023 18.32
Venerdì 7 e sabato 8 aprile 2023 si è disputata la 16a edizione del “Franciacorta Historic”, secondo appuntamento stagionale (dopo la Winter Marathon) del calendario Aci Sport riservata alle prove di regolarità delle auto storiche.
L’edizione di quest anno ha visto trionfare la coppia Alberto Aliverti-Alberto Maffi (primi assoluti) a bordo di una Fiat 508 C del 1937, dopo oltre 140 chilometri e 57 prove cronometrate in linea (non ripetute) attraverso la bellissima cornice della Franciacorta.
La gara, nata nel 2008 grazie a Vecars (società di servizi auto nata a Sarezzo nel 2007, organizzatrice anche la Winter Marathon), quest anno era riservata alle vetture costruite fino al 1971.
Il ritrovo (così come l’arrivo) era presso la Cascina San Lorenzo a Capriolo, dove alle 11 è partita la prima vettura, il cui arrivo era previsto per le 16.40.
Una piccola curiosità: grazie alla vittoria del duo Aliverti-Maffi, la Fiat 508 C del 1937 si conferma per la terza volta la migliore vettura (a seguito della vittoria della coppia Bellini-Tiberti nel 2022, e di Riboldi-Riboldi nel 2021).
Come ho detto, è una curiosità, in quanto anche l’auto migliore al mondo non ha possibilità di vittoria senza un equipaggio preparato e motivato.
Ancora complimenti, quindi, all’equipaggio formato da Alberto Aliverti e Alberto Maffi, per aver trionfato in una delle corse più importanti del settore.
SICCITA'
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 11 aprile 2023 19.44
Giovedì 6 aprile, la società Uniacque ha inviato ad altri 58 Comuni della bergamasca una richiesta di emissione di ordinanza di contenimento dei consumi idrici.
La società con sede a Bergamo, costituita nel 2006, si occupa della gestione in house del servizio idrico integrato.
Dato il perdurare della siccità, quindi, si è deciso di consentire l’utilizzo di consumo extra potabile per un’ora al giorno, durante la notte.
Tra i Comuni raggiunti dalla suddetta, c’è anche il Comune di Vigolo dove, sabato 8 aprile, il sindaco Gabriele Gori ha messo a conoscenza i propri concittadini.
“Si tratta di una misura cautelare, che riguarda prevalentemente i Comuni serviti dall’Acquedotto dei Laghi. Avendo superato il livello giallo, in via precauzionale Uniacque ha chiesto di emettere quest’ordinanza, a noi come ad altri comuni interessati dal flusso turistico” conferma Gori.
In sostanza, durante la giornata verrà ridotto l’uso non abitativo, con la possibilità di utilizzo (per innaffio, ad esempio) solo nella fascia serale: “In questo modo, il consumo sarà minore, e permetterà ai vari bacini di potersi riempire. Ciò è essenziale, perché – una volta terminata l’acqua nei bacini – dovremmo pomparla direttamente dal lago, e – dato il periodo – non ci sembra il caso”.
Non ci resta che sperare che piova!
Nelle foto allegate, la situazione aggiornata al 4 aprile 2023 (fonte: Uniacque) e l'ordinanza del sindaco.
IL LIBRO DEL MESE. LA RECENSIONE
di Paolo Martini
Pubblicato il: 11 aprile 2023 19.40
I venti racconti che compongono la raccolta offrono un affresco vivace e avvincente di cinquant’anni di storia locale e nazionale che si dipanano tra il lago di Iseo e la trentina Val di Non.
Ogni racconto è una storia a sé stante che ha come protagonista un luogo, un personaggio o un animale che danno vita a una narrazione familiare e intimista che ha per comun denominatore la passione per i funghi e lo sfondo del bosco in ogni sua declinazione.
La storia, la guerra, il fascismo, il dopoguerra scorrono veloci intrecciandosi alle vicende personali del protagonista di fantasia - ma non troppo - Bepi, alla vicenda del padre e di Luigi, l’amico di una vita e gestore della Locanda Roen, dove il protagonista trascorre le sue ferie estive. L’evoluzione dei tempi è quella dei personaggi, dei sentimenti, delle amicizie che si intrecciano nella vita dei borghi tra ritmi ancora naturali, cibi nostrani e affetti sinceri.
La galleria dei protagonisti è molto ricca e ben tratteggiata, con storie che inducono alla commozione come la breve vita di Lalla, la magica e irripetibile relazione con il labrador Sprizzo e l’immancabile rapporto con l’alter ego Luigi.
Il paesaggio si fa gente con le sue stagioni, i suoi funghi, con la sua flora e fauna descritte con minuzia di professionista.
Giuseppe Bettera, autore di diversi volumi di storia locale, ci regala una preziosa narrazione che ci porta per mano attraverso il passaggio da un’Italia contadina povera ma fatta di valori semplici e di intense relazioni a una modernità disincantata di un mondo sempre più urbano e impoverito di contenuti genuini.
Non c’è malinconia o rimpianto in tale evoluzione, ma uno sguardo disincantato di chi assiste a questa profonda trasformazione che non è solo economica ma soprattutto culturale e antropologica.
Così, restano prepotentemente nella mente del lettore personaggi come il vecchio trentino diffidente verso i “Talian” - disordinati e pressapochisti - ma anche verso gli “Striaci” - sotto il cui impero era nato e cresciuto - o la nonna Matilde e la sua Val dei Preti, microcosmo di un mondo semplice e sereno che tende a scomparire nell’abbondono e nell’incuria dei nuovi proprietari della sua proprietà.
Gli animali, compagni di vita o vittime della caccia, sono presenze naturali indispensabili come i funghi, che il protagonista ama e attende in ogni stagione per passione profonda e per allestire succulenti pasti tradizionali.
Le bicchierate nella locanda Roen sono momenti di amichevole condivisione tra eterne chiacchierate di cacciatori e fungaioli, un mondo maschile allietato a tratti da leggiadre figure femminili come ci racconta l’amore giovanile estivo con la ’forestiera’ Chiara.
La narrazione, sempre in bilico tra fantasia e realtà, è di una preziosa semplicità con una ricerca verbale che si fa pura linguistica nella nomenclatura della flora del bosco, in particolare per ciò che riguarda i funghi.
La storia di Birra, bionda cavallina dal destino segnato, testimonia la parità di emozioni con cui il narratore esamina la relazione tra uomo e animale coinvolgendoci in sentimenti molto positivi ma anche robustamente composti.
I racconti sono anche storie di viaggi, in camion, bici, moto o corriera e infine con la 600 bianca dalle porte controvento, testimone di gite e vacanze ma anche di un Paese che cambia con l’inizio della motorizzazione di massa. Il fascismo e la guerra, presenti all’inizio del volume, cedono il passo a un dopoguerra difficile ma resiliente, fatto di speranze, emozioni e tanto localismo nel senso buono del termine.
Il rapporto del protagonista con ciò che lo circonda è infatti sempre delicato, rispettoso, che si tratti dell’ambiente, degli amici o di una ragazza. Le sensazioni profonde si sciolgono contro il profilo di una montagna innevata, di un bosco animato o silente, negli occhi di una giovane cerva che perde le corna per il terrore e il dolore di una fine imminente e inevitabile.
La tradizione letteraria cui si rifà l’autore è quella, a mio giudizio molto positiva, di una certa letteratura per ragazzi che ha le sue origini alla fine dell’ottocento nel Nord Italia e che dipinge con pennellate sicure un ambiente, uno stile di vita, l’evoluzione di una società in rapido mutamento.
Le belle descrizioni della natura e dei personaggi si alternano a dialoghi vivaci e pregnanti che sono capaci, in poche ma ben scelte parole, di tratteggiare un personaggio, una situazione, un carattere.
Pur svolgendosi in buona parte prima della nascita dell’autore, le storie ci si presentano mirabilmente come diario di vita in prima persona, il Bepi della narrazione si sovrappone all’autore reale forse in una possibile identificazione con il padre che occupa un posto di rilievo nella narrazione con le sue vicende personali e pubbliche e tramite l’amicizia con Luigi che diventerà elemento dominante della crescita umana del protagonista facendo del libro un vero e proprio bildungsroman, un romanzo di formazione.
Chi conosce i due luoghi speculari dove si dipanano i racconti, lago di Iseo e Val di Non, ben si ritrova in una geografia molto accurata
che si fa immagine, fotografie che resteranno ben impresse nella memoria del lettore attento come pagine di un album di famiglia.
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 7 aprile 2023 19.52
Sabato 30 marzo, il sindaco del Comune di Sarnico Giorgio Bertazzoli (a seguito di una petizione inviatagli da cittadini esasperati dal troppo rumore) ha emesso un’ordinanza per bloccare la movida.
Ma vediamo nel dettaglio come si è arrivati a questa decisione. Circa un mese fa, i proprietari di un locale appena aperto in Corso Europa erano stati contattati dal Comune (a seguito delle lamentele del vicinato): “In quella zona abitano tante persone, e la situazione era diventata insostenibile per i residenti, in quanto il suddetto locale si era trasformato in una discoteca, disturbando il riposo dei residenti” conferma Giorgio Bertazzoli.
L’Amministrazione ha così deciso di effettuare delle verifiche con l’Ufficio tecnico ed il Comandante della Polizia locale, Giovanni Peroni. Subito dopo, Peroni ha contattato i proprietari, che l’hanno rassicurato sul fatto che non vi sarebbero più stati schiamazzi: “Esatto, il problema è che – dopo l’ennesimo week end di follia – la situazione non si sbloccava. Il Luogotenente della Caserma dei Carabinieri Antonio Di Nuzzo è quindi andato a verificare. Una volta constatato l’eccessivo rumore, ha ammonito i proprietari, ma a poco è servito, dato il loro perdurare”.
La terza volta, quindi, Di Nuzzo è andato per multarli e, contestualmente, i residenti hanno inviato la petizione in Comune: “Era una lettera firmata da venti persone, non solo dei residenti del condominio, ma anche di parte del vicinato. Era quindi giusto emettere un’ordinanza della durata di un mese, al fine di ricordare le regole da seguire”.
Ma perché un mese? Per legge, le ordinanze sindacali non possono essere fatte ad hoc: il sindaco ha, quindi, inviato la suddetta a tutti gli esercenti, ricordando due cose: in primis, che “dopo le ore 02.30 le aree esterne dovranno essere sgomberate e rese inutilizzabili, non consentendo ad alcuno l’utilizzo di tavoli, sedie e strutture similari”. In secondo luogo, che “le emissioni sonore all’interno dei locali devono comunque e sempre terminare alle ore 24.00”.
Come detto, tale ordinanza avrà valore per un mese: “Ho calcolato che verso fine maggio il locale in questione dovrebbe chiudere, poiché è più un locale invernale. Potrei quindi decidere di revocare l’ordinanza verso i primi di giugno, per poter permettere agli altri locali di Sarnico di lavorare serenamente durante la stagione estiva. Ricordo, comunque, che è da otto anni che esistono queste regole, ovvero lo spegnimento all’esterno dei locali entro le ore 24, mentre – per quanto riguarda l’interno – il volume va abbassato, al fine di non recare disturbo al vicinato. Come ho già detto anche all’Eco di Bergamo, è vero che Sarnico è un paese turistico, ma è pur vero che va tutelata la salute pubblica dei cittadini: come primo cittadino, quindi, voglio che si trovi la giusta via di mezzo tra il volersi divertire e il diritto di riposarsi”.
Sacrosanto diritto, aggiungerei.
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 7 aprile 2023 19.22
Il Comune di Predore ha da poco ottenuto un finanziamento di 90mila euro da parte del “Gal Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi”.
“E’ un ente che esiste solamente nelle zone montane, tra le quali è inserito anche Predore. In realtà, questo finanziamento l’avevamo già richiesto tre anni fa, ed è legato alla rivisitazione di tutta la cartellonistica di tutti i sentieri esistenti nel comune, sia per quanto riguarda le indicazioni per raggiungere i vari sentieri, che le bacheche informative” conferma il sindaco Paolo Bertazzoli.
Inoltre, tale progetto prevede anche l’allestimento - presso la sede degli Alpini, in zona Santuario Madonna della Neve in San Gregorio - di un punto di ritrovo: “La nostra intenzione è quella di collocarvi una pergotenda bioclimatica, nonché delle panche per poter fare picnic, sia lì che in alcuni punti della zona montana. La vera riqualificazione, inoltre, consisterà anche nella realizzazione di un sito internet tematico dedicato a tutti i sentieri esistenti a Predore” continua Bertazzoli.
I lavori partiranno tra la fine di quest anno e l’inizio del 2024: “Siamo particolarmente contenti, perché abbiamo coinvolto anche gli Alpini che ci hanno dato una mano. Ci è voluto un po’ di tempo, ma alla fine il finanziamento è arrivato, e ne siamo felici”.
LO SPAZIO DEI LETTORI
di Vittorio Ressico
Pubblicato il: 5 aprile 2023 18.58
In occasione della ricorrenza dell’eccidio delle Fosse Ardeatine (24 marzo 1944), il Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ricordò che i martiri furono “uccisi perché italiani”. E subito, da sinistra, arrivò la correzione: “no, uccisi perché anti-fascisti”.
Premesso che non ho votato per Fratelli d’Italia, confesso che, fin da subito, la polemica mi sembrò condotta in maniera capziosa. Convincimento che si rafforzò il giorno successivo, quando seguii in TV la trasmissione “Le Parole” di Massimo Gramellini. In collegamento IP il Presidente emerito della Corte costituzionale (nel 2004), Gustavo Zagrebelsky, definì “un’idiozia” la frase della Meloni.
Dopo aver espresso il suo totale rispetto delle istituzioni e temperando l’affermazione ricordando il senso etimologico del termine idiota, cioè colui che parla di ciò che non conosce. E si spiegò:
· non tutti erano italiani, almeno nove erano stranieri;
· in massima parte erano ebrei che, a seguito delle leggi razziali del ‘38, non avevano la cittadinanza;
· alcune vittime sono tutt’ora ignote, e altre sono state insignite della medaglia d’oro al valor militare: dunque, o la togliamo o la diamo a tutti gli italiani.
Non so a voi, ma a me paiono argomentazioni speciose, dettate da una posizione politica di parte (e la terziarietà del giudice, che fine ha fatto?).
L’eccidio delle Fosse Ardeatine fu la rappresaglia che seguì l’attentato di via Rasella del giorno prima, in cui morirono 33 soldati del reggimento “Bozen” appartenente alla “Ordnungspolizei”, la polizia tedesca. Gli esecutori materiali, il colonnello Herbert Kappler con il suo aiutante principale, il capitano Erich Priebke, nella frenesia del momento, finirono per eccedere nella conta, assassinando 335 persone, civili e militari, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni: davvero stettero a controllarne la nazionalità? E davvero gli oltre settanta ebrei, solo perché privi della cittadinanza, non erano più italiani? Della medaglia d’oro sono stati insigniti sei ufficiali dell’arma, tre sottufficiali e tre carabinieri: che c’è di strano? si può dare una medaglia al valor militare anche ai civili?
Di sicuro non ho la competenza giuridica del Presidente Zagrebelsky, ma sono del parere che i nazisti abbiano voluto trucidare dieci italiani per ogni tedesco.
Non mi risulta che la presidenza del consiglio abbia ribattuto: meglio così, giusto non rinfocolare polemiche pretestuose. Peccato che, solo pochi giorni dopo, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, sia intervenuto parlando del reggimento “Bozen” come di una “banda musicale di semi-pensionati”. È proprio vero che a farla fuori dal vaso ci vuole un niente, e a ben poco servono le rettifiche successive: la traccia rimane e… puzza!
UNITI SI PUO' FARE MOLTO
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 31 marzo 2023 17.55
Pubblico di seguito un annuncio di COOPI (Cooperazione Internazionale) un'organizzazione umanitaria laica ed indipendente nata in Italia il 15 aprile 1965, fondata da padre Vincenzo Barbieri come associazione, divenuta nel 2011 fondazione.
Quasi due mesi fa (alle 03:39 del 6 febbraio 2023) un terribile terremoto di magnitudo 7.9 ha colpito la Turchia e la Siria, causando distruzione, devastazione e innumerevoli crolli delle abitazioni nelle zone residenziali.
Ecco l’annuncio: “Due mesi fa la terra ha tremato in Siria e oggi vive un’emergenza senza fine. È una crisi nella crisi, perché la popolazione siriana sta entrando nel tredicesimo anno di conflitto e il terremoto ha soltanto peggiorato una situazione già difficile.
In tanti sono senza più una casa, senza più effetti personali: i più fortunati hanno trovato rifugio nelle strutture ancora in piedi, molti altri sono per strada a soffrire la fame e il freddo causato dalle basse temperature. A questo si aggiunge anche il rischio altissimo che si sviluppino epidemie e che questa si trasformi in un’emergenza sanitaria.
Grazie anche a chi ci ha sostenuto in queste settimane, i nostri operatori COOPI hanno continuato senza sosta ad aiutare la popolazione ad Aleppo, una delle città più colpite, e nei prossimi giorni raggiungeranno fino a 15.000 persone.
Finora siamo riusciti a fornire kit igienici, coperte, lampade e stiamo garantendo a 2850 persone un pacco alimentare ogni 5 giorni. Ci siamo attivati anche per fornire sostegno psicologico perché perdere ogni cosa a cominciare dai propri cari è un trauma terribile da superare.
Le famiglie che hanno ancora bisogno di aiuto sono tante, troppe. Questa crisi nella crisi rischia di avere conseguenze peggiori e dobbiamo continuare ad agire in fretta.
Aiutaci ancora, anche tu. Fallo per le famiglie in Siria che non hanno più nulla”.
Potete donare tramite carta di credito, bonifico bancario (Banca Popolare Etica
IBAN IT 89 A 05018 01600 000011023694)
Paypal e Satispay, collegandovi al sito internet:
https://dona.coopi.org/terremotosiria/~mia-donazione?mnuid=153fg6bd11g7a75170b15aa817e7b290ace0cd8ecb3f4b1e5be&mnref=s1ee%2Co10f7, e scegliendo di fare una donazione una tantum. Oppure effettuando
un versamento sul conto corrente postale C/C 990200.
Per informazioni, potete chiamare il numero 02 3085057 (lun-gio, 9.00-13.00 e 14.00-18.00) o scrivere all’indirizzo amici@coopi.org.
Esclusiva: gli avvenimenti organizzati a Sarnico per il mese di luglio
di Redazione
Pubblicato il: 28 marzo 2023 20.15
Sarnico rivestirà un ruolo da protagonista nell’anno di “Bergamo e Brescia Capitale della cultura”. Oltre alla manifestazione del 4 giugno (la “50 miglia”, organizzata dall’Associazione “Viva Vittoria”, ndr), infatti, il comune lacustre ha in serbo una serie di avvenimenti molto importanti.
Liberty:
Primo fra tutti, il Liberty: essendo, infatti, stata intitolata la “Capitale del Liberty” nel 2017 (battendo città come Milano, Trieste, Viareggio e Varese) non poteva esimersi dall’organizzare una serie di eventi per far ammirare ai turisti i gioielli del Sommaruga presenti nel paese (dalle ville al Mausoleo, fino all’Asilo infantile).
Dal 21 al 31 luglio 2023, quindi, la Pro Loco locale (con la collaborazione e l’ausilio dell’Assessore al Turismo, Governo del Territorio e Commercio Bellini Lorenzo) organizzerà i seguenti eventi: innanzitutto, una mostra – presso la Ex Chiesetta di Nigrignano, in via Vittorio Veneto – nella quale verranno esposti una serie di abiti d’epoca al fine di illustrare la particolare moda di quell’epoca (fine XIX – inizio XX secolo).
La seconda mostra, invece, sarà allestita presso l’ex biblioteca comunale in piazza Freti, e renderà visibili al pubblico una serie di oggetti d’arredo quali statuine, vasi e suppellettili.
Sul lungolago Carlo Riva, dal pontile d’attracco del battello verso il complesso “Le Residenze sul porto”, sarà collocata un’esposizione fotografica sempre inerente il Liberty.
Sempre in quei giorni (dal 21 al 31 luglio, ricordiamo) verranno anche organizzate delle visite guidate presso le tre famose Ville del Sommaruga (Villa Surre, Villa Faccanoni e Villa Passeri, ndr). Infine, partendo da Sarnico, verrà organizzata una visita guidata presso il Casinò di San Pellegrino Terme, altro splendido esempio di Liberty.
Cantieri Riva:
Non potevano ovviamente mancare delle visite guidate presso i celeberrimi “Cantieri Riva”, che – pur non essendo connesse con lo stile Liberty – rimangono uno dei gioielli di Sarnico.
Concerti:
Si terranno, inoltre, in questi dieci giorni ben tre concerti serali di rilevante interesse: il primo si terrà presso i suddetti “Cantieri Riva”, il secondo in “Villa Faccanoni”, mentre il terzo andrà in scena in piazza Umberto I°.
Il tutto è stato pensato e immaginato dalla Pro Loco di Sarnico, guidata dal Presidente Demarchi, con la collaborazione del signor Sergio Radici e di Lorenzo Bellini.
Mediaset realizzerà due filmati:
La Pro loco di Sarnico ha inoltre ingaggiato una troupe di Mediaset, con il compito di realizzare due filmati: il primo di carattere prettamente pubblicitario (illustrativo degli eventi), mentre l’altro sarà un vero e proprio documentario (della durata di cinquanta minuti) relativo ai monumenti Liberty di Sarnico.
Per questa manifestazione, nell’ambito di “Bergamo e Brescia Capitale della cultura”, la Pro Loco ha ottenuto un finanziamento dalla Fondazione della Comunità Bergamasca (ex Cariplo) pari a 50mila euro. Grazie ad alcuni sponsor locali, poi, si è potuta raggiungere la considerevole cifra mancante, al fine di coprire interamente i costi.
Pochi giorni prima dell’inizio di queste manifestazioni, infine, termineranno i lavori di restauro (con conseguente inaugurazione da parte dell’Amministrazione comunale) del “Mausoleo Faccanoni” presso il camposanto locale. I lavori (di un importo pari a 250mila euro) sono stati coperti grazie ad un finanziamento a fondo perduto di Regione Lombardia.
Un restauro più che necessario, nonché atteso – da molti anni – da tutta la cittadinanza.
Senato: avviato il Comitato ristretto che lavorerà su 8 disegni di legge per avviare la riforma delle Province
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 29 marzo 2023 17.15
Giovedì 2 marzo 2023 si è riunito per la prima volta il Comitato ristretto della 1ª Commissione permanente Affari costituzionali, che ha il compito di snellire i lavori più complessi.
Come indicato anche sul sito del Senato, infatti, “Se una Commissione, nell'esaminare uno o più disegni di legge tecnicamente complessi, raggiunge un consenso politico di massima, può decidere, per agevolare i lavori, di costituire un Comitato ristretto: è un organismo interno alla Commissione, solitamente composto da un Senatore per Gruppo, al quale viene affidato il compito di approfondire l'argomento e redigere un testo, che poi sarà sottoposto alla Commissione plenaria”.
Riforma delle province:
Il cuore di questo provvedimento è la riforma delle province, della quale ne è relatrice la senatrice Daisy Pirovano: “Il nostro obiettivo è sistemare il “pasticcio” causato – ormai 9 anni fa – dalla legge Delrio”.
Detta legge (la n. 56/2014), infatti, ha dettato un'ampia riforma in materia di enti locali, prevedendo l'istituzione e la disciplina delle città metropolitane e la ridefinizione del sistema delle province, oltre ad una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di comuni.
“Doveva essere una legge transitoria, che – se fosse passato il referendum istituzionale del 4 dicembre 2016 – avrebbe portato alla “morte” delle province: non essendo quest’ultimo passato, invece, le province hanno sì continuato ad esistere, ma sono state rese monche, perché i dipendenti sono stati collocati da altre parti, sono stati stanziati sempre meno fondi, e le funzioni sono state ridotte al minimo storico. Questo, ovviamente, ha causato parecchi problemi nei territori, e - nonostante l’impegno degli amministratori eletti di secondo livello, a prescindere dal colore politico - è arrivato il momento di portare a termine questo lavoro” continua Pirovano.
L’obiettivo, quindi, non è tornare semplicemente alla situazione ante Delrio, ma “Vedere i problemi che ci sono stati in questi anni e cercare di sistemare tutto al meglio. E’ un lavoro molto complesso, ma l’impegno c’è, così come c’è la collaborazione con i Ministeri competenti (Interno e Affari costituzionali, ndr). Ci stiamo confrontando bene, sono arrivati ufficialmente 6 disegni di legge, tra cui il nostro (Lega, prima firma Romeo), quello di Fratelli d’Italia, quello di Forza Italia, ma anche alcuni delle minoranze. Arriveremo probabilmente a 8 disegni di legge, perché 2 sono in arrivo; quindi, è un bel lavoro di confronto su 8 disegni di legge”.
Dalla prossima settimana (lunedì 6 marzo, ndr) si entrerà nel merito dei vari disegni di legge: “Da una parte, la base sarà l’approvazione dell’elezione diretta del Presidente e del consiglio provinciale (ma anche del sindaco e del consiglio metropolitano), mentre - dall’altra – si discuterà in merito alle funzioni che dovranno avere le Province, nonché dei finanziamenti che potranno avere, perché devono poter lavorare contando su fondi certi. Da oggi si comincia sul serio ad affrontare la riforma delle province”.
Approvato il disegno di legge sui Comuni:
Mercoledì 1 marzo, invece, è stato approvato (all’unanimità) in Senato un disegno di legge a prima firma Pirovano, in merito all’abbassamento del quorum per le elezioni nei Comuni sotto i 15mila abitanti in caso di lista unica.
“E’ un provvedimento che stiamo cercando di portare a termine dalla scorsa legislatura, e che era già passata in Senato. Poi – causa lo scioglimento delle Camere - era rimasto in attesa di approvazione alla Camera dei Deputati”.
Grazie alla procedura abbreviata prevista dal nuovo Regolamento del Senato (secondo cui i disegni di legge già votati dal Senato nella scorsa legislatura hanno una corsia preferenziale, in modo che si eviti di perder tempo ricominciando l’iter) “ora l’abbiamo riproposto in Senato: grazie all’accordo unanime, in una settimana siamo riusciti a riproporlo e ad approvarlo definitivamente in Aula. Ora è in corso di votazione alla Camera”.
Cosa prevede:
Questo disegno prevede tre cose fondamentali: il primo è l'abbassamento del quorum al 40 per cento nel caso di lista unica nei comuni sotto i 15mila abitanti, il secondo prevede di reintrodurre la raccolta firme per potersi presentare alle elezioni comunali anche nei comuni sotto i mille abitanti, mentre il terzo prevede la richiesta al Ministero dell’Interno di informare al meglio i cittadini in tempo di elezioni, utilizzando gli strumenti informatici per avvisarli nel modo corretto, nonché la proposta di introduzione di una tessera elettorale elettronica.
Ma vediamoli uno per uno.
a) L’abbassamento del quorum:
Il primo, dicevamo, è l'abbassamento del quorum al 40 per cento nel caso di lista unica nei Comuni sotto i 15mila abitanti, con lo scomputo dei votanti AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) che non hanno votato: “Posto che ciò viene già approvato ogni anno (e vale già per le elezioni di marzo 2023), noi col Decreto “Milleproroghe” abbiamo richiesto che diventi legge, in modo che valga per sempre. Ciò è stato chiesto per due motivi: il primo riguarda il fatto che – in molti Comuni, soprattutto montani – la percentuale dei cittadini AIRE ha superato quella dei cittadini in loco, quindi raggiungere il quorum diventa sempre più difficile. Ricordiamo, infatti, che – anche se in un paese vi è una lista unica – bisogna andare a votare, perché (se non viene raggiunto il quorum) si passa al commissariamento. Sostanzialmente, chiediamo che i voti AIRE vengano presi in considerazione solo se effettivamente votano, escludendo quindi dal computo gli aventi diritto che non hanno votato, onde evitare di abbassare il quorum; questo è il grosso della prima parte del provvedimento. Inoltre, chiediamo che – nei Comuni sopra i 15mila abitanti – venga eliminato il ballottaggio nel momento in cui – uno dei candidati – raggiunga la soglia del 40 per cento dei voti”.
b) La raccolta firme per presentarsi alle elezioni anche in Comuni fino a mille abitanti:
La seconda parte invece è una proposta nuova, che non esiste ancora nel decreto: “Esatto, è quella di reintrodurre la raccolta firme per potersi presentare alle elezioni comunali anche nei comuni sotto i mille abitanti, che – ad oggi - non c’è. Ovviamente, l’obiettivo non è quello di introdurre più burocrazia, ma è quello di evitare la presentazione di liste “farlocche””.
Molto spesso, infatti, nei Comuni sotto i mille abitanti (proprio per il fatto che non si debba raccogliere neppure una firma) si presentano liste formate da persone non residenti (che, di conseguenza, non avendo nessun legame con il paese, non lo vivono con la stessa intensità dei residenti), oppure si presentano persone solo per interesse, come – ad esempio - ottenere permessi retribuiti (anche solo facendo il consigliere, infatti, una persona può richiedere tali permessi).
In realtà, tale proposta era stata già pensata nella scorsa legislatura: “Esatto, per tutti i comuni sotto i mille abitanti erano state stabilite tre fasce. Per la fascia più bassa (da 1 a 500 abitanti) si era stabilito un minimo di cinque firme fino a un massimo di dieci; nella fascia intermedia (da 501 a 750) si chiedeva – se non erro – un minimo di 10 firme fino a un massimo di venti, mentre nell’ultima fascia (da 751 a 1.000) un minimo di quindi firme ed un massimo di trenta. Quindi sono veramente poche: come detto, infatti, a noi interessa che i candidati siano conosciuti dalla cittadinanza, al fine di poter fare l’interesse del paese. Abbiamo voluto dare un occhio di riguardo ai piccoli comuni, che - spesso - vengono poco considerati. Ovviamente, ciò non è una soluzione a tutti i loro problemi, ma è già un primo tentativo per fare in modo che la buona politica sia presente su tutto il territorio nazionale, perché anche i piccoli comuni vanno messi in condizione di lavorare in modo sereno”.
Questo è in sintesi il provvedimento di ieri, che ora è alla Camera, in attesa di essere votato: “Essendo stato discusso a inizio legislatura, ci auguriamo che venga approvato in tempi rapidi”.
c) la proposta di inserire una tessera elettorale elettronica:
Terzo e ultimo punto, infine, riguarda sia un’informazione puntuale e tempestiva ai cittadini durante i periodi elettorali, sia l’introduzione di una tessera elettorale elettronica: “Abbiamo chiesto al Ministero dell’Interno la possibilità di utilizzare strumenti informatici al fine di far venire a conoscenza di tutti i cittadini date, tempistiche e modalità di voto. E’ vero che tali informazioni sono presenti sui quotidiani e in televisione, ma è pur vero che – chi non utilizza tali strumenti – è spesso tagliato fuori. Per questo motivo, chiediamo che vengano utilizzate mail, messaggi, oppure – ad esempio - l’App Io (questo poi lo deciderà il Ministero dell’Interno) per fare in modo che tutti conoscano le modalità di voto. La scorsa settimana, inoltre, abbiamo depositato come gruppo Lega un disegno di legge in cui chiediamo di cominciare a ragionare seriamente sulla possibile introduzione di una tessera elettorale elettronica (che potrebbe essere anche la semplice carta d’identità elettronica già esistente), in modo che si possa votare più agevolmente, senza doversi recare in Comune in caso di completamento o di smarrimento della tessera elettorale tuttora in vigore. Ovviamente, ci sarebbe un periodo transitorio (in cui si potrebbe votare con una modalità piuttosto che con l’altra) per dare modo a tutti di abituarsi, e si potrebbe lasciare la carta attuale ad uso delle persone più anziane. Tuttavia, crediamo che questo snellirebbe ancora di più la burocrazia”.
La tutela dei minori:
Come dicevamo, il Senato è partito con una marcia in più. Sempre mercoledì 1 marzo, infatti, si sono svolte le audizioni in Commissione circa un altro disegno di legge della Lega (di cui Pirovano è relatrice) in merito al problema del costo delle rette dei minori affidati a case famiglia e affini: “Questi costi sono sostenuti in gran parte dai comuni, e gravano sempre di più sul loro bilancio. Con il nostro disegno di legge, di cui la prima firmataria è Erica Stefani, chiediamo che lo Stato trovi dei fondi per alleviare - almeno in parte – l’onere dei comuni. Inoltre, chiediamo anche una rendicontazione alle case famiglia sulle modalità con cui vengono investiti questi fondi”.
La situazione, infatti, non è uguale in tutto il territorio italiano:
“Sì, i costi sono diversi, così come i servizi offerti da queste case famiglia. Quindi, non c’è solo il problema economico, ma soprattutto la preoccupazione per questi minori, che devono essere rieducati nel migliore dei modi, rispettando i loro diritti fondamentali, e facendo in modo che vengano cresciuti in modo adeguato”.
MIGLIORARE LA VITA DI PERSONE CON MALATTIE RARE
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 30 marzo 2023 18.28
Si stimano più di ottomila malattie rare, che colpiscono circa una persona ogni duemila abitanti.
Come specificato dal progetto “Scienza partecipata” (coordinato dal Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità, e finanziato dal Ministero della Salute nell’ambito di un Accordo di collaborazione), “l’obiettivo è contribuire tutti insieme a migliorare la vita delle persone e delle loro famiglie, attraverso la proposta e la condivisione di idee, esperienze e strumenti. L’iniziativa intende far emergere e condividere idee operative, soluzioni, tecnologie, servizi e strategie per affrontare piccole e grandi difficoltà e sfide di ogni giorno”.
Il progetto (rivolto a cittadine e cittadini, scuole, associazioni, ricercatrici e ricercatori, istituzioni) non solo vuole promuovere il dialogo e il confronto fra cittadini, ricercatori e istituzioni, ma anche sensibilizzare sul tema delle malattie rare attraverso diversi linguaggi e strumenti.
Ogni partecipante può inviare uno o più contributi specificando l’area tematica di riferimento (Autonomia / Strategie per provvedere a necessità quotidiane; Mobilità (es. strumenti o strategie per facilitare i movimenti e le attività fisiche); comunicazione (es. utilizzo alternativo di ausili informatici, app); abilità cognitive (es. metodi formativi alternativi, soluzioni innovative per l’apprendimento); sport/tempo libero; gestione delle emozioni (es. gestione dello stress, dell’ansia, dell’aggressività); strategie di inclusione sociale, scolastica e lavorativa). La partecipazione è libera e gratuita ed è aperta a tutte le persone interessate, senza limiti di età.
Il 5 per cento della popolazione mondiale è affetto da malattie rare (solamente in Italia sono circa 2milioni le persone colpite da queste).
Per ulteriori informazioni, si può consultare il bando - e scaricare il modulo di adesione - collegandosi all’indirizzo internet https://www.scienzapartecipata.it/partecipa/.
Presentatata la moneta celebrativa di Bergamo-Brescia
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 29 marzo 2023 17.41
Venerdì 3 marzo presso Palazzo Frizzoni di Bergamo è stata presentata la moneta celebrativa dedicata a “Bergamo e Brescia Capitale della cultura”.
La moneta in rame, dal valore nominale di 5 euro, si presenta in versione Fior di Conio ed è la prima moneta della Collezione Numismatica della Repubblica italiana 2023, emessa lunedì 20 febbraio dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e coniata dalla Zecca italiana. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Giorgio Gori, l’assessore alla Cultura di Bergamo Nadia Ghisalberti, l’assessore Federico Manzoni in rappresentanza del Comune di Brescia, Francesca Reich (amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato) e l’onorevole bergamasco Devis Dori.
Realizzata dall'artista incisore Uliana Pernazza e prodotta nelle Officine della Zecca dello Stato, l’opera raffigura i principali monumenti dei due capoluoghi lombardi.
Cosa vi è raffigurato:
Più precisamente, sul dritto della moneta, nella sezione superiore, sono rappresentati gli edifici storici della città di Bergamo, ovvero la Torre del Galgario, il Battistero del Duomo, Porta San Giacomo e il Palazzo della Ragione; al centro, invece, una serie di edifici storici della città di Brescia: il Castello, denominato il "Falcone d'Italia", il Palazzo della Loggia e il "Capitolium".
Nella sezione inferiore, a sinistra, c’è un motivo decorativo ripreso da un mosaico pavimentato delle Domus dell'Ortaglia dell'antica "Brixia", area archeologica che conserva le tracce più remote di Brescia; a destra, si nota il particolare di un capitello del Palazzo della Ragione. In basso, a sinistra, si può leggere la firma dell'autore, "U. PERNAZZA", mentre ad arco, rispettivamente in alto e in basso, la scritta "REPUBBLICA ITALIANA".
Sul rovescio, a sinistra, è raffigurato un particolare della "Vittoria Alata" (statua in bronzo simbolo della città) conservata nel Capitolium di Brescia; in alto spicca un motivo decorativo a mosaico, ripreso da un pavimento delle Domus dell’Ortaglia; a destra, sono raffigurate due oche e motivo floreale tratti da un capitello del Palazzo della Ragione. Al centro si nota un particolare del Protiro Settentrionale della Basilica di Santa Maggiore di Bergamo, mentre ad arco (rispettivamente in alto e in basso) campeggiano le scritte "BERGAMO e BRESCIA" e "CAPITALI ITALIANE DELLA CULTURA 2023". A sinistra è incisa la "R", identificativo della Zecca di Roma, mentre a destra, in basso, il valore "5 EURO".
Dei 4mila pezzi coniati, 2mila sono stati messi in vendita sul sito web dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Cento esemplari a testa sono stati invece riservati a Bergamo e Brescia, che hanno dedicato loro due giornate (rispettivamente, venerdì 3 marzo a Bergamo al Quadriportico del Sentierone e sabato 4 marzo a Brescia dalle 10.30 alle 16, nel porticato di Palazzo della Loggia). Il prezzo di acquisto è di 45euro.
Il punto delle opere a Sarnico
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 29 marzo 2023 17.41
Sarnico è in continuo movimento. Al momento, infatti, sono partiti (ed altri partiranno a breve) 4 opere molto importanti.
La riqualificazione delle Torri medievali:
Primo tra tutti, la “sistemazione” delle due Torrette medievali in Contrada (la Torretta Civica in via Buelli - risalente al XII Secolo – e la Torre dell'Orologio - sempre del XII secolo, appartenente al castello demolito nel 1521 - in Piazzetta San Paolo). Come già anticipato nel numero di ottobre di “vItaly News”, l’ammontare di tali lavori è di circa 500 mila euro, interamente finanziati da Regione Lombardia a fondo perduto.
La scogliera naturale a fronte lago:
Altro grande progetto - partito da poco – riguarda la messa in sicurezza della passeggiata Aviatori d’Italia, di fronte alle “Residenze sul Porto”: “E’ un lavoro che andava fatto, perché abbiamo notato che – nel tempo – si stavano erodendo dei tratti di costa. Secondo i calcoli, se non fossimo partiti ora, nel giro di una decina d’anni gran parte di quel tratto sarebbe stato intaccato. Abbiamo quindi deciso di mettere in sicurezza subito la zona” conferma il sindaco Giorgio Bertazzoli.
La sistemazione di questa scogliera naturale – creata utilizzando massi di pietra di circa trecento metri di lunghezza – prevede un investimento di oltre 200mila euro: “Il 25 per cento di questi fondi (50mila euro) li abbiamo stanziati noi, altri 50mila euro (ovvero, un altro 25 per cento) proviene da fondi del Bim, mentre il restante 50 per cento (100mila euro) è cofinanziato da Regione Lombardia. E’ un lavoro importante, che ci consentirà di mettere in sicurezza le nostre spiagge, così come stiamo già facendo per le nostre montagne, installando le reti paramassi” continua Bertazzoli.
La “ciclovia del Liberty”:
Tra brevissimo, inoltre, cominceranno i lavori per
creare un nuovo tratto della pista ciclopedonale. Il suddetto partirà da via Foppe (dove si trova la rotonda “Riva”) ed attraverserà tutta la parte est di via Vittorio Veneto, giungendo fino al “Consorzio Gestione Associata Dei Laghi D'Iseo Endine E Moro” (via Vittorio Veneto 76, ndr):
“Quest’opera è legata al progetto denominato
“ciclovia del Liberty”, che è un percorso culturale che collega tra loro i vari tratti di pista ciclopedonale, creando un anello ipotetico per permettere di visitare in bicicletta le varie ville Liberty presenti sul nostro territorio”.
Si potranno ammirare, quindi, Villa Passeri (sul lungolago), passando per villa Faccanoni, giungendo fino a villa Surre (sulla strada per Predore) completamente in sicurezza. Una volta terminato quest’ultimo tratto, la pista sarà completa.
Sempre legato a questo progetto, vi è poi il restauro del Mausoleo Faccanoni presso il cimitero di Sarnico. Anch’esso opera Liberty (creato nel 1907 dall’architetto Giuseppe Sommaruga), sarà a sua volta collegato a questa pista: “E’ un progetto a cui teniamo molto, perché si tratta di un’opera molto importante. Per la realizzazione di questi progetti, abbiamo ottenuto un finanziamento di circa 500mila euro a fondo perduto da Regione Lombardia; i lavori partiranno tra brevissimo, e termineranno prima dell’inizio della stagione estiva. Prima della fine dell’estate, poi, partirà un altro tratto di pista ciclopedonale in Corso Europa, che andrà a chiudere questo anello che collegherà il lungolago a Corso Europa”.
Lo spostamento del mercato ed i lavori in Piazza XX Settembre:
Entro fine marzo dovrebbero terminare anche i lavori relativi all’ultimo lotto di Piazza Stoppani: “Esatto, dovrebbero consegnarcela a breve”.
In seguito, si procederà con lo spostamento del mercato (dall’attuale Piazza XX Settembre a via Monte Grappa): “Ci siamo già incontrati più volte con i sindacati in merito allo spostamento del mercato; ora organizzeremo delle riunioni in cui saranno presenti tutti i mercatari; successivamente, calendarizzeremo dei pomeriggi nei quali fare delle prove generali per valutare come piazzare i vari banchetti. Per quanto riguarda la data, dipende se partiranno prima i lavori di rifacimento Piazza XX Settembre oppure il rifacimento della Contrada; nel caso in cui i lavori in Piazza dovessero partire a settembre 2023 (e quelli della contrada a gennaio 2024), può darsi che già a giugno (prima dell’inizio dell’estate) possa essere spostato il mercato. Si tratta di quattro lavori in contemporanea del valore di circa 4milioni di euro, ripartiti tra il nostro Comune, Regione Lombardia e altri Enti quali il Bim. Siamo uno dei pochi paesi che continua a viaggiare sempre ad alto binario, nonostante le difficoltà riscontrate negli ultimi anni” conclude Bertazzoli.
Dall'A.S. 2023/24 partirà l'esperimento della settimana corta a Sarnico
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 29 marzo 2023 18.12
A partire dall’A.S. 2023/24, la Scuola primaria di Sarnico sperimenterà la settimana breve.
Per il momento, ad usufruirne saranno gli alunni delle classi prima e seconda, come confermato dall’ Assessore alla Famiglia e all'Istruzione Paola Plebani: “E’ una sperimentazione voluta e sollecitata anche dai genitori. Siamo sempre venuti incontro alle esigenze delle famiglie e della scuola. In pratica, i bambini delle classi prima e seconda andranno a scuola da lunedì a venerdì, integrando – dal lunedì al giovedì – i pomeriggi, non andando quindi a scuola il sabato”.
Come detto, per il momento la settimana breve sarà ad appannaggio degli alunni delle suddette classi per l’A.S. 2023/24, ma l’idea è quella di renderla fissa nel giro di 3-4 anni: “Esatto, nel giro di pochi anni tutte le classi elementari dovrebbero usufruire della settimana corta. Al momento, il doposcuola è garantito; da settembre, contiamo di estenderlo anche al venerdì solo per i bambini di queste classi (per le altre - vista la scarsa adesione - pensiamo di non riproporlo). In questo modo, con un servizio a pagamento, le famiglie potranno usufruire di un servizio che copre tutti i giorni scolastici” continua Plebani.
Di conseguenza, verranno implementati i servizi mensa e pulmino scolastico: “Apriremo la mensa anche nei giorni di martedì e giovedì, inoltre saranno potenziate le corse del pulmino scolastico per fare in modo che il servizio sia ottimale” conclude Plebani.
di Roberto Vitali
Pubblicato il: 23 marzo 2023 19.15
Sabato 15 aprile alle ore 17, presso lo studio fotografico Marzia De Tavonatti (in via Albricci 16, a Sarnico) verrà inaugurata la prima personale fotografica “Ananke – Agir nel fato”, di Miriana Sala.
Una passione che nasce nel 2017, quando Miriana si spostava a Siena durante le manifestazioni, quali il famoso Palio: “La passione nei confronti di Siena e della sua manifestazione è nata nel 2017, per merito del maestro di fotografia Giorgio Fossati, che ha avuto la sensibilità di capire la mia necessità di sentirmi coinvolta in un contesto che mi desse un senso di appartenenza, nel quale potessi poi riconoscere la verità, il sogno, l’ostinazione, il talento e la competitività che vado cercando nelle persone e nelle situazioni che vivo”.
Le sue opere sono pregne di una dimensione spirituale ed emotiva: “Esatto, mi piace definire così la mia cronaca, tanto da richiamarla anche nel titolo (Ananke, infatti, nella religione greca antica è la dea del destino, della necessità inalterabile e del fato, ndr). Ho voluto creare un rimando alla mitologia perché lo ritengo sempre attuale, ed in linea con le gesta degli uomini e dei cavalli, per i quali il sacrificio e la gloria sono conditio sine qua non. Porto, quindi, lo spaccato che ho vissuto, goduto, sofferto e amato con la sacralità di dinamiche che ritengo siano universali, e nelle quali spero si possano tutti identificare” continua Sala.
L’intenzione non è semplicemente quella di far conoscere ai bergamaschi uno spaccato del mondo relativo al Palio, ma anche di far capire la relazione tra esso e alcuni temi universali (intrinseci all’uomo) quali l’anima, il sogno, il desiderio di rivalsa verso una certa situazione, nonché alla competitività esistente nel mondo del lavoro: “Nasce dall’intenzione di portare qui a Bergamo uno spaccato di vissuto che riguarda uno sport che va a coinvolgere le persone native di certe città in cui si svolge il Palio, rappresentando tutte le dinamiche, le sfaccettature delle loro esperienze di vita, che qui è poco vissuto. Per questo è nata l’idea di questa mostra”.
L’amicizia con Marzia De Tavonatti risale a tempo fa: “Marzia è un’artista che conosco e seguo da diverso tempo, e sono stata felice di ammirare i suoi lavori creati nel corso della sua carriera artistica e fotografica. Tra di noi c'è un grandissimo rapporto di stima, ed è grazie ai suoi sproni se, finalmente, mi sono decisa ad esporre nella bergamasca, soprattutto nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono Capitale italiana della Cultura. Anche per questo motivo, i testi esplicativi della mostra sono tradotti in inglese, per permettere ai turisti stranieri di poterla capire, ed entrare in connessione con essa”.
Doverosi i ringraziamenti finali: “Desidero ringraziare il Presidente del Consorzio per la Tutela del Palio di Siena (Antonio Carapelli) per il tempo investito nel visionare il materiale, per l'umanità e la sensibilità al progetto; il Comune di Sarnico per aver patrocinato l’evento, e Marzia De Tavonatti, per averci creduto prima di me”.
Oltre all’inaugurazione, sarà possibile visitare la mostra sabato 22 e Domenica 23 aprile a partire dalle ore 17.
Pubblico di seguito la lettera aperta ai Comuni della mia amica e collega Maria Di Pietro in merito al suo bel progetto "La Transumanza Letteraria della Bergamasca 2023".
Cos'è la Transumanza letteraria? "È un movimento di genti, di cultura, di colture, allevamenti, realtà commerciali ed artigianali che si muoverà lungo tutto il territorio bergamasco".
Lettera aperta ai comuni della provincia di Bergamo
Vengo in pace, veniamo gratuitamente
Buongiorno,
sono Maria Di Pietro ideatrice di Pagine Bergamasche e della Transumanza Letteraria della Bergamasca.
Spero abbiate ricevuto il Diario della Transumanza Letteraria della Bergamasca 2022 che vi ho lasciato nella cassetta postale.
Vi scrivo perché desidererei organizzare nel Vostro comune una tappa della Transumanza Letteraria della Bergamasca 2023.
La mia iniziativa arriva nei comuni gratuitamente e chiede solo la possibilità di organizzare, con la collaborazione del comune e, laddove volessero, con le associazioni culturali locali, in uno spazio comunale la presentazione di una autrice o di un autore bergamasco e magari di offrire agli affezionati seguaci di questa iniziativa un racconto o una visita gratuita del Vostro patrimonio paesaggistico ed artistico.
Ringrazio per il gentile riscontro e resto in attesa di essere da Voi ricontattata.
Grazie
Maria Di Pietro
Pagine Bergamasche
Nel caso qualche Comune fosse interessato, può contattare Maria tramite i suoi canali social.
In data 25 febbraio è stato pubblicato sul sito del comune di Vigolo (https://www.comune.vigolo.bg.it/) il bando di gara per la concessione in gestione del Rifugio Gombo Alto.
“Stiamo cercando un gestore che riapra questo meraviglioso rifugio. I lavori più importanti (quali l’antincendio) sono stati portati a termine da noi, quindi chi entra dovrà solamente effettuare alcuni piccoli lavori e comprare l’attrezzatura” conferma il sindaco Gabriele Gori.
Il bando scadrà il 28 aprile 2023: “Esatto, chi vorrà potrà presentare la propria proposta. L’unica spesa (a parte qualche piccola miglioria che eventualmente si vorrà fare) consiste nel canone annuo di mille e duecento euro all’anno. La durata è compresa tra i 10 e i 18 anni, a seconda del tipo di progetto che verrà approvato”.
Di proprietà comunale, in questo rifugio si sono svolte parecchie manifestazioni: “Qui si sono sempre organizzati raduni degli Alpini. Sarebbe un rifugio aperto a tutti, con la possibilità di cucinare. Una volta stabilita l’offerta migliore, partirà la concessione. Ripeto, è un bellissimo posto, tra i simboli della nostra valle. Inoltre, è facile da raggiungere, perché – partendo dal centro di Vigolo – occorre solamente 1 ora e mezza per raggiungerlo a piedi, mentre – partendo dal Colle delle Didine - in 40 minuti si è già lì, senza contare che il percorso è molto pianeggiante, adatto a tutti”.
Per ulteriori informazioni, si può raggiungere il sito https://www.comune.vigolo.bg.it/it/news/bando-di-gara-per-la-locazione-dell-immobile-ristorante-bratta-2023, sul quale vi è la possibilità di legge il bando e lo schema del contratto di concessione, e collegarsi al sito https://www.subito.it/uffici-locali-commerciali/rifugio-gombo-alto-bergamo-479612212.htm, sul quale si possono vedere le foto.
Buonasera, riparte con la sessione primaverile la Transumanza della bergamasca 2023.
Con un tuffo nell'Isola per riscoprire il territorio della provincia bergamasca, i suoi autori, le sue storie e tutto il bello che abbiamo.
Due tappe che insisteranno sul racconto come collante della società, come strumento di divertimento e pedagogico, come scuola di vita e locomotiva di futuro.
Si apre la stagione della rinascita con un gemellaggio che invece parlerà di morte, ma morte fantastica.
A Filago, località in cui si erge il castello di Marne con la sua leggenda sul cavaliere-scheletro, quale occasione migliore per ospitare gli amici del Circolo del Baradello di Clusone e i loro studi su La danza macabra e tutto il ciclo di affreschi e leggende sulla morte di Clusone?
Un’occasione per ritornare ai racconti del camino mettendo in connessione due località bergamasche.
Opposti geograficamente est-ovest Filago e Clusone sono due luoghi che hanno in comune più di quanto non si immagini.
A Suisio ho scoperto che fino nel 1960 il comune aderì al Consorzio dell'acquedotto dell'Isola e poté così usufruire di acqua in abbondanza. Scomparvero in questo modo le lunghe file di secchi in attesa alla fontana dell'acquedotto della signora Faustina Foglieni. La storia di questa donna che amministrava e distribuiva l'acqua mi ha suggerito di invitare un’altra Signora dell'acqua che ha dedicato la sua vita a distribuire storie e insegnamenti. Ospiteremo a Suisio la ex professoressa e dirigente scolastica Cristina Bettoni di Tavernola coi suoi racconti Sebini.
Acqua del Serio di Clusone e del Brembo di Filago, acqua della signora Foglieni di Suisio e del Lago di Iseo di Tavernola. Parole che come acqua sgorgheranno tra i racconti di questi due pomeriggi Bergamasche.
Segnatevi le date e non perdetevi i racconti di Pagine Bergamasche e della Transumanza Letteraria della bergamasca 2023.
Gianstefano Foresti, di Predore, ha da poco pubblicato il suo primo libro “Il primo uccisore”.
La tranquillità di un piccolo paese della provincia bresciana viene stravolta da un omicidio inquietante e morboso, l'ultimo di una serie.
Ed è quando l'Interpol si presenta alla porta del distretto di Polizia per reclamare informazioni su quel delitto, che l'ispettore capo Filippo Santacroce viene catapultato in una storia via via più tortuosa.
Si tratta davvero di un killer seriale? L’unica certezza è che l'autore delle macabre opere comunica attraverso rompicapi e tatuaggi.
Che anche lui si stia nascondendo da qualcuno? E soprattutto, perché vuole proteggere gli investigatori?
Santacroce si troverà quindi proiettato in una storia al di là del tempo e dell'immaginario, il frutto di una programmazione ben precisa iniziata molto tempo prima.
Le indagini apriranno squarci su una realtà terribile, una verità paradossale e inverosimile in cui la morte di povere donne è solo il mezzo per arrivare a qualcosa di molto più complesso.
Per risolvere il caso, Santacroce non solo dovrà fare i conti con l'orrore, ma si troverà costretto a indagare su sé stesso, sul suo passato e sulle insicurezze che lo attanagliano.
E se questo fosse solo l'inizio?
Sarnico è in continuo movimento. Al momento, infatti, sono partiti (ed altri partiranno a breve) 4 opere molto importanti.
La riqualificazione delle Torri medievali:
Primo tra tutti, la “sistemazione” delle due Torrette medievali in Contrada (la Torretta Civica in via Buelli - risalente al XII Secolo – e la Torre dell'Orologio - sempre del XII secolo, appartenente al castello demolito nel 1521 - in Piazzetta San Paolo). Come già anticipato nel numero di ottobre di “vItaly News”, l’ammontare di tali lavori è di circa 500 mila euro, interamente finanziati da Regione Lombardia a fondo perduto.
La scogliera naturale a fronte lago:
Altro grande progetto - partito da poco – riguarda la messa in sicurezza della passeggiata Aviatori d’Italia, di fronte alle “Residenze sul Porto”: “E’ un lavoro che andava fatto, perché abbiamo notato che – nel tempo – si stavano erodendo dei tratti di costa. Secondo i calcoli, se non fossimo partiti ora, nel giro di una decina d’anni gran parte di quel tratto sarebbe stato intaccato. Abbiamo quindi deciso di mettere in sicurezza subito la zona” conferma il sindaco Giorgio Bertazzoli.
La sistemazione di questa scogliera naturale – creata utilizzando massi di pietra di circa trecento metri di lunghezza – prevede un investimento di oltre 200mila euro: “Il 25 per cento di questi fondi (50mila euro) li abbiamo stanziati noi, altri 50mila euro (ovvero, un altro 25 per cento) proviene da fondi del Bim, mentre il restante 50 per cento (100mila euro) è cofinanziato da Regione Lombardia. E’ un lavoro importante, che ci consentirà di mettere in sicurezza le nostre spiagge, così come stiamo già facendo per le nostre montagne, installando le reti paramassi” continua Bertazzoli.
La “ciclovia del Liberty”:
Tra brevissimo, inoltre, cominceranno i lavori per creare un nuovo tratto della pista ciclopedonale. Il suddetto partirà da via Foppe (dove si trova la rotonda “Riva”) ed attraverserà tutta la parte est di via Vittorio Veneto, giungendo fino al “Consorzio Gestione Associata Dei Laghi D'Iseo Endine E Moro” (via Vittorio Veneto 76, ndr): “Quest’opera è legata al progetto denominato “ciclovia del Liberty”, che è un percorso culturale che collega tra loro i vari tratti di pista ciclopedonale, creando un anello ipotetico per permettere di visitare in bicicletta le varie ville Liberty presenti sul nostro territorio”.
Si potranno ammirare, quindi, Villa Passeri (sul lungolago), passando per villa Faccanoni, giungendo fino a villa Surre (sulla strada per Predore) completamente in sicurezza. Una volta terminato quest’ultimo tratto, la pista sarà completa.
Sempre legato a questo progetto, vi è poi il restauro del Mausoleo Faccanoni presso il cimitero di Sarnico. Anch’esso opera Liberty (creato nel 1907 dall’architetto Giuseppe Sommaruga), sarà a sua volta collegato a questa pista: “E’ un progetto a cui teniamo molto, perché si tratta di un’opera molto importante. Per la realizzazione di questi progetti, abbiamo ottenuto un finanziamento di circa 500mila euro a fondo perduto da Regione Lombardia; i lavori partiranno tra brevissimo, e termineranno prima dell’inizio della stagione estiva. Prima della fine dell’estate, poi, partirà un altro tratto di pista ciclopedonale in Corso Europa, che andrà a chiudere questo anello che collegherà il lungolago a Corso Europa”.
Lo spostamento del mercato ed i lavori in Piazza XX Settembre:
Entro fine marzo dovrebbero terminare anche i lavori relativi all’ultimo lotto di Piazza Stoppani: “Esatto, dovrebbero consegnarcela a breve”.
In seguito, si procederà con lo spostamento del mercato (dall’attuale Piazza XX Settembre a via Monte Grappa): “Ci siamo già incontrati più volte con i sindacati in merito allo spostamento del mercato; ora organizzeremo delle riunioni in cui saranno presenti tutti i mercatari; successivamente, calendarizzeremo dei pomeriggi nei quali fare delle prove generali per valutare come piazzare i vari banchetti. Per quanto riguarda la data, dipende se partiranno prima i lavori di rifacimento Piazza XX Settembre oppure il rifacimento della Contrada; nel caso in cui i lavori in Piazza dovessero partire a settembre 2023 (e quelli della contrada a gennaio 2024), può darsi che già a giugno (prima dell’inizio dell’estate) possa essere spostato il mercato. Si tratta di quattro lavori in contemporanea del valore di circa 4milioni di euro, ripartiti tra il nostro Comune, Regione Lombardia e altri Enti quali il Bim. Siamo uno dei pochi paesi che continua a viaggiare sempre ad alto binario, nonostante le difficoltà riscontrate negli ultimi anni” conclude Bertazzoli.
Domenica 19 marzo 2023, in occasione della Festa del Papà, viene riproposta l'iniziativa “Riscaldiamo il cuore della nostra comunità”.
Sarà possibile prenotare il proprio pranzo, avendo tre soluzioni:
1) pranzo nei quartieri
2) pranzo in famiglia
3) pranzo all'oratorio.
Il menù comprende la scelta tra due primi piatti, due secondi, contorno e dolce.
Termine delle prenotazioni:
Si accettano le prenotazioni entro e non oltre lunedì 13 marzo ore 20:00.
Come prenotare:
E’ possibile prenotare presso la pagina Facebook “Circolo ACLI Basso Sebino”, oppure inviando una prenotazione (via Whatsapp) al referente Sergio Belussi (cell. 349 7771848), indicando nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico, menù, numero prenotazioni e scelta della soluzione. Nel caso dell'opzione “pranzo di quartiere” sarà necessario indicare un referente specifico che prenoterà per tutti.
Entro le ore 12:00 verrà consegnato a casa il cestino menù, provvedendo al contemporaneo saldo della quota.
Il costo del pasto a domicilio è 13 € a pasto.
Il costo del pranzo in Oratorio è 15 € e comprende acqua, vino e pane.
Il ricavato servirà per coprire le numerose richieste di vera povertà che ogni giorno il Centro di Primo Ascolto raccoglie e che cerca di soddisfare per quanto possibile.
Parte del ricavato contribuirà anche alle spese che la parrocchia deve sostenere per sistemare l'impianto di riscaldamento generale e riscaldare, di conseguenza tutte le strutture parrocchiali.
Pubblico questa comunicazione inviatami dal Gruppo "Volontari digitali" di Bergamo.
Si tratta di un appuntamento nel quale si imparerà a conoscere e utilizzare i dispositivi e le applicazioni con focus sui servizi al cittadino.
"L'iniziativa è organizzata e sostenuta da Vivere Longuelo, ed è diretta principalmente ai residenti di quartiere, ma qualche posto libero dovrebbe esserci" conferma il Gruppo.
Quindi, se volete partecipare (o conoscete persone che potrebbero essere interessate), potete contattare il sig. Gianluca al numero 333-507.4472
Molto si è detto (e letto) in questi giorni in merito al ritiro delle deleghe a Marcella Brignoli. Non mi soffermerò quindi su ciò, anche perché – da entrambe le parti – mi è stato chiesto di glissare su quanto accaduto in Giunta. Trovo comunque giusto dare loro uno spazio per poter chiarire le proprie posizioni in merito.
Facciamo un passo indietro: era sabato 18 febbraio 2023 quando la Brignoli riceve comunicazione (da parte del sindaco di Villongo Francesco Micheli) del ritiro delle deleghe a lei affidate, quale Assessore al Commercio, Tributi, Turismo e Lavoro.
Durante il Consiglio comunale tenutosi lunedì 6 marzo 2023, Brignoli ha esposto le sue motivazioni, dicendo (cito) “ho sempre lavorato a testa bassa, cercando di fare del mio meglio, a volte sollevando eccezioni su spese che mi parevano ingiustificate ed esose… omissis… Prendo atto della sua legittima, solo dal punto di vista formale, decisione, riaffermando che sono pronta a combattere per coloro che hanno fiducia in me”. Questo è un piccolo estratto del discorso.
Ma vediamo ora i punti di vista di Brignoli e Micheli.
Brignoli:
“Non riesco ancora a capire perché il sindaco abbia deciso di togliermi le deleghe, perché credo (anzi, sono sicura) di aver lavorato bene per il mio paese, nell’interesse dei cittadini. Probabilmente già all’inizio lui era restio a darmi le suddette, infatti quando ci siamo incontrati a luglio mi disse che non me le avrebbe date. Forse perché sa che sono una donna che arriva fino in fondo alle cose… Non dimentichiamoci, però, che l’ho aiutato a conquistare tanti voti” dice Brignoli.
“Partiamo dall’inizio: tu sei entrata nella coalizione di centrodestra con Fratelli d’Italia. Nonostante fossi stata eletta, dici che non voleva darti le deleghe già dall’inizio, quindi ti sei rivolta al Provinciale di FdI e – in seguito - ti hanno dato le deleghe. Ho capito bene”?
“Sì, lui aveva proposto di dare le deleghe a un Assessore esterno di Fratelli d'Italia, quindi penso che già dall’inizio avesse deciso. Poi, la persona deputata ha rifiutato, e quindi le ha consegnate a me. Io comunque ero in Comune tutti i giorni, mi sono spesa tanto per i cittadini. Il fatto che ora il sindaco mi dica che vuole togliermi le deleghe (perché è venuto meno il rapporto di fiducia) secondo me, è una gran cavolata”.
“Quindi, secondo te, è solo una scusa”?
“Sì, secondo me ha trovato la scusante buona, solo che chi ci mette la faccia è lui, perché avrebbe dovuto convocarmi in privato, non mandarmi la notifica a casa tramite un agente di polizia”.
“Ma come sono stati i rapporti secondo te in questi primi otto mesi di mandato? Anche perché tu, comunque, avevi già realizzato parecchie serate (quella del 17 ottobre per creare l’Associazione commercianti di Villongo, quella dell’8 dicembre, nella quale si è esibito il coro gospel “S. Antonio David's Singers”, quella del 17 dicembre, durante la quale si è inaugurata la mostra “Atmosphere” di Ivo Stazio…)”…
“Avevo tanti progetti in mente, e alcuni sono riuscita a realizzarli. Tuttavia, ogni volta che portavo alla sua attenzione un progetto nuovo lui me lo bocciava, oppure mi diceva che avrei dovuto parlarne con il Consiglio. Venivano quindi accantonati, salvo poi rendermi conto che altri Assessori li portavano avanti. In pratica, io imbastivo e gli altri si prendevano i meriti. Quindi, non credo al fatto che io non abbia lavorato bene in questi mesi. Anzi, la gente che incontro si complimenta del lavoro che ho svolto… Mi spiace solo di aver “mentito” ai cittadini, quando - in campagna elettorale - io e il sindaco Micheli ci presentavamo agli elettori, e lui diceva “sei la mia forza””.
“Ora rimani come consigliere. Ti sei interfacciata con il Provinciale di FdI, mi dicevi”…
“Purtroppo da Fratelli d'Italia (nonostante abbia cercato di contattarli) non ho ricevuto alcun supporto a livello provinciale, ma nemmeno da Sarnico, paese nel quale c’è un referente di FdI, Renato Santin, che in consiglio comunale mi ha detto (cito) “Fratelli d’Italia è qui, tu non puoi prendere decisioni senza prima parlarne con me”. Al che gli risposi: “Quando ho avuto bisogno, Fratelli d'Italia non c'è mai stata, quindi adesso la situazione me la gestisco io”. Io sono qui come rappresentante (unica eletta) di Fratelli d'Italia”.
Micheli:
Diverso il parere del sindaco Francesco Micheli: “La scelta di togliere le deleghe all’ex Assessore Brignoli è stata maturata dal sottoscritto già a gennaio, perché – in primo luogo - è venuto a mancare totalmente il rapporto fiduciario tra me e lei; inoltre (come ho ribadito in Consiglio comunale) nel corso di questi otto mesi di mandato si è manifestata un'assoluta incompatibilità sul metodo di raggiungimento dei risultati amministrativi”.
“Puoi fare qualche esempio”?
“Non voglio entrare nel merito, ti dico la verità, penso che questo sia più che sufficiente per giustificare la mia revoca del mandato. Tengo particolarmente a sottolineare che lei non rappresenta Fratelli d'Italia, e ciò si evince dal fatto che FdI continua a sostenere me e la mia Giunta, oltre alla coalizione di centrodestra a Villongo”.
“Si dice che questa situazione si protraesse già fin dall’inizio, in quanto tu all’epoca saresti stato già restio a darle le deleghe. E’ vero”?
“La tesi per cui non si volesse assegnarle fin dall’inizio le deleghe è una tesi che la signora Brignoli ha sostenuto in consiglio comunale. Se non l’avessimo voluta, non le avremmo neppure proposto di entrare nella squadra, le è stata data un’opportunità, le è stata data una fiducia che non ha portato i suoi frutti. Ripeto che ciò che mi ha obbligato a toglierle le deleghe alla signora Brignoli è dato esclusivamente da quella incompatibilità circa il raggiungimento degli obiettivi amministrativi prefissati. Tengo a evidenziare che il centrodestra è unitissimo a Villongo, e non è assolutamente vero che lei possa determinare l'indirizzo politico del partito qui sul territorio.”
“Ora a chi andranno le deleghe dell’ex Assessore Brignoli”?
“Per il momento restano in capo esclusivo a me. In futuro, nei prossimi mesi (se lo riterrò opportuno) provvederò a effettuare una nuova nomina”.
A partire dall’A.S. 2023/24, la Scuola primaria di Sarnico sperimenterà la settimana breve. Per il momento, ad usufruirne saranno gli alunni delle classi prima e seconda, come confermato dall’ Assessore alla Famiglia e all'Istruzione Paola Plebani: “E’ una sperimentazione voluta e sollecitata anche dai genitori. Siamo sempre venuti incontro alle esigenze delle famiglie e della scuola. In pratica, i bambini delle classi prima e seconda andranno a scuola da lunedì a venerdì, integrando – dal lunedì al giovedì – i pomeriggi, non andando quindi a scuola il sabato”.
Come detto, per il momento la settimana breve sarà ad appannaggio degli alunni delle suddette classi per l’A.S. 2023/24, ma l’idea è quella di renderla fissa nel giro di 3-4 anni: “Esatto, nel giro di pochi anni tutte le classi elementari dovrebbero usufruire della settimana corta. Al momento, il doposcuola è garantito; da settembre, contiamo di estenderlo anche al venerdì solo per i bambini di queste classi (per le altre - vista la scarsa adesione - pensiamo di non riproporlo). In questo modo, con un servizio a pagamento, le famiglie potranno usufruire di un servizio che copre tutti i giorni scolastici” continua Plebani.
Di conseguenza, verranno implementati i servizi mensa e pulmino scolastico: “Apriremo la mensa anche nei giorni di martedì e giovedì, inoltre saranno potenziate le corse del pulmino scolastico per fare in modo che il servizio sia ottimale” conclude Plebani.
Attilio Fontana è stato riconfermato Presidente di Regione Lombardia con il 54,67% dei voti, staccando di oltre 20 punti percentuali Majorino (fermo al 33,93%), nella tornata elettorale più disertata della storia (ha votato il 41,68% degli aventi diritto, contro il 73,11% nel 2018). Letizia Moratti si ferma al 9,9%, mentre Mara Ghidorzi ottiene l’1,5%.
Degli 80 seggi disponibili, uno è riservato al Presidente eletto (Attilio Fontana) e un altro è assegnato al “miglior sconfitto” tra i candidati Presidente (Pierfrancesco Majorino).
Gli altri 78 seggi sono così attribuiti: 22 Fratelli d’Italia, 14 Lega, 6 Forza Italia, 5 Lombardia Ideale – Fontana Presidente, 1 Noi Moderati, 17 Partito Democratico, 3 Movimento 5 Stelle, 1 Alleanza Verdi e Sinistra, 2 Patto Civico – Majorino Presidente, 3 Azione – Italia Viva, 4 Lista Moratti presidente.
Bergamo elegge nove consiglieri: Paolo Franco, Lara Magoni e Michele Schiavi (Fratelli d'Italia), Francesco Malanchini e Roberto Anelli (Lega), Jonathan Lobati (Forza Italia), Davide Casati e Jacopo Scandella (Pd) e Ivan Rota (Lista Moratti presidente).
Il sindaco di Sarnico Giorgio Bertazzoli si è confermato al quarto posto con pochissimi voti di scarto (177) rispetto a Daniele Belotti (3.557 voti).
“Non era di sicuro un’elezione facile. Ringrazio comunque i 3.380 bergamaschi che hanno creduto in me e nel mio programma, facendomi diventare il candidato della nostra zona più votato che si sia mai presentato alle Regionali (il sindaco di Credaro Adriana Bellini è stata votata da 2.824 persone, ndr). Un ringraziamento speciale a Sarnico per avermi votato con 1.067 preferenze” conferma Bertazzoli.
Sarebbe stata un’occasione unica per i territori del Basso Sebino, Alto Sebino, Valcalepio e Val Cavallina poter avere un proprio rappresentante in Regione che potesse far crescere la zona. Tuttavia, non tutto è perduto: infatti, se il primo degli eletti in casa Lega dovesse venir investito di un assessorato, questi dovrebbe dimettersi, lasciando spazio a Bertazzoli. Ciò sarà noto nei prossimi giorni.
Di seguito, potete trovare gli eletti provincia per provincia.
Bergamo (9): 3 Fratelli d’Italia (Paolo Franco, Lara Magoni, Michele Schiavi), 2 Lega (Giovanni Malanchini, Roberto Anelli), 1 Forza Italia (Jonathan Lobati), 2 PD (Davide Casati, Jacopo Scandella), 1 Moratti (Ivan Rota).
Brescia (10): 3 Fratelli d’Italia (Carlo Bravo, Barbara Mazzali, Diego Invernici), 2 Lega (Floriano Massardi, Davide Caparini), 1 Forza Italia (Simona Tironi), 2 PD (Emilio Del Bono, Miriam Cominelli), 1 Movimento 5 Stelle (Paola Pollini), 1 Azione – Italia Viva (Massimo Vizzardi)
Como (5): 1 Fratelli d’Italia (Anna Dotti), 1 Lega (Alessandro Fermi), 1 Forza Italia (Sergio Gaddi), 1 Lombardia Ideale – Fontana Presidente (Marisa Cesana), 1 PD (Angelo Orsenigo)
Cremona (3): 1 Fratelli d’Italia (Marcello Ventura), 1 Lega (Filippo Bongiovanni), 1 PD (Matteo Piloni)
Lecco (3): 1 Fratelli d’Italia (Giacomo Zamperini), 1 Lega (Mauro Piazza), 1 PD (Gianmario Fragomeli)
Lodi (2): 1 Fratelli d’Italia (Patrizia Baffi), 1 PD (Roberta Vallacchi)
Mantova (3): 1 Fratelli d’Italia (Alessandro Beduschi), 1 Lega (Alessandra Cappellari), 1 PD (Marco Carra)
Milano (24): 6 Fratelli d’Italia (Christian Garavaglia, Marco Alparone, Franco Lucente, Vittorio Feltri, Chiara Valcepina, Matteo Forte), 2 Lega (Silvia Scurati, Riccardo Pase), 1 Forza Italia (Gianluca Comazzi), 1 Lombardia Ideale – Fontana Presidente (Carmelo Ferraro), 1 Noi Moderati (Vittorio Sgarbi), 6 PD (Paolo Romano, Carlo Borghetti, Pietro Bussolati, Alfredo Negri, Maria Rozza, Paola Bocci), 2 Movimento 5 Stelle (Nicola Di Marco, Paola Pizzighini), 1 Alleanza Verdi e Sinistra (Onorio Rosati), 2 Patto Civico – Majorino Presidente (Michela Palestra e Luca Paladini), 1 Azione – Italia Viva (Lisa Noja), 1 Lista Moratti Presidente (Manfredi Palmeri).
Monza Brianza (7): 2 Fratelli d’Italia (Federico Romani, Alessia Villa), 1 Lega (Alessandro Corbetta), 1 Forza Italia (Fabrizio Figini), 1 Lombardia Ideale – Fontana Presidente (Jacopo Dozio), 1 PD (Pietro Luigi Ponti), 1 Lista Moratti Presidente (Martina Sassoli)
Pavia (4): 1 Fratelli d’Italia (Claudio Mangiarotti), 1 Lega (Elena Lucchini), 1 Forza Italia (Ruggero Invernizzi), 1 Lombardia Ideale – Fontana Presidente (Alessandro Cantoni)
Sondrio (1): 1 Lega (Massimo Sartori)
Varese (7): 2 Fratelli d’Italia (Giuseppe De Bernardi Martignoni, Francesca Caruso), 1 Lega (Emanuele Monti), 1 Lombardia Ideale – Fontana Presidente (Giacomo Cosentino Basaglia), 1 PD (Samuele Astuti), 1 Azione – Italia Viva (Giuseppe Licata), 1 Lista Moratti Presidente (Luca Ferrazzi).
Domenica 12 e lunedì 13 febbraio in Lombardia si voterà per il rinnovo del Presidente della Regione e degli 80 membri del Consiglio regionale. Si ricorda che ogni elettore potrà votare uno dei quattro candidati alla presidenza (Attilio Fontana – presidente uscente – Letizia Moratti, Pierfrancesco Majorino e Mara Ghidorzi) e/o una delle liste circoscrizionali che lo sostengono.
Per la Provincia di Bergamo sono disponibili 9 seggi.
A pochi giorni dall’election day, ho intervistato Giorgio Bertazzoli, sindaco di Sarnico candidato della Lega per Fontana.
“Il basso Sebino ha un’importanza strategica, non solo per il fatto che conta più di 30mila abitanti, ma anche perché – nella zona – vi sono ditte di guarnizioni in gomma molto importanti (con un fatturato complessivo di oltre 2miliardi e mezzo di euro). Inoltre, Sarnico è la sede dei Cantieri navali Riva, oltre ad un lago che attrae turismo da tutto il mondo. Ecco perché dobbiamo stare al passo con altri territori che – a differenza nostra - hanno più infrastrutture”.
“Diciamo che per anni siamo stati dimenticati”…
“Esatto, siamo stati abbandonati per anni, perché non abbiamo mai avuto nessun rappresentante a livello superiore che portasse questi benefici. Siamo rimasti indietro di 20 anni rispetto a molte zone della bergamasca, e (soprattutto) della bresciana, dove - all’epoca del ministro Dc Prandini – sono state realizzate moltissime infrastrutture. Noi, invece, viviamo in un territorio che - purtroppo - ha una sola strada, non ha una ferrovia funzionante, ha pochi traghetti e pochissimi autobus. E’ giusto che un territorio ricco e importante come il nostro possa essere competitivo più di altre zone, perché questa è una zona importante, e lo sottolineo. Ecco perché, rispetto ad altri candidati del territorio (il sindaco di Credaro Adriana Bellini, attuale Presidente della Comunità Montana, ndr) ritengo di poter portare avanti questi progetti”.
Con una percentuale che si aggira al 25 per cento di gradimento, la Lega potrà eleggere 3 candidati nella circoscrizione di Bergamo: “E’ importante che un rappresentante del nostro territorio venga eletto. Come sindaco del comune di Sarnico, sono conosciuto in tutta la bergamasca. Come ti avevo già anticipato, le mie priorità saranno la costruzione della variante che da Capriolo porta a Sarnico, il ripristino del pronto soccorso locale – chiuso dal lontano 1999 – e la tanto attesa apertura del “Museo Riva”. Inoltre, confermo il mio supporto alle nostre aziende enogastronomiche locali ed alle ditte di guarnizioni, il potenziamento dei fondi alle Polizie locali e la piena disponibilità alle Amministrazioni per portare fondi e benefici su tutto il territorio, senza dimenticare “Bergamo e Brescia Capitale della Cultura”. Questo sarà il mio impegno per i prossimi 5 anni, se verrò eletto”.
Ricordiamo che si potrà votare Domenica 12 dalle 7 alle 23, e lunedì 13 febbraio dalle 7 alle 15. Per poter votare, occorre presentarsi al seggio di riferimento muniti di tessera elettorale e di un documento di riconoscimento valido. Nel caso di smarrimento della tessera elettorale, si potrà chiederne un duplicato presso gli Uffici elettorali del proprio Comune, che rimarranno aperti durante le giornate di voto.
Come riporta il sito di Regione Lombardia, ciascun elettore può, a scelta:
Venerdì 27 gennaio 2023 - Aggiornato alle 19.01
di Roberto Vitali
Venerdì 27 gennaio 2023, Matteo Salvini è stato ospite nella sede della Provincia per un confronto con il territorio bergamasco sulle principali tematiche infrastrutturali.
“Il Sistema Bergamo è all’avanguardia: la pianificazione è l’anticamera della progettazione del finanziamento, quindi faccio i complimenti a tutti voi”. Queste le parole del vicepresidente del Consiglio e ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, rivolte alle autorità locali, ai rappresentanti politici bergamaschi ed alle principali realtà del territorio durante l’incontro svoltosi in Provincia.
Per quanto riguarda il Sistema Bergamo, Salvini cita il suo incontro con Michael O'Leary, amministratore delegato di Ryanair: “Ho visto dei numeri impressionanti su Bergamo, nonché delle prospettive di crescita ancora più impressionanti, quindi il collegamento con Orio ci sta, è fondamentale”.
A settembre 2022, infatti la Giunta di Regione Lombardia aveva approvato il nuovo collegamento ferroviario tra la stazione di Bergamo e l’aeroporto di Orio al Serio. Il progetto, si legge in una nota della Rete Ferroviaria Italiana, prevede una nuova linea a doppio binario di circa 5,3 chilometri, di cui il primo chilometro in uscita dalla stazione di Bergamo in affiancamento alla linea esistente Bergamo-Montello: ciò permetterà di unire l’aeroporto alla città di Bergamo in 10 minuti e potenzierà i collegamenti con Milano.
“È un bellissimo quadro di lavoro” continua Salvini “e per questo motivo mi impegno a capire perché i fondi di opere già finanziate e progettate siano ancora bloccati. Tengo a precisare che, in data 28 dicembre 2022, abbiamo sbloccato 4,5 miliardi di lavori Anas, che garantirà lavoro a oltre 70mila lavoratori. Ogni miliardo di euro stanziato, infatti, corrisponde a circa 16-17mila posti di lavoro. Per questo, mi impegno a tornare la prossima volta con qualche risposta positiva e con qualche cantiere finanziato in più” conclude.
Dal 2020 la Provincia di Bergamo siede al Tavolo di lavoro istituito dal Comune di Bergamo per promuovere il progetto dell’artista tedesco Gunter Deming per la posa delle pietre d’inciampo (Stolpersteine) a ricordo delle vittime della repressione nazista.
Il progetto (nato a Colonia nel 1990) conta ad oggi più di 70mila pietre d’inciampo posate in tutta Europa, qualificandosi come “il più grande e importante monumento diffuso alla memoria delle vittime del nazifascismo” (fonte: Provincia di Bergamo).
La prima pietra nella bergamasca è stata posata nel 2016 a Premolo, in memoria di don Antonio Seghezzi. Nel 2021 toccò a Bergamo, e dopo l’istituzione del Tavolo, la Provincia sollecitò i comuni di Ambivere, Ranica, Treviglio e Schilpario; da quest anno, si sono uniti anche i comuni di Brusaporto, Dalmine, Misano Gera d’Adda e Villa di Serio.
Nel 2023 la località scelta è Ambivere, dove verranno posate le 8 pietre dedicate alle donne della famiglia Levi e a Vittorio Leoni.
“In questa prospettiva, il 2023 segna una tappa importante - afferma la Consigliera provinciale delegata alla Cultura Romina Russo - perché il progetto rinnovandosi per la terza volta non solo mostra la sua forza di attrazione su Comuni sempre nuovi, ma si apre anche all’incontro con l’artista Demnig e, nel quadro di Bergamo Brescia 2023, lancia la sfida di fare della memoria un filo fondamentale per raggiungere l’obiettivo di “crescere insieme” e lanciare quell’“immagine di spazio urbano ‘possibile e futuro’” dove la condivisione di buone pratiche, conoscenza, laboriosità e immaginazione uniscono le due province, cementando rapporti duraturi”.
Il 27 gennaio, sarà la volta della posa nei comuni di Dalmine, Misano Gera d'Adda e Villa di Serio, a cui si aggiungeranno Brusaporto e Schilpario il prossimo 25 aprile.
Oltre 36mila telefonate in quasi 15 anni di vita. Attivo dal 2008, il Telefono verde Malattie Rare ha risposto ai più svariati quesiti, dalle tutele in ambito lavorativo per i lavoratori “fragili”, a come trovare un centro ospedaliero di diagnosi e cura esperto in una determinata malattia rara, a come ottenere i benefici assistenziali dei quali si ha diritto, all’iter da seguire per ottenere l’invalidità civile e la Legge 104.
A causa dell’eccessiva burocratizzazione del nostro Paese (e di regolamenti non sempre troppo chiari), infatti, sono molte le domande alle quali le persone fragili chiedono risposta. Chiamando il numero verde 800.896949 (gestito dal Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità) sarà possibile richiedere – oltre ai servizi sopra citati – anche la ricerca di centri di riabilitazione o di un centro ospedaliero esperto al fine di poter avere una diagnosi approfondita della propria malattia, avere delucidazioni in merito ad una consulenza genetica o all’esenzione dal ticket e molto altro.
E’ bene precisare che – seppur dall’altro lato del telefono vi sia un’équipe di ricercatori con diverse competenze tecnico-scientifiche – non verranno formulate diagnosi, ma si avranno informazioni ed un supporto personalizzato, che consentiranno – comunque – di poter trovare un Centro di diagnosi e cura della Rete nazionale malattie rare, esperto nella specifica malattia.
Solo nel periodo pandemico sono state ricevute oltre 10mila chiamate: c’è da calcolare, infatti, che durante la pandemia le persone con malattia rara hanno vissuto un’emergenza nell’emergenza, in quanto (spiegano) “la mancanza di continuità assistenziale sanitaria e socio-sanitaria, dovuta anche all’interruzione improvvisa di terapie e controlli, ha causato non solo senso di smarrimento, ma anche peggioramenti delle condizioni cliniche”.
Chi soffre di una malattia rara affronta molti ostacoli (ai più invisibili) nella vita di tutti i giorni, dalla carenza di servizi sanitari e sociali, all’inserimento nel mondo del lavoro e nella società. Una cosa avrebbe dovuto insegnarci il periodo pandemico: prenderci più cura gli uni degli altri.
Gli altri punti in agenda di Giorgio Bertazzoli riguardano tematiche relative alla sicurezza, alla cultura ed al sostegno alle Amministrazioni comunali.
“I comandi di Polizia locali sono strategici, perché la sicurezza dei cittadini è fondamentale. Anni fa, al comune di Capriolo (per fare un esempio) vennero erogati milioni di euro per poter realizzare una Centrale unica collegata con le 120 telecamere dislocate in paese, permettendo loro di mappare l’intero territorio con un sistema d’avanguardia, oltre ad avere un Comando distaccato dal Comune. Pensate se vi fosse la possibilità di farlo anche per il nostro territorio, avendo un consigliere Regionale di questa zona. Io ho sempre puntato sulla formazione dei miei uomini, perché ritengo che uomini preparati sappiano come agire senza farsi male o far male a chi arrestano. I migliori maestri di tutta la bergamasca sono venuti a formare i nostri agenti a più riprese. Detto questo, ritengo fondamentale stanziare dei fondi per la loro formazione: dobbiamo puntare assolutamente sul versante della sicurezza, che è un mio pallino da sempre”.
“Quest’anno il comune di Sarnico ha ricevuto 70mila euro da parte di Regione Lombardia per mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali, giusto”?
“Esatto, inoltre abbiamo ricevuto fondi per l’installazione di nuove telecamere in paese, nonché per assumere un agente stagionale, al fine di incrementare la sicurezza durante la stagione estiva. Ecco perché tengo a precisare quanto sia fondamentale per la nostra zona – basso Sebino, lago d’Iseo, Val Calepio – avere un rappresentante in Regione”.
“Nel tuo programma spicca anche (cito) un “Aiuto concreto alle Amministrazioni comunali per l’ottenimento di progetti finanziati da Regione Lombardia””…
“In questi anni, il nostro Comune ha potuto portare a termine molti progetti cofinanziati al 50 per cento dalla Regione: si pensi, ad esempio, alla pista ciclopedonale in Corso Europa, o al cofinanziamento per la manutenzione e valorizzazione del demanio lacuale (per Sarnico sono stati stanziati 110mila euro dalla Regione per la “riqualificazione scogliera e del parco pubblico denominato ‘Passeggiata Aviatori d’Italia’, il cui costo complessivo è pari a 220mila euro, ndr). Dato che le risorse a disposizione dei Comuni sono poche, penso sia fondamentale per la nostra zona avere un Consigliere in Regione: d’altronde, è dimostrato che – le zone da cui proviene un rappresentante regionale – ottengono più fondi” continua Bertazzoli.
“Per quanto concerne l’innovazione e la cultura, invece, quali sono i tuoi progetti”?
“A Sarnico abbiamo il marchio “Riva”, un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale, che necessita di un museo dedicato alla sua storia. Per fare un esempio, a Maranello (al museo “Ferrari”) giungono oltre 600mila visitatori l’anno: pensa quanto turismo porterebbe nelle nostre zone, soprattutto se consideri il fatto che – non appena arrivano qui – la prima domanda dei turisti è se vi sia un museo “Riva”. Tre anni fa abbiamo avuto un’occasione d’oro, che purtroppo – per una serie di concause – non è andata in porto. Ecco perché ora vorrei ritentare, oltre a puntare su una serie di altri progetti che ho in mente”.
“Quest’anno vi sarà l’evento “Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”, caratterizzato – tra le altre cose – anche dalla catena umana, il cui epicentro sarà sul ponte tra Sarnico e Paratico”…
“Esatto, è stato scelto in quanto è il punto ideale per simboleggiare l’unione delle due Province. La catena partirà contemporaneamente da Piazza della Loggia a Brescia e Piazza Vecchia a Bergamo, e si incontrerà sul nostro ponte, tappa intermedia del percorso. Parteciperanno 40mila persone, coprendo 50 miglia (ovvero 80 chilometri, la distanza tra Bergamo e Brescia)”.
L’evento è previsto per il 4 giugno 2023: “Esatto, sul nostro ponte ci saranno tutte le massime autorità provinciali, ovvero i Prefetti di Bergamo e Brescia (Forlenza e Laganà), i presidenti delle Province di Bergamo e Brescia (Gandolfi e Alghisi), i due sindaci (Gori e Del Bono), nonché io e tutti i sindaci dei paesi attraversati da questa catena. Di sicuro, questo è l’evento più importante di “Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”, che vedrà Sarnico in prima linea” conclude Bertazzoli.
Nota a margine: i Comuni interessati saranno Bergamo (Piazza Vecchia, uno dei punti di partenza), Seriate, Brusaporto, Bagnatica, Costa di Mezzate, Gorlago, Carobbio degli Angeli, Chiuduno, Grumello del Monte, Castelli Calepio, Credaro, Villongo, Sarnico, Paratico, Clusane, Cremignane, Provaglio d’Iseo, Passirano, Rodengo Saiano, Gussago, Cellatica, Brescia (Piazza della Loggia, altro punto di partenza).
Questa sera (giovedì 19 gennaio, ndr) alle ore 20.45 – presso la sede distaccamento VVFF in via Don Luigi Cadorna, 35 – si è aperta ufficialmente la campagna elettorale di Adriana Bellini per le prossime elezioni regionali del 12 e 13 febbraio.
Di professione geometra, è attualmente al secondo mandato come sindaco del Comune di Credaro (in seno alla lista civica “Progetto Credaro”). Il suo impegno politico parte dal 1999, dapprima come Consigliere di maggioranza (dal 1999 al 2004), in seguito come Consigliere di minoranza (dal 2004 al 2009), e successivamente ancora come Consigliere di minoranza (dal 2009 al 2014) con la lista “Credaro 2000”.
Dal 2015 al 2021 ha ricoperto la carica di Presidente del Consorzio BIM (Bacino Imbrifero Montano
dell'Oglio), consorzio costituito da 51 comuni della provincia di Bergamo, mentre - dal 2019 – riveste il ruolo di Presidente della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi (costituita da 38 comuni).
“Ho già in programma diversi incontri: al momento, ne sono stati calendarizzati cinque, prevalentemente nel basso Sebino (in quanto è la zona in cui mi candido), ma ne stiamo già organizzando altri per fare in modo di coprire il più possibile tutta la Provincia di Bergamo” spiega Bellini.
Gli incontri comprenderanno sia l’allestimento di gazebo, che aperitivi aperti alla cittadinanza: “Esatto, sarà una campagna elettorale condotta nel rispetto delle consuetudini. Le necessità dei nostri territori sono note a tutti, dalla viabilità al sostegno delle industrie e dei piccoli commercianti, senza dimenticare le politiche ambientali e la sanità” continua.
Ed è proprio la sanità uno dei punti maggiormente cari a Bellini: “Tutti i comuni dovrebbero avere un ambulatorio con il medico di base, indipendentemente dal numero di abitanti. Dobbiamo calcolare, infatti, che – per fare un esempio – 30mila abitanti in una città corrispondo a due quartieri, mentre nella nostra zona coprono una superficie di oltre 12 comuni. Ecco perché sono convinta che la bergamasca necessiti di un Servizio Sanitario Regionale ancora più vicino ai cittadini e più efficiente, che veda in ogni singolo comune la presenza del medico di base. Dal mio punto di vista, l’organizzazione sanitaria deve ruotare attorno alle esigenze dell’ammalato, dando allo stesso pieno sostegno e cure: per questo – se dovessi essere eletta – mi spenderò per dare piena attuazione alla legge che prevede la realizzazione di Case di Comunità, ossia nuove strutture socio-sanitarie in grado di offrire una continuità assistenziale sul territorio, in grado di garantire non solo un punto unico di accesso, di accoglienza, e di informazione e orientamento del cittadino, ma anche prestazioni gratuite e servizi più vicini soprattutto ai malati cronici e ai cittadini montani e più distanti dalle strutture ospedaliere”.
Un altro punto riguarda la tutela dell’artigianato e dei prodotti locali, nonché un maggiore sviluppo delle zone montane: “La montagna deve essere considerata un unicum con la città, quindi – oltre ad avere infrastrutture adeguate - deve trovare valorizzazione nelle proprie risorse, soprattutto quelle paesaggistiche e culturali, perché sappiamo che la montagna è culla di una particolare cultura. Per questo motivo, va tutelata in tutte le sue sfaccettature, dal discorso dell’artigianato al commercio di vicinato, per far sì che possa essere appetibile ad un turismo di qualità (come di qualità è la montagna) e non ad un turismo selvaggio. Ovviamente, vanno tutelate anche le tradizioni locali, perché – oltre ad essere patrimonio di quel determinato posto – possono diventare uno spunto culturale in grado di attirare turisti”.
“Per far ciò, ovviamente, serve un piano infrastrutturale al passo coi tempi”…
“Il mio impegno sarà quello di potenziare le reti viarie esistenti, continuando con il lavoro che ho già intrapreso in Comunità Montana (ovvero, la messa in sicurezza dell’incrocio tra Viadanica e le Sp79 e 80 – vedi articolo precedente – e, soprattutto, la realizzazione delle Varianti alla Sp91 e alla Statale 469). Sono stata la prima donna nella bergamasca a ricoprire il ruolo di presidente di enti sovracomunali, e confermo che metterò lo stesso impegno se dovessi essere eletta, per fare in modo che il nostro territorio possa crescere ancora di più”.
“Senza dimenticare l’utilizzo di fonti energetiche alternative”…
“Assolutamente, dobbiamo cercare di sviluppare il più possibile le fonti energetiche alternative. Il mio impegno sarà mantenere in equilibrio la Regione industrializzata e tecnologicamente avanzata e il patrimonio naturalistico. Dobbiamo cercare di creare energia pulita, realizzando Comunità energetiche, come già previsto da una legge regionale” conferma Bellini.
La legge in questione è la L.r. 2/2022, recante “Promozione e sviluppo di un sistema di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in Lombardia. Verso l'autonomia energetica” (per approfondimenti: https://normelombardia.consiglio.regione.lombardia.it/normelombardia/accessibile/main.aspx?view=showdoc&iddoc=lr002022022300002). Percependo le Direttive Ue, Regione Lombardia “sostiene l'autoconsumo di energie rinnovabili e la nascita delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)”… “quali pilastri di un sistema energetico resiliente e mutualistico, nuovo nucleo di sostenibilità energetica locale, strumento di rafforzamento dell'utilizzo e dell'accettabilità delle fonti rinnovabili nel sistema lombardo di produzione di energia, veicolo di contrasto alla povertà energetica”.
“Quest’anno vi sarà l’evento “Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Una buona occasione per far conoscere ulteriormente il nostro territorio”…
“Sicuramente il nostro territorio montano può essere valorizzato con il recupero dei sentieri. Inoltre, si potrebbero organizzare delle mostre d’arte itineranti sui territori montani: Le idee sono molte, ma vanno decise tutte - ovviamente - nel rispetto della peculiarità della montagna”.
La Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi ha destinato 228mila euro per la messa in sicurezza dell’incrocio tra la SP79 e la SP80.
“Vorrei ringraziare il Presidente Adriana Bellini per il prezioso aiuto” dice Angelo Vegini, sindaco di Viadanica.
Si tratta di un’opera molto importante per il territorio, in quanto coinvolge cinque comuni del basso Sebino, ovvero Viadanica, Villongo, Adrara San Martino, Adrara San Rocco e Sarnico (località Campomatto): “Questo incrocio è molto pericoloso, in quanto ogni anno si verificano piccoli incidenti, dovuti al fatto che – oltre ad essere disallineato alla strada – è anche completamente al buio. Ciò ha causato – in passato – anche la morte di una persona. Ecco perché ci stiamo prodigando per risolvere il problema” continua Vegini.
Il primo incontro è avvenuto nel Comune di Viadanica durante le festività: presenti – oltre a Vegini – anche il suo vicesindaco Nicola Micheli, il sindaco di Villongo Francesco Micheli e l’Ing. Giuseppe Vigani, Assessore esterno con delega ai lavori pubblici e manutenzione, viabilità e protezione civile di Villongo.
“Dopo aver trovato l’accordo, abbiamo contattato i comuni di Adrara San Martino e Adrara San Rocco, i quali hanno dato la loro disponibilità. Lo step successivo è stato quello di contattare la Presidente Bellini, che ci ha dato piena disponibilità, mettendo a disposizione oltre 200mila euro”.
Ora, l’Amministrazione di Villongo proseguirà con lo studio di fattibilità: “In concreto, verrà realizzata una rotatoria di almeno 28 metri al posto dello spartitraffico in via Quarenghi (dove attualmente vi è lo stop). Questo perché l’Ing. Vigani ci ha spiegato che – se fosse più piccola – creerebbe code”.
Anche il vicesindaco Nicola Micheli concorda sull’importanza di tale opera: “Vorrei sottolineare che mi sono speso in prima persona su delega del sindaco Vegini. Ora i rapporti con Villongo sono cambiati, c’è una bella collaborazione sia con loro che con la Comunità Montana: vorrei ringraziare anch’io la Presidente Bellini per questo contributo, affatto scontato, che permetterà di mettere in sicurezza quel tratto di strada” conferma il vicesindaco.
Questo è un intervento che il territorio attendeva da anni: “Esatto, io lo definisco un risultato da politica con la p maiuscola, perché segnerà un punto di svolta per la viabilità del nostro territorio” conclude Micheli.
Per la candidatura, è sufficiente contattare uno dei Centri per l'impiego della Provincia di Bergamo.
Come riferito dalla Provincia, "Ogni offerta riporta codice identificativo, figura ricercata e sede di lavoro; nel bollettino allegato si possono consultare tutti i dettagli delle offerte e i requisiti richiesti".
Una volta cliccato sul pulsante, il modulo verrà scaricato nella sezione "Download" del vostro pc.
In bocca al lupo a tutti! :-)
A poco più di un mese dalle elezioni regionali, facciamo il punto della situazione con Giorgio Bertazzoli, attuale sindaco di Sarnico e candidato in Regione.
Nel primo punto di Bertazzoli spunta la creazione della variante sulla Sp469, che dovrebbe snellire (non poco) il traffico delle nostre zone.
“Si è cominciato a parlare di questa variante più o meno da quando si parla del ponte sullo Stretto di Messina. Scherzi a parte, è una cosa fattibile?”
“Di questa variante se ne parla da oltre 40 anni: in termini concreti si può fare. Basti calcolare che -per la Pedemontana – Regione Lombardia ha stanziato circa 4miliardi e mezzo di euro: il costo previsto per la realizzazione di quest’opera è stimato in circa 100milioni di euro, quindi nettamente inferiore. Senza contare che interesserebbe diversi paesi: primo tra tutti Capriolo, dove parte l’SP469” conferma Bertazzoli.
Partendo dallo svincolo di Capriolo in via Palazzolo, la variante taglierebbe per i campi, aggirando l’intero abitato del paese nonché l’alveo dell’Oglio, collegandosi – con un sovrappasso – alla SP96, e successivamente con via Niggeler. Dopo aver percorso un viadotto di 290 metri, ci si ricollega alla 469, dove partirà una rotatoria a 3 rami, uno dei quali sfocerà in via dei Mille, a Paratico (sulla Sp46). Da lì, si collegherà alla Sp12 a Clusane (sulla strada per Iseo). Da nord, invece, si imboccherà la galleria “Le Guardie” (dopo aver attraversato la Piana delle Foppe): dopo un percorso di 1266 metri, si giungerà ad un ponte di acciaio di circa 200 metri, che attraverserà il torrente Guerna. Da lì, ci si collegherà con la sponda bergamasca, percorrendo la Sp91 (fonte: Bresciaoggi).
“Esatto, come detto i paesi interessati sono Capriolo, Paratico, Sarnico, Castelli Calepio e Villongo (oltre a quelli confinanti): ecco perché ritengo sia di primaria importanza costruire questa variante, al fine di snellire il traffico sulle nostre strade. Tra l’altro, a Castelli Calepio la strada si congiungerebbe con l’altra variante, rendendo il percorso ancora più veloce. Basti pensare che sulla 469 passano circa 50mila veicoli al giorno (dati della Polizia locale), ed oltre 10mila attraversano quotidianamente il ponte tra Sarnico e Paratico: questo fa capire l’importanza di tale opera. Avere un consigliere regionale del nostro territorio sarebbe un valore aggiunto, soprattutto considerando il fatto che – essendo della Lega – avrei un canale diretto con Matteo Salvini, il nostro Ministro delle Infrastrutture: si potrebbero, dunque, incanalare fondi strategici per sviluppare il nostro territorio, in collaborazione non solo con la Regione, ma anche con l’Anas e le province di Bergamo e Brescia” continua Bertazzoli.
Un altro punto importante del programma è il ripristino della stazione ferroviaria Paratico-Sarnico: “E’ un’idea che riscontrato pareri molto favorevoli. Seppur chiusa dal 1966, la linea è tuttora funzionante, perché passano i Treni blu storici. Basterebbero circa 3-4milioni di euro l’anno (una bazzecola per Regione Lombardia, che ha stanziato 400milioni per il ripristino delle reti secondarie): in questo modo, potremmo avere 6 tratte garantite al giorno, che coprirebbero la linea tra Bergamo e Brescia, con fermate a Palazzolo ed a Paratico-Sarnico. Questa sarebbe una manna non solo per i nostri studenti, ma anche per i pendolari che tutti i giorni vanno a lavorare a Bergamo, Brescia e Milano, nonché per tutti i turisti che quotidianamente visitano il lago d’Iseo, raggiungendo (e superando) il milione di presenze. Senza dimenticare chi richiede una mobilità più sostenibile. Già 3 anni fa andai in Regione per parlare di questa opportunità”.
Vi sarebbero, quindi, 3 fasce orarie al mattino, e 3 alla sera per il ritorno. La copertura sarebbe da lunedì a domenica: “D’estate si potrebbe pensare ad un incremento delle corse”.
Sempre rimanendo in tema di mobilità, un altro nodo fondamentale da sciogliere riguarda i traghetti e gli autobus: “Come dicevo, il nostro lago ha superato la soglia del milione di presenze, raddoppiando quelle di “The Floating Piers” (circa 500mila). Ecco perché ritengo fondamentale che vi siano più tratte per quanto riguarda i nostri battelli (soprattutto da Sarnico, Lovere e Tavernola): le poche che abbiamo vanno sistemate, soprattutto in concomitanza con gli autobus. Faccio un piccolo esempio: se parto da Bergamo alle 8 di mattina in autobus (con arrivo previsto a Sarnico per le 9), non è ammissibile che il battello parta un quarto d’ora prima: l’idea, quindi, è quella di creare un tavolo unico per i trasporti su Bergamo, che coinvolga non solo Sarnico, ma tutta la mobilità sostenibile, in modo tale da sincronizzare tutti gli orari di tutti i mezzi che girano sul nostro territorio”.
“Quindi, un tavolo che comprenda Regione Lombardia, le compagnie di autobus di Bergamo e Brescia, nonché la Navigazione lago d’Iseo”…
“Esatto, anche perché – come dicevo – c’è da risolvere soprattutto la situazione relativa agli autobus tra Bergamo e Brescia: sempre per citare un esempio, molti studenti che – da Iseo – vengono a studiare al nostro “Serafino Riva”, mi hanno comunicato che arrivano sempre dopo l’inizio delle lezioni, e ciò non va bene. Tutte queste problematiche vanno sistemate: ecco perché ritengo che – trovandoci al confine tra le due province, e conoscendone bene quindi le esigenze - serva un Consigliere regionale che non solo armonizzi la viabilità tra Bergamo e Brescia, ma che possa fare qualcosa in più per il lago d’Iseo”.
“Nel suo programma punta anche alla tutela del nostro territorio dal punto di vista enogastronomico”…
“Esatto, la nostra è una delle zone più ricche da questo punto di vista (basti pensare, solo per citarne qualcuno, al Moscato di Scanzo, od all’olio d’oliva di Predore): ha tante eccellenze che vanno valorizzate e portate su un palmo di mano, e anche qui servono investimenti da parte di Regione Lombardia al fine di favorire la nostra agricoltura e i nostri prodotti. In conclusione, se dovessi essere votato sarò disponibile ad ascoltare le istanze di tutta la Provincia, e dare una mano agli Amministratori che avranno bisogno del mio aiuto” dice Bertazzoli.
Nel prossimo articolo tratteremo gli altri punti del programma, dall’incremento di fondi a favore delle Polizie locali, al sostegno economico e finanziario ai progetti delle varie Amministrazioni comunali, con un occhio di riguardo alla cultura ed all’istruzione.
Mercoledì 16 novembre si è discusso a Palazzo Madama dell’”Informativa del ministro dell'Interno al Senato della Repubblica sulla gestione dei flussi migratori e, in particolare, sui recenti interventi di assetti navali di organizzazioni non governative nel Mediterraneo centrale”.
Tra i vari interventi, anche quello del senatore Massimiliano Romeo, Capogruppo della Lega al Senato.
“Nel 2018/19 - con Salvini Ministro dell’Interno – si sono contati 23mila sbarchi: questi sono i dati più bassi della storia Repubblicana” dice Romeo, che continua “non bisogna indietreggiare, i cittadini sono con noi. L’Italia non può farsi dettare l’agenda - in termini di politica e immigrazione - da organizzazioni private, tra l’altro finanziate da multinazionali che hanno un grande e solo obiettivo: quello di far entrare un sacco di persone, che poi diventino manodopera a basso costo per fare solo e esclusivamente i loro interessi, disinteressandosi – in futuro – del destino di queste persone”.
Questa, in sintesi, l’apertura di Romeo: “Anche Frontex (l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, fondata nel 2004, il cui scopo è proteggere le frontiere esterne dello spazio di libera circolazione dell’UE – fonte: https://frontex.europa.eu/it/riguardo-a-noi/cos-e-frontex-/) mette in evidenza come la presenza di quelle navi nelle acque territoriali africane incentivi queste pericolose partenze, nonché il traffico di esseri umani, con la conseguenza che possa esserci anche un numero maggiore di morti”.
Al termine della seduta, ho avuto il piacere di intervistare il senatore Romeo.
“Nel suo intervento ha ribadito che si può stare in Europa pretendendo rispetto, non da vassalli”…
“Esatto, anche altre nazioni europee devono mettere a disposizione dei porti per lo sbarco. Molti Paesi, inoltre, pretendono una ridistribuzione dei migranti su base volontaria: in parole povere, questi vorrebbero accogliere solo chi ha veramente diritto d’asilo, lasciando a noi i migranti economici. Calcoli che l’80 per cento delle persone che sbarcano in Italia rientrano in questa categoria. Secondo il Regolamento di Dublino, però, può fare richiesta d’asilo solo chi veramente scappa da guerra o da situazioni instabili nel proprio Paese”.
“La Francia ha creato una propria zona franca, una zona di attesa internazionale”…
“In merito a ciò, ho chiesto al Governo di approfondire, perché è abbastanza curiosa come cosa. Il mio invito è che si possa capire al meglio cosa sta facendo la Francia, dato che ha creato questa sua zona in acque internazionali, non soggette ad alcuno Stato. Sappiamo che – in determinate circostanze - la stessa Francia (così come la Germania ed altri Paesi europei) si sono mossi bypassando le regole europee (basti considerare i 200miliardi di euro che la Germania ha messo in campo non rientranti nel debito pubblico, ma che ha fatto uscire come “bilancio dello Stato”)” prosegue Romeo.
“Insomma, c’è sempre qualcuno “più uguale” degli altri”…
“Sì: in questo contesto, invece, bisogna fare in modo che le stesse regole valgano per tutti, e che l’Italia abbia lo stesso rispetto che hanno gli altri, considerando è uno dei Paesi fondatori dell’Unione Europea”.
“Quali sono le richieste della Lega in merito al c.d. “principio di bandiera”?”
“Chiediamo semplicemente che venga osservato il dettame, ovvero che se la nave batte bandiera di uno Stato, quel determinato Stato deve farsi carico di tutto. Tale principio vale anche se il salvataggio avviene in acque internazionali. Purtroppo, come dicevo, l’80 per cento delle persone che sbarcano in Italia sono migranti economici, che non hanno diritto di asilo, mentre gli altri Paesi europei accolgono i veri rifugiati (ecco perché la loro percentuale di “accoglienza” è più alta della nostra): il peso rimane su di noi, e questa non la definirei proprio “solidarietà europea””.
“In agenda è già programmato un coordinamento europeo a tal fine”…
“Noi confidiamo che verrà fatto al meglio, queste sono cose che si possono superare. L’unica cosa che chiediamo è che l’Italia non venga più considerata un vassallo, ma che riceva lo stesso rispetto riservato agli altri Paesi dell’Unione”.
Facciamola semplice: siete presso un concessionario per cambiare la vostra auto: vi fidereste di più del parere di un bambino di 5 anni (con tutto il rispetto, magari ne sa più di me) o del parere di un esperto di una nota rivista specializzata?
La risposta mi pare scontata.
Da qui il quesito: perché fidarsi delle recensioni di pseudo chef che scrivono recensioni su Internet, e dare per scontato che quello che dicono sia oro colato? Meglio, forse, il parere di chi – per più di 20 anni – è stato recensore di una delle guide più importanti del settore, la “Guida Michelin”.
Sto parlando di Roberto Peschiera, ispettore per la famosa Guida dal 1978 al 2000, Consulente e Formatore Food & Beverage per Hotel & Co. (azienda specializzata nel settore ristorazione, turismo e hotellerie) fino al 2017, nonché fondatore del gruppo Facebook “Gufo? No, grazie”, che cerca di tutelare i ristoratori dalle finte recensioni (ebbene sì, accade anche questo: per ulteriori approfondimenti, basta consultare la pagina https://it-it.facebook.com/groups/gufonograzie/).
“Vorrei sottolineare che non eravamo dei super esperti, piuttosto ci consideravamo dei super turisti, con qualche conoscenza in più rispetto al turista medio. Quando ho cominciato nel 1978, il nostro compito consisteva nel mettere alla prova un locale più volte nel corso dell’anno (per fare in modo che - in un arco di tempo prolungato - il giudizio fosse confermato e confermabile. Prima di assegnare una stella, cercavamo di avere più pareri concordi” dice Peschiera.
Anche i parametri erano diversi: “Nel corso degli anni sono cambiate molte cose, molti concetti, anche i criteri non sono più gli stessi, e devo dire che un po’ mi lascia sorpreso. Noi tenevamo conto della pulizia, del decoro, della buona tavola, della presenza di una buona carta dei vini. Ovviamente, per buona intendo in senso oggettivo, poiché il gusto è una variabile soggettiva. Per questo motivo, come detto prima, si andava nello stesso locale più volte, in modo da poter avere un giudizio obiettivo sotto tutti i punti di vista”.
Un’altra peculiarità: “Anche a distanza di anni, preferiamo non dire in quanti fossimo. Inoltre, nessuno sapeva che eravamo ispettori, perché le nostre visite – salvo casi rarissimi – erano tutte nel più assoluto anonimato”.
Si poteva lavorare meglio, quindi, grazie anche alla mancanza dei social: “Esatto, potevamo testare un locale senza “ansia da prestazione” (perché nessuno ci conosceva), e – una volta terminate le visite – ci riunivamo per fare una panoramica ad ampio raggio, e decidere se assegnare – o meno – la stella”.
di Tallarini Mirco
La montagna, per me, è togliere lo stress che la vita ci porta: per molti è il mare, l'importante è trovare il proprio antistress, il proprio equilibrio.
Io sono nato qui, la montagna è il mio rifugio, il profumo della terra rievoca in me ricordi bellissimi di quando ero piccolo.
Mi chiederete: "Non ti sei stancato di tutto questo ben di Dio"?
Io vi rispondo: "No, la bellezza non mi stanca mai"!
Ad esempio, i Colli di San Fermo non troppo lontano da qui, è un luogo magico sia d'inverno che d'estate, ci sono attività per i più grandi e i più piccini.
E si possono vedere le mucche, dall'occhio languido, disposte a tutto pur di essere accarezzate.
Ma torniamo a noi: al di là del luogo (che sia di montagna o di mare) l'importante è la pace interiore, e i bei ricordi, che nessuno mai ci potrà levare.
di Tallarini Mirco
Il calcio per me non è solo una parola di sei lettere: è un duello tra 22 giocatori che lottano per la vittoria finale.
L’emozione che provi segnando un gol, e l’esultanza che ne deriva. È la disciplina che serve per ottenere grandi risultati.
È riunirsi in cerchio guardandosi negli occhi promettendo di non mollare mai.
È raccontarsi dopo una partita, cosa è andato male del match e cosa meglio.
Il calcio è trovarsi al ristorante di paese dopo la partita, ridendo e scherzando mangiando una pizza, alzando al cielo una birra.
Il calcio vero non è solo uno sport, è una grande amicizia.
Bergamo e Brescia ancora più unite grazie all’installazione di due stargate:
Nei giorni scorsi è stato pubblicato un avviso pubblico per la presentazione di manifestazione d’interesse per la redazione del progetto esecutivo (con relativa messa in opera) dell’installazione artistica denominata “StargateBgBs”.
Tale progetto è stato ideato dallo Studio Giò Forma di Milano.
Una bellissima iniziativa che contribuirà ad unire ancora di più le due provincie, tanto colpite durante il Covid.
I due portali verranno collocati – rispettivamente – in piazza Vittoria a Brescia, ed in piazza Matteotti a Bergamo: grazie all’utilizzo di schermi video diretti in live streaming, le due città saranno collegate tra loro, dando agli utenti un’esperienza immersiva a 360 gradi.
Come anticipato dal Comune di Brescia, infatti, “ogni portale mostrerà video in tempo reale, creando una sorta di finestra digitale che trasporterà chi lo attraversa a scoprire un luogo iconico dell’altra città”.
Oltre a ciò, verranno installati due grandi specchi esterni (uno per città), sui quali si potranno leggere messaggi o vedere approfondimenti audio/video a favore dei visitatori.
Il concept dell’opera è stato proposto dal Comitato Bergamo Brescia 2023 – costituito senza fini di lucro da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana Onlus e da Fondazione della Comunità Bergamasca onlus con lo scopo di sostenere la costruzione, lo sviluppo e l’attuazione del programma culturale di Capitale della cultura – alla Cabina di regia istituzionale che lo ha approvato.
I diritti di realizzazione sono stati ceduti a Bergamo e Brescia, alla quale spetterà – inoltre – la gestione della procedura amministrativa per l’individuazione del soggetto attuatore.
I portali resteranno collocati nelle due piazze fino al 31 dicembre 2023.
“Le due amministrazioni” dicono dal Comune di Brescia “hanno ritenuto strategico il coinvolgimento di soggetti privati che condividano gli obiettivi dell’iniziativa e che provvedano alla realizzazione del progetto esecutivo e della messa in opera dei due portali”.
Chi fosse interessato a tale iniziativa, quindi, dovrà compilare la domanda di partecipazione presente nell’Albo pretorio del Comune di Brescia entro le ore 12 dell’11 gennaio 2023 (http://albopretorio.comune.brescia.it/web/trasparenza/albo-pretorio/-/papca/display/143220;jsessionid=9984616BF94495DA5915C43368F162A6?p_auth=7181mSoV).
Tra i candidati leghisti che andranno a rappresentare la Lega per la Provincia di Bergamo alle elezioni Regionali del 12/13 febbraio 2023, c’è anche il sindaco di Sarnico, Dott. Giorgio Bertazzoli.
“E’ un’occasione unica per Sarnico (così come per i territori del Basso Sebino, Alto Sebino, Valcalepio e Val Cavallina) di far eleggere un nostro rappresentante che possa dare forza ai nostri territori uniti, e che possa rappresentare al meglio tutte le istanze e la risoluzione fattiva delle problematiche che attanagliano i nostri Comuni, come per esempio il problema della viabilità congestionata sempre presente nel Basso Sebino” dichiara Bertazzoli (fonte: pagina Fb Giorgio Bertazzoli).
Raggiunto telefonicamente, ha poi aggiunto: “Ho voluto inserire come primo punto del mio programma elettorale la creazione della tanto agognata variante stradale Capriolo/Castelli Calepio/Sarnico: questo perché il Basso Sebino e tutta la Valle Calepio meritano (dopo oltre 40 anni di attesa) un’opera che possa decongestionare il traffico pesante, riducendo al contempo lo smog e le code chilometriche, apportando – al contempo – benefici in tutta la zona. Inoltre, ho puntato sul ripristino della stazione ferroviaria Bergamo-Brescia-Palazzolo-Paratico-Sarnico, che è perfettamente funzionante; sempre in tema di trasporti, richiedo un potenziamento dei traghetti e delle tratte autobus” continua Bertazzoli.
Ci saranno altri punti che verranno svelati durante la campagna elettorale, tra cui l’aiuto alle Amministrazioni comunali per l’ottenimento di progetti finanziati da Regione Lombardia, il potenziamento della mobilità sostenibile e il potenziamento (e sviluppo) di tutto il territorio: “Esatto, il mio obiettivo è portare fondi e benefici alla nostra area, rendendola più forte. Sono pronto a fare la differenza, ecco perché chiedo a tutti – il 12/13 febbraio – di votare Lega, scrivendo in parte Bertazzoli” conclude.
A Viadanica i lavori procedono a ritmo serrato.
“Non è affatto vero quanto scritto su un altro periodico, nel quale sembra che il paese stia morendo” conferma Angelo Vegini, sindaco di Viadanica, che continua “E’ vero, un piccolo negozio ha chiuso i battenti perché faceva fatica ad andare avanti, considerata anche la concorrenza dei numerosi supermercati dislocati tra Villongo e Sarnico. E’ altrettanto vero, però, che il Comune si è attivato subito per riaprire (presso il Centro sportivo comunale) un bar con annessa una rivendita di generi alimentari: quindi, non è vero che il paese sta morendo” conferma Vegini.
Già da quando sorsero i primi centri commerciali, i piccoli negozianti hanno sempre fatto fatica ad andare avanti, figuriamoci ora che spunta un supermercato dopo l’altro. Tuttavia, ciò non significa che un paese sia in affanno: “Esatto, inoltre terrei a precisare che – anche grazie all’andamento positivo delle industrie della gomma che abbiamo qui – non solo le giovani coppie hanno deciso di rimanere a vivere qui, ma abbiamo addirittura registrato l’arrivo di 9 nuove coppie. Quindi, ribadisco, non è assolutamente vero che il Comune sta morendo, come invece si può erroneamente intuire leggendo l’articolo apparso su quella testata”.
Ovviamente, per motivi deontologici, non starò qui a scrivere né il nome della testata, né tanto meno il nome del giornalista. Sono, comunque, felice che il sindaco Vegini mi abbia dato la possibilità di scrivere questo articolo, confermando come “vItaly News” sia un mensile super partes, dedito a scrivere solamente la vertà oggettiva (prerogativa, tra l’altro, della nostra professione).
Vegini conferma che ciò gli spiace soprattutto per la sua Giunta: “Ormai sono al mio quinto mandato (dopo i primi 2 con Paris Silvano, prima come Assessore poi come vicesindaco, e 3 da sindaco): quindi, mi spiace di più per la mia squadra, composta da persone brillanti e capaci. Basti citare Nicola Micheli (Vice Sindaco e assessore a Programmazione economica, cugino del sindaco Micheli di Villongo), il Dott. Marco Belotti (Consigliere comunale delegato alle Politiche giovanili - Sport e tempo libero), e – soprattutto – la bravissima Sabina Rizzini (Assessore ai Servizi sociali e Istruzione), grazie alla quale molto è stato fatto per quanto riguarda il suo campo”.
Basti pensare all’ampliamento della mensa scolastica: “Esatto, la mensa esisteva già. Tuttavia, dopo il Covid, siamo riusciti ad ampliare a 5 giorni la suddetta, a sostegno dell’orario prolungato della Scuola primaria. In collaborazione con la Scuola dell’infanzia e la Parrocchia, abbiamo potuto far partire questo progetto per la Scuola primaria, che ha fatto sì che – numerosi bambini – si potessero fermare per il tempo pieno. Sabina ha fatto molto perché si potesse arrivare a ciò. E’ una brava persona, umile ma caparbia, ed ha portato ottimi risultati: ora si sta impegnando sul fronte del trasporto alunni, per fare in modo che si creino coincidenze con gli altri pullman che partono dall’Isola (a Villongo) verso altre scuole, in modo che i nostri studenti possano viaggiare al meglio e senza problemi. In conclusione, non mi pare che il paese sia isolato, vada a ramengo o stia morendo” conclude Vegini.
Decisamente no.
A breve cominceranno i lavori di rifacimento del ponte di via Rasetti.
“Siamo già in una fase avanzata. La cifra stimata (circa 360mila euro) è completamente coperta, in parte grazie ai contributi del PNRR (220mila euro), in parte grazie ai contributi del Bim (50mila euro); il restante, sono dati sia dalla concessione per la realizzazione del nuovo parcheggio Ar-Tex (80mila euro), sia da nostre economie di bilancio (10mila euro)” conferma Angelo Vegini, sindaco di Viadanica.
Il 23 gennaio 2023 scadrà il bando: una volta assegnati i lavori alla ditta vincitrice, a febbraio si partirà con la ristrutturazione: “Non si tratta solo della messa in sicurezza del ponte” continua Vegini “Allargandolo, infatti, si avrà un conseguente allargamento della strada di via Rasetti, che apporterà un notevole beneficio sia ai residenti che ai mezzi di linea, dando loro la possibilità di portare ancora più agevolmente i nostri studenti (e quelli dei paesi limitrofi, Adrara San Martino e Adrara San Rocco, ndr) verso i collegamenti con le Scuole superiori dei comuni di Sarnico, Trescore, Bergamo… Insomma, un collegamento funzionale al cento per cento” conclude Vegini.
Come ogni anno verranno assegnate 4 borse di studio agli studenti universitari.
“Il bando uscirà ufficialmente lunedì 14 novembre. Fino a venerdì 30 dicembre, quindi, gli interessati potranno fare domanda seguendo le regole presenti sul sito internet del Comune www.comune.sarnico.bg.it” spiega Paola Plebani, Vice Sindaco e assessore alla Famiglia e all'Istruzione.
Ma vediamole nel dettaglio: come primo requisito è richiesta la residenza nel Comune di Sarnico da almeno 5 anni; oltre ad essere in regola con iscrizione e frequenza all’A.A. 2021/22, occorre aver sostenuto esami per un minimo di 50 crediti formativi (CFU), ed avere una media ponderata non inferiore a 26/30. L’attestazione ISEE non deve superare i 30mila euro. Per quanto riguarda il limite di età, è fissato a 27 anni dalla data di chiusura del bando (prorogato a 30 per gli iscritti alle Facoltà di Medicina e Chirurgia “Questo perché vuole essere un aiuto per i giovani, con tutto il rispetto per chi si laurea a qualunque età” conferma Plebani.
Le borse di studio avranno un valore pari a 750euro cadauna (di cui 150euro in buoni spesa). Il bando vale sia per gli studenti di Università pubbliche che private.
Vediamo ora i documenti da presentare: innanzitutto, una domanda redatta su apposita modulistica, reperibile presso l’Ufficio servizi sociali, o scaricabile dal sito internet del Comune (www.comune.sarnico.bg.it); segue una copia del piano di studio del corso di laurea. Per finire, un’autocertificazione attestante gli esami sostenuti, nonché l’ISEE (che può essere redatto da un CAAF o altro ente autorizzato).
Si ricorda che la domanda andrà presentata (come anticipato) entro e non oltre le ore 12 di venerdì 30 dicembre 2022.
Giovedì 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, presso il Palazzetto dello sport a Villongo si è tenuta l'esibizione del Coro Gospel “S. Antonio David's Singers”, gruppo che da molti decenni diffonde tale genere musicale nella bergamasca e oltre.
Grandissimo successo per questo evento che – dopo molto tempo – ha riempito nuovamente il Palazzetto.
In una calda atmosfera natalizia si sono esibiti i componenti del Coro, trascinando il pubblico, che ritmava con le mani i vari canti.
Organizzatrice della riuscitissima serata l'assessore Marcella Brignoli, donna che - con tenace volontà e generosità - si è spesa per portare il gruppo gospel nella cittadina di Villongo: “Sono molto soddisfatta del lavoro svolto sino ad oggi: dato il riscontro del pubblico e i conseguenti commenti positivi, la serata Gospel è stata un successo per noi e per la nostra comunità” dichiara Brignoli.
Tutta l’Amministrazione si è data da fare per far sì che questa serata fosse un successo, dal sindaco Micheli alla Brignoli, che – al termine – ha metaforicamente abbracciato tutti i cittadini intervenuti.
Tra le Autorità presenti, anche il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Franco: “La musica riunisce e anima le nostre comunità. Ho ancora negli occhi l’immagine del Palazzetto di Villongo gremito. Una struttura pubblica vissuta in modo trasversale e partecipato, utilizzata per promuovere sport, ma anche eventi culturali che contribuiscono in modo sensibile alla crescita sociale della comunità. Per l’occasione, ringrazio l’Assessore Marcella Brignoli che si è spesa a lungo curando l’organizzazione nei minimi dettagli insieme ai volontari ed all’Amministrazione Comunale tutta. Serate come queste fanno riscoprire la bellezza dei nostri territori e la sensibilità dei cittadini che li popolano”.
Al termine, con la solita verve che la contraddistingue, "la Marcella" ha intonato - nell'ilarità generale - il frammento di uno dei pezzi.
Dopo la foto di rito finale, sulle note di una famosa canzone, il coro si è accomiatato, tra gli applausi degli intervenuti.
“Una gran bella serata all’insegna della cultura”…
“Sì. Abbiamo ancora alcuni eventi sul territorio per le feste natalizie, come la mostra di pittura “Arte contemporanea” del pittore Ivo Stazio, che esporrà le sue opere presso “Palazzo Passi” a partire da sabato 17 dicembre dalle ore 16 (giorno dell’inaugurazione), e in altre date riportate sull’invito, che estendo a tutti i lettori di “vItaly News”. Le idee per il 2023 non mancano: grazie all’impegno di commercianti, Associazioni e volontari, potremo sviluppare iniziative per rendere Villongo sempre più vicina ai cittadini. Mi si permetta di ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle iniziative proposte, e che vorranno partecipare a quelle future”.
A breve partiranno nuovi interventi di riqualificazione nel Comune di Sarnico. Come già anticipato nel numero di ottobre del mensile, a dicembre dovrebbero cominciare i lavori relativi alla “sistemazione” delle due Torrette medievali in Contrada (la Torretta Civica in via Buelli - risalente al XII Secolo – e la Torre dell'Orologio - sempre del XII secolo, appartenente al castello demolito nel 1521 - in Piazzetta San Paolo).
“Grazie ad un contributo a fondo perduto da parte di Regione Lombardia pari a 300mila euro, entro fine anno cominceremo i lavori per sistemarle” conferma Giorgio Bertazzoli, sindaco di Sarnico.
Un’esclusiva per vItaly News: la Torretta Civica potrebbe essere la futura sede di un prossimo museo del Liberty, o (comunque) di uno spazio espositivo importante: “Esatto, dopo la vittoria del prestigioso titolo “Best Liberty City” (nel 2017), di concerto con “Italia Liberty” (https://it-it.facebook.com/italialiberty/) stiamo valutando quest’opportunità” (ulteriori approfondimenti li potete trovare nel mio ultimo libro “Sarnico, San Mauro e il caso Volonteri”, ndr).
Sempre nel 2023 partirà la sistemazione del primo lotto della Contrada e di Piazza XX Settembre: “Saranno due grandi opere, in particolare per la zona storica del paese, dove (dopo oltre 70 anni di fermo) verrà rifatta la pavimentazione, eliminati tutti i cavi aerei attualmente esistenti, verranno installati nuovi pali a led e recuperati i portali storici della Contrada” continua.
Così come è stato fatto per il lungolago, i lavori saranno suddivisi in 4 lotti (per una durata complessiva di 4 anni). Subito dopo, quindi, partiranno i lavori di riqualificazione di Piazza XX Settembre.
“Cominceremo spostando il mercato tra via Montegrappa e Piazza Stoppani; in seguito, partiranno i lavori veri e propri. Non sarà più, quindi, solamente un parcheggio asfaltato, dato che – al termine dei lavori – vi sarà spazio anche per i pedoni. Toglieremo la “lisca centrale” dei parcheggi, e poseremo dei sanpietrini e del porfido, facendola diventare la vera piazza”.
Successivamente, si penserà all’arredo urbano: “Le auto potranno comunque parcheggiare lungo tutto il perimetro; oltre a ciò, stiamo pensando di realizzare dehors uguali tra loro, in modo che non vi sia discontinuità. Infine, penseremo ad un ulteriore arredo urbano, perché (una volta che il mercato verrà spostato) si potrà pensare di organizzare eventi e manifestazioni che durino più di 3-4 giorni, e ciò a favore anche dei commercianti e degli esercenti locali”.
Lo spostamento del mercato è previsto tra fine gennaio ed inizio febbraio: una volta ubicato nella nuova sede, sarà possibile metterlo a norma, con relative vie di fuga e piani di emergenza: “Dov’è ora non va bene, perché – i possibili mezzi di soccorso – non riescono ad accedervi per poter intervenire. Nella nuova “sede”, invece, ci sarà tutto lo spazio per pensare ad adeguate vie di fuga e di soccorso. Verrà fatta una cosa ad hoc”.
Dulcis in fundo, il completamento della ciclopedonale che – dalla rotonda “Riva” – prosegue fino al “Lido Fontanì”: “Anche quello è previsto per il 2023. Inoltre, stiamo continuando con il relamping ed altri lavori di miglioramento per Sarnico, pur tenendoci sempre aperti a nuovi progetti culturali importanti, dato che nel 2023 Bergamo e Brescia saranno Capitali della cultura” conclude Bertazzoli.
Interventi a 360 gradi, quindi, tra cultura, arte, sport, manifestazioni e lavori pubblici.
di Elisabetta Remo
Ippocrate (fondatore delle basi della medicina odierna) fu il primo ad esaminare molto attentamente le
corporature della popolazione, potendo così distinguerle in
quattro morfologie, ovvero
linfatico,
sanguigno,
nervoso e
bilioso. Ma vediamole nel dettaglio.
Il temperamento linfatico: presenta un’iperfunzione del sistema linfatico (il quale ha il compito di frenare la linfa, detossinare e - quindi - depurare l’organismo): Ippocrate notò che questi soggetti erano spesso affetti a infiammazioni, gonfiori e dolenzie rispetto ad altri. Inoltre, sono spesso ipotiroidei (di conseguenza, con metabolismo rallentato) e accumulano grassi e zuccheri, dando così origine a pannicoli adiposi. Spesso si abbronzano molto poco o quasi per niente. Hanno un carattere dolce, accomodante, disponibile, non cercano discussioni, sono romantici e sognatori. La loro forma del corpo non presenta molta tonicità, ed ha spesso le estremità fredde. Pelle e capelli sono sovente fragili.
Il temperamento sanguigno: come prima caratteristica, ha una problematicità legata alla circolazione del sangue. I soggetti presentano una costituzione robusta, e possono esser soggetti ad iperidrosi, ovvero a una sudorazione abbondante. Hanno una forte produzione di energia (equivalente a una temperatura corporea elevata) e questo permette loro di sopportare i periodi freddi meglio degli altri. La pelle è carnosa e di grana grossa, e presenta arrossamenti sugli zigomi (couperose). Il carattere è deciso e fermo, molto disponibile verso il prossimo, e presenta molta calma nel dare giudizi.
Il temperamento bilioso: i soggetti hanno una corporatura robusta, nonostante ciò la figura è slanciata e atletica, con una buona muscolatura. Il “neo” è legato a una disfunzione epatobiliare; sarebbe quindi utile che questi soggetti prestassero attenzione alla funzione del loro fegato, perché purtroppo tendono a accumulare grassi, che porta (successivamente) ad avere dell’assorbimento intestinale. La pelle può (una tantum) presentare seborrea oleosa. Anch’essi hanno una pelle spessa con pori dilatati, che può essere disidrata e rugosa. Il carattere è emotivo, collerico, ma deciso. Molto orgogliosi, vanno spesso in cerca di notorietà.
Il temperamento nervoso: presentano una magra costituzione, con muscolatura lineare e poco pronunciata. Queste persone hanno un buon assorbimento dei liquidi. Inoltre, hanno moltissima energia: di conseguenza, qualsiasi cosa ingeriscano non verrà assimilata, denotando un metabolismo molto alto. La pelle potrebbe presentare acne. Nella donna si è notata un’iperproduzione di estrogeni. La pelle si abbronza facilmente.
di Chiara Bertoldi
Il monastero di San Pietro in Lamosa è uno dei numerosi gioielli che si possono ammirare visitando la Franciacorta. Nato come ecclesia propria (ovvero Chiesa privata di proprietà dei De Ticengo, una nobile famiglia di stirpe longobarda) venne donato nel 1083 ai monaci di Cluny, al tempo considerati tra le istituzioni religiose più importanti e prestigiose.
Pur non essendo l’unico sito in cui i cluniacensi si insediarono nel territorio tra il Sebino e l’entroterra, è sicuramente uno dei più significativi, e che - ancora oggi - ci restituisce testimonianze artistiche e storiche ricchissime.
Curioso è già il nome: non tanto la dedica a San Pietro (perché, si sa, i monaci di Cluny erano soliti intitolare i loro complessi al primo apostolo) quanto piuttosto l’appellativo “in Lamosa”.
Da dove deriva questo nome? Basta affacciarsi dal sagrato della Chiesa per scoprirlo: facendolo, infatti, potrete ammirare sotto i vostri occhi la Riserva Naturale delle Torbiere, dove per secoli l’uomo nelle lame (ovvero nella ricca zona paludosa) ha estratto la torba, i cui panetti sono ancora ben visibili, custoditi all’interno della Chiesa, al fine di alimentare le industrie locali, far funzionare la ferrovia e riscaldare le case.
Tante le presenze che si sono succedute tra i muri di questo monastero, e moltissime le vicissitudini (e trasformazioni) che l’hanno interessato: dopo il declino dell’ordine francese, subentrarono i francescani osservanti (seguiti, poi, dai canonici regolari di San Salvatore) fino ad arrivare alla soppressione degli Ordini religiosi, imposta da Napoleone. Quest’ultima parve chiudere definitivamente il capitolo, quando la struttura tornò ad essere privata (proprietà della famiglia Bergomi- Bonini), non impedendo (però) un lento e inesorabile degrado.
Tutto ciò fino al 1983, quando la Chiesa venne ceduta alla Parrocchiale di Provaglio d’Iseo (esattamente 900 anni dopo la prima donazione).
Da allora, grazie all’associazione “Gli amici del monastero”, sono state raccolte numerose offerte, che hanno permesso di restaurare l’edificio, riportando alla luce meravigliosi affreschi e decorazioni che il tempo aveva cancellato o impietosamente nascosto.
Una particolarità: le decorazioni non seguono un unico sistematico progetto, ma sono state via via aggiunte da botteghe itineranti (o commissionate dai vari Ordini che qui si sono succeduti).
Sono stati, inoltre, riportati alla luce affreschi e pale (che spaziano dal 1.200 al 1.500), oltre a preziose testimonianze scultoree, primo fra tutti l’organo seicentesco (ancora funzionante) della scuola dei Fantoni (arricchito da due splendide colonne intagliate in tronchi di legno) o l’insolito “Cristo deposto”, proveniente (pare) dalla Terra Santa, forse portato dai crociati.
Quest’ultima scultura non è lignea (come potrebbe sembrare a un primo colpo d’occhio) ma è un sacco di paglia, stoffa e pasta di legno, collocato in una teca del Cinquecento, e - a sua volta - arricchito da una cornice lignea del Settecento.
Ma la visita non si ferma qui: da evidenziare anche il vicino Chiostro, e (soprattutto) la “Disciplina”, ancora oggi ricca di affreschi monocromi (e non) che raccontano gli episodi della vita e Passione di Cristo.
di Mirko Tallarini
Tutti noi ci siamo chiesti (almeno una volta nella vita) come mai le batterie dei comuni smartphone si usurano nel tempo in tempistiche diverse. La risposta è semplice, dipende dal tipo di smartphone.
Infatti, i top di gamma in commercio possiedono processori che richiedono una maggiore fonte di energia.
Ma come possiamo arrivare a sera con lo smartphone ancora acceso? Dato che ciò dipende dall’utilizzo che ne facciamo, vale la pena considerare diverse ipotesi.
I videogiochi (ad esempio) consumano molto rapidamente la batteria: la soluzione ideale è, quindi, avere sempre con sé una batteria esterna, in caso di emergenza.
Anche la visione di film e di video è causa di notevole consumo, senza contare le app dei nostri social network preferiti sempre in background: quindi, cosa fare? Semplicemente, evitate che la batteria scenda sotto la soglia del 30 per cento.
Io, personalmente, utilizzo un iPhone con due anni e mezzo di servizio alle spalle, e (dopo molta attenzione e cura) riesco ad arrivare a sera con il 30 per cento di carica, dopo un solo ciclo di ricarica giornaliero. Devo ammettere che questo risultato è dovuto ad un utilizzo medio: quindi, come dicevo, dipende molto dall’uso che se ne fa.
Ma cosa può causare un deterioramento della batteria? Semplice, un caricabatterie da 20W per la ricarica rapida utilizzato spesso. È dunque consigliato utilizzare caricabatterie tra i 5W e i 12W per una giusta carica, grazie ai quali la batteria al litio non sarà sotto sforzo.
Altro importante fattore (che può influire sul deterioramento) è la temperatura dell’ambiente circostante: l’umidità, e l’eccessivo calore (soprattutto esponendo il proprio smartphone al sole) sono da evitare.
E’ consigliabile, quindi, caricare il proprio smartphone di notte, poiché – una volta raggiunto il culmine di ricarica - l’alimentatore smetterà di richiedere energia. Infatti, “lasciare in carica lo smartphone durante la notte non influisce sul numero di cicli di ricarica perché essi si riducono unicamente quando il telefono viene effettivamente utilizzato” (fonte: www.ilsoftware.it).
Inoltre, se (nonostante una ricarica completa) la batteria non segna più dell’80 per cento, è vivamente consigliato farla sostituire, preferendo sempre l’originale ad un modello compatibile.
Domenica 4 dicembre ore 15,00
I^ Festa de La Transumanza Letteraria della Bergamasca 2022
Spazio “Incubatore d’Imprese Sul Serio Farm” - Via Libertà, 29 Seriate BG
Cosa faremo Domenica 4 dicembre a Seriate? Innanzitutto un abbraccio collettivo di Ringraziamento
Grazie alla generosa e felice accoglienza del comune di Seriate nella persona del Sindaco Cristian Vezzoli e di tutta la sua cittadinanza attiva, in special modo Cristina Gioia, Alessandra Mento e Gabriele Cortesi.
Grazie alla gentile ospitalità del titolare dello spazio Incubatore d’Imprese Sul serio Farm Dr Claudio Gualdi
ANIMERANNO IL POMERIGGIO
Apertura Maria Di Pietro di Pagine Bergamasche:
Amare se stessi, la propria terra e partire da se stessi, da dove si è, da ciò che si ha e con il proprio vicino di casa costruire un mondo migliore
Dr Andrea Messa di Nasolino di Otressenda Manager, Insegnante, Contadino e Allevatore con il suo commento su:
“A cosa serve saper leggere, non solo le parole, ma anche gli odori, i sapori, i colori, la natura”
Antonio Carminati del Centro Studi Valle Imagna con la sua esperienza sulle
“Biblioteche e Fondi Archivistici del Centro Studi Valle Imagna”
Danilo Dadda della Vanoncini Spa con la sua esperienza di crescita etica e civile del lavoratore attraverso
“Il BookClub e l’importanza di leggere e condividere la lettura come mezzo di crescita personale ed aziendale”
Maria Luisa Mastrantoni ed Elena Buzzetti di Zephyro di Treviglio con omaggio di libri
Costruire Biblioteche anche nei Centri di accoglienza con Zephyro Edizioni di Treviglio che donerà pacchi di letture per bambini ed adolescenti dei COHOUSING Villaggio Solidale di Lurano e Corte dei Massari di Castel Cerreto gestiti da Consorzio Fa di Brignano Gera d’Adda
Intervento del Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza di Regione Lombardia Giovanni Malanchini
Cultura, agricoltura, allevamento e turismo. L’economia circolare che non può prescindere dalle origini per progettare il futuro e la ricrescita culturale ed economica
Dr Cristian Vezzoli Sindaco di Seriate chiuderà il pomeriggio con saluti e sguardo a BGBS23
“La città Capitale della Cultura non può fare a meno dei paesi e di tutta la sua Provincia”
Chiusura e scambio di Auguri
Grazie a tutti da Maria Di Pietro
Accoglieremo tutti i partecipanti di questa importante Rassegna Culturale di Valorizzazione del Territorio e del Capitale Umano Bergamasco
In particolare:
1)
Sindaco e cittadinanza attiva di Covo e Calcio
Andrea Capelletti - Giovanni Ceribelli - Alberto Gatti - Eleonora Ceresoli - Elena Comendulli - Giuseppe Cigognani - Fabrizio Costantini
Per aver Ospitato Maria Vezzoli e Anty Pansera da CASTIONE DELLA PRESOLANA con TRANSUMANZA PICTA Edizioni Associazioni Amici della Presolana di Castione della Presolana
2)
Sindaco e cittadinanza attiva di Cologno al Serio
Chiara Drago – Lara Maccarini – Antonio Ghidotti delle Proloco Cologno al Serio - Fabrizio Forte Ristorante Borgo La Muratella
Per aver ospitato Irene Foresti da CARVICO con STRACCHINI e CASONCELLI Edizioni Centro Studi Valle Imagna di Sant’Omobono
3)
Sindaco e cittadinanza attiva di Lurano
Ivan Riva – Valeria Bugini – Francesco Fossati e Chiara Vanotti del Consorzio Fa Villaggio Solidale
Per aver ospitato Gianluca Romelli da VILMINORE DI SCALVE con STORIE DI UN VETERINARIO DELLA PRESOLANA e LA PAZIENZA DEL PICCHIO Edizioni Silele di Vigolo
4)
Sindaco e cittadinanza attiva di Morengo
Amilcare Signorelli – Laura Gualandris – Elizabeth Schibuola presidente Ci Sono Anch’io Onlus
Per aver ospitato Nazareth Simoncelli da VALBONDIONE con IL LUPO e LA ZUCCA VIOLINA Edizioni Corponove di Bergamo
5)
Sindaco e cittadinanza attiva di Comun Nuovo
Ivan Moriggi - Andreza Fernanda De Paiva Brinate Alborghetti
Per aver ospitato Giampiero Valoti da NEMBRO con PIANTE E ANIMALI DEL MONDO CONTADINO BERGAMASCO Edizioni Lubrina Bramani di Bergamo
6)
Sindaco e cittadinanza attiva di
Bagnatica
Roberto Scarpellini – Arianna De Mozzi – Lidia Rapizza - Federico Colleoni - Camillo Vittici – Roberto Lorenzi – Marco Nicoli – Lilly la Poetessa
Per aver ospitato Stefano Zanchi da Bracca con CELIO LA FORMICA Edizioni Corponove di Bergamo
7)
Sindaco e cittadinanza attiva di Grone
Enrico Rodolfo Agazzi – Chiara Consoli – Gloria Consoli Agriturismo Sant’Antonio
Per aver ospitato Angelo Corna da Osio Sopra con le sue STRADE ANTICHE BERGAMASCHE Edizioni Villadiseriane di Villa di Serio
8)
Sindaco e cittadinanza attiva di Bossico
Daria Schiavi – Barcellini Marcello presidente Proloco Bossico – Don Danilo Superchi e Don Francesco Baiguini
Per aver ospitato tutti gli autori della Valle San Martino: Fabio Bonaiti – Pierluigi Donadoni – Matteo Nicodemo – Giovanna Virgilio con OLTRE IL CONFINE NARRARE LA VAL SAN MARTINO
9) Sindaco e cittadinanza attiva di Vilminore di Scalve
Pietro Orrù – Maurana Clizia Marcelli presidente Proloco – Giorgio Capitanio proprietario Alboreto Alpino Gleno – Sergio Piffari
Per aver ospitato Alessandro Frecchiami da Treviglio con LA SOCIETA’ DI MEZZO Dopo l’albero degli zoccoli Edizioni ZEPHYRO di Treviglio
10) Sindaco e cittadinanza attiva di
Schilpario
Marco Pizio – Cristina Responsabile Biblioteca – Fiorenza Mancini e Chalet Paradais
Per aver ospitato Anna Luisa Faleschini da Boltiere con ANNA LA RAGAZZA DAI COLORI
11)
Sindaco e cittadinanza attiva di Oltre Il Colle
Giuseppe Astori – Pierangelo Manenti – Alessandro Carrara presidente Proloco
Per aver Ospitato GianBattista GIBI Baronchelli da Arzago d’Adda con DODICI SECONDI e PEDALANDO PER IL CIELO
12)
Sindaco e cittadinanza attiva di Piazza Brembana
Stefano Ambrosini – Gloria Rubini – Chiara Delfanti responsabile Biblioteca – Giacomo Calvi
Per aver ospitato Claudia Reghenzi da Treviglio con GIALLO ALL’OMBRA DEL VESCOVADO Edizioni ZEPHYRO di Treviglio
13)
Sindaco e cittadinanza attiva di Santa Brigida
Manuel Rossi – Ennio Rossi – Paola Biblioteca e Proloco
Per aver ospitato Alessandro Paris da Credaro con IL BARCAIOLO DEL LAGO Edizioni Silele di Vigolo
14)
Sindaco e cittadinanza attiva di Bracca
Giacomo Gentili – Giacomo Ruggeri – Luca Ruggeri
Per aver ospitato Pierangelo Signorelli e Michele Pellegrini da Scanzorosciate con RACCONTI NEL CAMINO FANTASIE DI SCANZOROSCIATE E LA SUA GENTE
15)
Sindaco e cittadinanza attiva di Caprino Bergamasco
Davide Poletti – Daria Riva – Ivo Perego – Prof. Francia
Per aver ospitato Franco Innocenti e Sergio Chiesa da Albino con UN TESORO SOTTO I NOSTRI PIEDI Edizioni TeraMata di Bergamo
16)
Sindaco e cittadinanza attiva di Pontirolo Nuovo
Gigliola Breviario – Cristina Pisoni – Luana Varalta
Per aver ospitato Bruno Fenaroli da Tavernola con FLUSSI, ABISSI E CAREZZE Edizioni Silele da Vigolo
Grazie anche a tutti coloro che mi hanno ospitato con le mie precedenti Rassegne Culturali: “Incontro con chi scrive” (presso Auditorium Aldo Moro del Comune di Boltiere con numerosi autori ospitati),
“Le domeniche e le serate al dehor de Gelateria La Pasqualina” (a Bergamo di Riccardo Schiavi di Almenno S. Bartolomeo con oltre trenta autori intervistati).
Anni di ricerca e lettura di autori ed editori bergamaschi, anni bellissimi di crescita!
Ho tentato ad ogni tappa di raccontare cosa fosse questa mia idea La Transumanza Letteraria della Bergamasca 2022. Ma mentre io cercavo di utilizzare sempre le stesse parole, gli stessi aneddoti per spiegare il mio intento, La Transumanza Letteraria stava cambiando, crescendo, migliorando.
E quelle poche e semplici parole non bastavano più...
Ad ogni tappa si aggiungevano nuovi stimoli, nuove idee e nuovo Valore. Nuovi Sguardi e Nuovi Sorrisi.
Oggi molti di quegli sguardi sono qui. Grazie a Dio! Grazie a TUTTI!
#ioleggoperché è un progetto organizzato dall'Associazione Italiana Editori, sostenuta dal Ministero per la Cultura - Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore dal Centro per il Libro e la Lettura, dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione (fonte: https://www.ioleggoperche.it/progetto).
E’ quindi un bellissimo progetto, che si prefigge lo scopo di implementare le biblioteche scolastiche, attraverso una grande raccolta di libri.
Tra gli aderenti all’iniziativa, anche l’Amministrazione Comunale di Gandosso: “Abbiamo aderito a quest’iniziativa donando 25 volumi alla Scuola Materna Parrocchiale e 40 volumi alla Scuola Primaria, che sono stati consegnati loro giovedì 10 novembre alla presenza mia, del consigliere delegato all'istruzione Elide Micheli, della bibliotecaria Roberta Lochis, del Parroco Don Michele Chioda e delle insegnanti” conferma Alberto Maffi, sindaco di Gandosso, che prosegue “E’ stato un bel momento. Infatti, in un’epoca dominata dai social (e dalla digitalizzazione) il fatto di dare importanza alla lettura (sia come momento di approfondimento culturale, ma - soprattutto - di incontro tra genitori e figli) abbiamo ritenuto doveroso aderire a ciò, ricevendo un riscontro molto positivo da parte dei nostri bambini. L’idea è di ripetere quest’iniziativa anche nei prossimi anni”.
Ad oggi sono stati donati alle scuole oltre un milione di libri, che vanno ad arricchire il patrimonio librario delle biblioteche scolastiche di tutta Italia.
“L’iniziativa conferma l’attenzione nei confronti della crescita culturale delle nuove generazioni, nella speranza che la lettura rappresenti uno strumento di riflessione ed approfondimento anche nell’epoca dell’intelligenza artificiale e dei social, nonché un momento di complicità e condivisione tra genitori e figli” conclude Maffi.
Per ulteriori approfondimenti, si può visitare il sito internet https://www.ioleggoperche.it/.
Subito dopo Palazzo Reale (il Gotha, dove hanno esposto i più grandi) Palazzo Pirelli è il secondo luogo per importanza dal punto di vista artistico. E’ quindi una bella soddisfazione poter allestire una propria mostra all’interno di quell’edificio.
Lo sa bene il sindaco di Sarnico Giorgio Bertazzoli, che ha avuto l’onore di esporre le sue opere dal 18 al 28 ottobre 2022: “Sono molto soddisfatto. Desidero ringraziare il Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi, il Capogruppo Roberto Anelli e i Consiglieri Regionali Giovanni Malanchini, Monica Mazzoleni e Alex Galizzi, oltre a Regione Lombardia, patrocinatrice dell’evento” dichiara Bertazzoli.
C’è stata molta affluenza: “E’ andata molto bene, poter esporre qui è il coronamento della mia carriera di artista. Molte persone mi hanno contattato dopo aver visitato la mostra. Desidero ringraziare, a tal proposito, Vanessa Gritti e Massimo Rossi (scelti personalmente da me), per aver curato tutto nei minimi dettagli: loro, infatti, hanno scelto il filone, scritto i testi, e scelto le 16 opere da esporre per poter allestire “Come fragile specchio” (il titolo della mostra, ndr)”.
Bertazzoli aveva già esposto in altre importanti località, tra cui Parigi, Amburgo, Berlino, Cannes, Milano, Salerno e Padova: “Esatto, inoltre una mia opera è stata acquistata dal Museo della Maschera di Abano Terme. Inoltre, ho partecipato a diverse mostre con Vittorio Sgarbi. Sono, quindi, conosciuto nel mondo dell’arte”.
Un’esclusiva per vItaly News: in occasione dell’evento “Bergamo e Brescia a Capitale Italiana della Cultura 2023 (BGBS2023)”, la Provincia di Bergamo organizzerà (presso Sala Manzù) una mostra che esporrà gli artisti più rappresentativi tra Bergamo e Brescia.
“Sono felice di comunicare che – tra gli artisti bergamaschi presenti – hanno scelto anche me. Tra i 20 che esporranno, quindi, all’interno di questa manifestazione così importante (che prenderà il via a metà febbraio) vi sarà anche una mia opera, a conferma del mio lavoro come artista e pittore” conclude Bertazzoli.
Sabato 12 novembre presso la Parrocchia “Annunciazione B.V. Maria” di Gandosso, è stato consegnato il “Rosario d’oro” a Don Antonio Gamba (ex parroco del paese). Il prestigioso riconoscimento (che ogni anno Parrocchia e Amministrazione consegnano alle persone che si sono distinte per il loro impegno in ambito di comunità gandossese e religiosa) è stato conferito a Don Gamba per quanto fatto a Gandosso.
“E’ stato il nostro parroco dal 2014 al 2019. La motivazione è relativa sia al suo impegno quinquennale presso la nostra Comunità, sia per il fatto che - proprio quest anno - si celebrano i 40 anni dalla sua ordinazione” dichiara il sindaco Alberto Maffi.
Grazie a Don Gamba, infatti, vi sono state diverse migliorie a Gandosso: “In primis in Oratorio, perché (durante la sua presenza) è stato realizzato il campo sintetico, in collaborazione con l’Amministrazione comunale; inoltre, è stata completamente riqualificata la Chiesa del “Sacro Cuore” che sorge nella parte bassa del paese”.
Quindi, è stato un modo (da parte della Comunità religiosa e civile), di ringraziare Don Antonio per quanto fatto negli anni, alla presenza del sindaco Maffi e dell’attuale Parroco Don Michele Chioda.
Ci sono due nuovi obiettivi in programma per il Comune di Villongo. In primo luogo, per quanto concerne la videosorveglianza.
“Abbiamo ottenuto da Regione Lombardia un finanziamento di 45mila euro destinati al potenziamento della sicurezza. Grazie a questi fondi, potremo installare dei sistemi di sorveglianza innovativi presso i parchi pubblici ubicati su tutto il territorio comunale” conferma Francesco Micheli, sindaco di Villongo.
In primo luogo, verrà dunque potenziato il server all’interno degli uffici comunali: “Esatto, questo è il primo step, che ci consentirà il successivo incremento di telecamere. Successivamente, provvederemo ad installare 2 telecamere presso il sentiero “Sottocorna” (nella parte villonghese, ovviamente), 1 presso l’area verde di via Candia, 1 presso quello di via I Maggio, 1 verso il parco di via Tito Speri, 1 in via Montegrappa ed, infine, 1 presso il parco di via Dante Alighieri” continua Micheli.
Sempre rimanendo in tema, entro la primavera dell’anno prossimo dovrebbe essere realizzato il parco di via Aldo Moro: “Sarà quello destinato esclusivamente ai bambini. Per potervi arrivare anche in bicicletta, allungheremo la pista ciclopedonale che abbiamo già iniziato quest’estate in via S. Anna. Il primo lotto della suddetta è già ultimato: ora proseguiremo, in modo che i cittadini potranno raggiungere il nuovo parco in totale sicurezza”.
Tutto ciò per quanto riguarda le opere pubbliche. Il secondo obiettivo, invece, riguarda i temi culturale e sociale: “Sono ambiti a cui teniamo particolarmente. Per novembre sono in programma diversi eventi. Oltre a quello dei Madonnari (tenutosi domenica 13 novembre, in Piazza Alpini, ndr), giovedì 24 novembre terremo presso Castel Merlo una serata in occasione della “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne” (che si celebrerà l’indomani): sarà, ovviamente, aperta a tutta la cittadinanza. Inoltre, abbiamo in serbo molti altri appuntamenti culturali (organizzati di concerto con la biblioteca) in favore dei nostri bambini”.
A dicembre partirà, inoltre, il carnet di eventi natalizi pensati per la cittadinanza: “Saranno eventi volti a coinvolgere famiglie, ma soprattutto bambini, con eventi e laboratori creativi. Cominceremo giovedì 8 dicembre con la serata “Gospel”, che aprirà le danze. Verrà allestito, inoltre, una sorta di piccolo villaggio di Natale in Piazza Alpini, oltre ai già citati laboratori per i bambini. Questo sarà il nostro lancio del Natale, che vuole essere un momento di condivisione con le famiglie e con tutti i villonghesi che vorranno parteciparvi. Sarà, quindi, un villaggio natalizio, ma che avrà - come tema centrale - quello di fare una proposta educativa e (soprattutto) culturale per i bambini e le famiglie, con i laboratori e con qualche piccolo spettacolo”.
Non mancheranno, comunque, le luminarie: “Abbiamo ritenuto doveroso considerare le difficoltà del “caro bollette” che i cittadini stanno affrontando, pur non sacrificando totalmente il clima natalizio: quindi, abbiamo deciso (in onore del risparmio) di installare le illuminazioni nelle parti principali del paese, proprio per far sentire alla gente il calore natalizio, senza – però - esagerare. Calcola che stiamo parlando di luminarie a basso consumo, nelle quali sono state investite poche migliaia di euro, la maggior parte pagate dagli sponsor: quindi, siamo stati al risparmio” conclude Micheli.
Domenica 6 novembre si è celebrata in molte località il “Giorno dell'Unità nazionale e Giornata delle Forze armate”: cadendo il 4 di venerdì, infatti, alcune avevano optato per il sabato.
A Gandosso i protagonisti sono stati i bambini: “E’ stata organizzata dall’Amministrazione comunale, dal gruppo Alpini e dalla Parrocchia presso il Monumento ai Caduti di Gandosso. La particolarità sta nel fatto che – non essendoci più reduci – abbiamo pensato di coinvolgere i nostri bambini. Questo anche perché (come possiamo vedere dalla guerra in corso tra Russia e Ucraina) molto spesso sono coinvolti loro come vittime innocenti, sia direttamente che indirettamente (rimanendo orfani). Per questi motivi, abbiamo voluto coinvolgere i bambini del Catechismo, facendo portare loro delle poesie, dei temi e dei pensieri su argomenti quali la guerra, la pace ed il rispetto” dichiara Alberto Maffi, sindaco del paese.
Una manifestazione ancor più coinvolgente, quindi, caratterizzata dalla presenza dei bambini.
Ettore Giuradei, cantautore bresciano classe 1981, ha – da poco – lanciato una nuova crowdfunding (raccolta fondi) per la realizzazione del suo nuovo disco, “Nevrotica/politica”.
A distanza di un anno dal suo ultimo lavoro (“Lucertola”, uscito nel 2021), Giuradei è pronto per lanciare il suo quinto album.
Dopo varie collaborazioni (tra cui, ricordiamo, Luca Ferrari dei “Verdena”, e Carmelo Pipitone di “Marta sui tubi”) ha pubblicato il suo primo disco (Panciastorie, 2006, Mizar Records) all’età di 24 anni, a cui ne sono seguiti altri 3: nell’ordine, Era che così (2008, Mizar/Novunque), La repubblica del sole (2010, Mizar/Novunque) e – appunto - Lucertola (Freecom/UMArecords/Casa Molloy).
“Nevrotica/politica è co-prodotto in collaborazione con Freecom srl, che ringrazio per il sostegno. Tuttavia (per poter portare alla luce questo progetto) abbiamo bisogno di altri fondi. Per questo motivo, abbiamo pensato di creare questo crowfunding” dice Giuradei.
I fondi saranno destinati (oltre alla registrazione del disco) anche alla stampa dei vinili, alla realizzazione di stampe e magliette, nonché alla realizzazione di esperienze (le c.d. “ricompense”).
Infatti, chi sosterrà questo progetto, potrà decidere se ricevere le suddette magliette o serigrafie, oppure vivere delle esperienze (prevalentemente in Franciacorta e sul Sebino) in compagnia di Giuradei. Così, ad esempio, si potrà scegliere tra un trekking di gruppo in Franciacorta e Sebino con suonata acustica, oppure optare per un giro in barca a vela sul lago d’Iseo con suonata acustica (o ad una gita bucolica tra Franciacorta e Valcalepio, seguita da degustazione di vini), fino ad arrivare ad un “secret concert”: tutte queste esperienze saranno curate personalmente da Ettore, ed ai partecipanti verrà omaggiata una copia digitale di “Nevrotica/Politica”.
Per maggiori informazioni (e per sostenere la campagna di Giuradei) potete consultare il link https://www.produzionidalbasso.com/project/nevrotica-politica-il-nuovo-album-di-ettore-giuradei/, o andare sul sito www.ettoregiuradei.com.
Lunedì 17 ottobre alle ore 20.30 si è tenuto a Villongo (presso la Sala Consigliare, sita in via Roma 41) il primo incontro tra la nuova Amministrazione ed i commercianti del paese.
“Abbiamo organizzato questa serata con i commercianti di Villongo” - conferma l’Assessore al Commercio Marcella Brignoli – “Non esistendo una lista di tutti i commercianti, ho dovuto richiederla alla Camera di Commercio, la quale mi ha inviato circa 2mila nominativi: tra questi, ne ho individuato 140 (diversificando le attività, dal calzolaio, alla lavanderia, ecc.) che sono andata – poi - a trovare uno per uno”.
Quello di ieri è stato un primo incontro per conoscersi a vicenda: “Esatto, volevamo venire a conoscenza di quali fossero le loro priorità, i loro problemi: abbiamo cercato di fare qualcosa di bello insieme. L’obiettivo è quello di creare un’Associazione non solo per migliorare il territorio, ma anche per far capire loro che l’Amministrazione è loro vicina, dato che – in questi anni - “Amazon” (ed altri colossi) sta facendo chiudere molti nostri artigiani e negozi locali” continua Brignoli.
Su 140 attività hanno partecipato in 60: “Sono persone che hanno attività diverse tra loro. E’ stato un bellissimo incontro, vivace, divertente, durante il quale il Sindaco ha dato alcuni chiarimenti in merito alla burocrazia e alle problematiche del paese. Da lì, abbiamo deciso di creare quest’Associazione, che ci aiuterà proprio a far vivere a pieno il nostro territorio, con manifestazioni, giornate a tema, e quant’altro”.
Il prossimo incontro sarà a novembre: “I commercianti sono stati veramente contentissimi: addirittura, un signore ha detto che – in 50 anni di attività – per la prima volta ha avuto il piacere che il Comune suonasse alla sua porta, per invitarlo ad esporre i propri problemi e dubbi in una riunione”.
Un bellissimo lavoro, quindi, da parte del Comune e – in particolare – dell’Assessore Brignoli: “A novembre si terrà un’altra riunione, perché vorremmo organizzarci al meglio per le festività; quindi, dobbiamo muoverci subito. Periodicamente, poi, ci ritroveremo e valuteremo il da farsi, dato che ognuno (in base alla propria attività) ha esigenze diverse”.
Martedì 18 ottobre altri 10 commercianti di Villongo hanno chiesto di potersi iscrivere alla futura Associazione: “Oggi (18 ottobre, ndr) ho incontrato dei commercianti: oltre a farmi i complimenti, mi hanno confermato la volontà di organizzare altre serate, mentre altri 10 mi hanno comunicato che (non potendo essere presenti per motivi di lavoro) vorrebbero rimanere informati. Ho trovato gente dinamica, pronta a mettersi in gioco, e questo mi ha fatto veramente molto piacere. Desidero ringraziare tutti i partecipanti, e tutti coloro che – in seguito – vorranno unirsi a questo progetto”.
Giovedì 6 ottobre (a seguito della riforma socio-sanitaria varata da Regione Lombardia) tutti gli Ambiti si sono ritrovati a dover nominare i nuovi Esecutivi.
Per quanto concerne il Basso Sebino, è stato riconfermato – all’unanimità – il sindaco di Gandosso Dott. Alberto Maffi.
“Sono felice per questa fiducia riposta in me dai miei colleghi” dichiara Maffi.
Come Vicepresidente, è stata eletta Cinzia Presti, consigliere con delega per il Sociale del Comune di Adrara San Martino.
“La soddisfazione è duplice: da una parte, perché abbiamo avuto notizia che abbiamo vinto tutti e 6 i bandi a cui avevamo partecipato, e verranno dunque tutti finanziati. Nei prossimi mesi (ed anni), quindi, potremo mettere in campo delle importanti misure sociali a favore di tutti i cittadini. Un esempio su tutti, è il supporto che noi – come Ambito – vogliamo assicurare alle famiglie con parenti disabili, sia che vivano in casa con loro, o che siano ricoverate in strutture di sollievo. In secondo luogo, sono grato ai miei colleghi per avermi mostrato così ampia fiducia”.
Fiducia ben risposta, visto l’operato di Maffi in questi anni: “Io sono Presidente da dicembre 2016. Negli ultimi 2 anni (caratterizzati da emergenze sanitarie quali la meningite – prima – ed il Covid – poi -) sono stato a capo anche dell’Utes (Unità Territoriale Emergenza sanitaria, ndr), con la quale ho gestito (in prima persona) sia la campagna vaccinale per la meningite, sia la gestione emergenziale (con successiva campagna vaccinale) per il Covid”.
Sono stati, dunque, anni intensi: “Esatto, ora - quello che ci proponiamo per il futuro - è di continuare a collaborare per il Sociale come Ambito (che comprende 12 Comuni), perché restando uniti si è più forti, e si possono ottenere dei risultati migliori, come abbiamo dimostrato in questi anni”.
Si è conclusa l’ennesima edizione de “La castagna in festa”, evento organizzato dall’Avis Comunale di Sarnico al fine di promuovere la cultura della donazione di sangue e cercare nuovi donatori.
“Eravamo circa una sessantina di volontari, e sono stati 3 giorni intensi ma belli. Quello che vorrei sottolineare è che – con questa festa – ci autofinanziamo, ma solamente per promuovere sul territorio la cultura del dono (istituendo borse di studio nelle scuole, ma – innanzitutto – per essere sempre presenti sul territorio con gazebo): questo perché più si è presenti, più si riesce a incentivare anche la cultura del dono. Ecco perché non è un finanziamento, ma è un modo per ricevere dei soldi che - poi - si utilizzeranno solo e esclusivamente per la promozione della cultura del dono” spiega Serafino Falconi, Presidente dell’Associazione.
Il vero scopo di questa Festa è “far capire alla gente l’importanza di donare il sangue, perché veramente non è retorica, ma si salvano delle vite umane” continua Falconi.
Per quanto riguarda le donazioni, l’AOP della zona 9 “Sebino” (che comprende i comuni di Castelli Calepio, Lovere (Castro), Predore, Sarnico (Adrara S. Martino, Adrara San Rocco, Foresto Sparso, Gandosso, Paratico, Viadanica e Villongo), Credaro, Tavernola, Vigolo (Parzanica), fonte: https://www.avissarnico.it/la-zona-9/) le organizza una volta ogni tre mesi, mentre – per quanto concerne l’Azienda ospedaliera – si effettuano tutti i Venerdì, tranne quelli festivi.
“Di solito, il nostro “calendario donazioni” comprende 4 sabati e 4 domeniche l’anno (oltre ai Venerdì, dalle ore 8 alle ore 10.30): adesso (data l’aumentata richiesta di donazioni) stiamo cercando di poter avere più date disponibili, tra cui una ci è stata concessa dal Provinciale - in via eccezionale - proprio il giorno della castagnata, ovvero sabato 1 ottobre. Ciò che voglio sottolineare è il fatto che noi doniamo sangue a tutti: per fare un esempio, ora ucraini e russi ci stanno chiedendo sangue. Molti si chiederanno: “A chi lo donate?”: la risposta è semplice: a tutti. Noi non facciamo distinzioni, perché tutti hanno il diritto di vivere, non c’è né guerra, né religione, né politica che tenga, tutti hanno lo stesso diritto, che siano brave persone o delinquenti. La donazione va al di fuori di qualsiasi condizione umana si ponga” conclude Falconi.
Dott. Paris: “Parlare con i giovani arricchisce sempre l’Avis”
Ho avuto anche il piacere di scambiare due parole con il Dott. Giovanni Paris, Direttore sanitario dell’Avis Sarnico, il quale conferma: “La Festa è un’occasione che ha la finalità di diffondere la cultura della solidarietà a 360 gradi, in sinergia con le altre Associazioni del “dono di sé” (ovvero Aido, Admo e - ora - Adisco, una nuova associazione relativa alla donazione del sangue del cordone ombelicale). Noto che c'è fame di conoscenza, specialmente tra i più giovani: questo non per mancanza di informazioni, ma perché le loro fonti – spesso - possono essere attendibili o meno. Come sappiamo, infatti, le fake news imperversano nel web. Ciò che voglio rimarcare, è il fatto che parlare con i giovani arricchisce sempre l’Avis, perché da loro possiamo avere degli spunti, ma anche dare loro informazioni importanti, che spero faccia loro riflettere e li metta in condizione di decidere – nella massima libertà - di entrare a far parte di una cittadinanza attiva, basata sulla solidarietà”.
Come dicevamo, tutto quanto raccolto durante la Festa serve al fine di promuovere l’Avis nelle scuole, dando la possibilità di incontrare i ragazzi (a cominciare dalle elementari, con il progetto “Rosso sorriso”: http://www.rossosorriso.it/) e stanziare aiuti alla didattica (come materiale scolastico e borse di studio per i più grandi). L'impegno dei ragazzi è testimoniato da alcuni lavori che sono stati esposti presso lo stand informativo presentato alla festa.
Sfatare alcuni “miti” sulla donazione: la donazione di sangue intero e quella del plasma:
“È importante che ci avviciniamo noi ai ragazzi il più possibile (più che aspettare che siano loro a farlo): il fatto che io sia andato a parlare con loro durante la festa per chiarire alcuni dubbi, è piaciuto molto. In questo modo li fidelizzi, stimolandoli anche a vincere alcune paure, oppure (magari) a capire che (i problemi che si pongono prima di avvicinarsi alla donazione) sono dei falsi problemi. Ad esempio, mi è capitato che mi chiedessero “Mi hanno detto che non posso donare perché sono anemico”. Ecco che, spiegando loro che non c’è solo la donazione di sangue intero, ma anche quella del plasma, vengono incuriositi, avvicinandosi di più alla cultura del dono” continua Paris.
La donazione del cordone ombelicale:
Sono molti i tipi di donazione che si possono fare (oltre a quella del sangue e del plasma). Ad esempio, quella del cordone ombelicale: “Mi è piaciuto moltissimo incontrare anche le ragazze, perché mi sono accorto che la cultura della donazione del sangue del cordone ombelicale è un po' sottaciuta (da parte dei ginecologi) che magari non prospettano questa opportunità così importante: parlando con loro, si rendono conto che è un'opportunità anche per il loro futuro bambino, perché hanno a disposizione proprio le cellule staminali del loro cordone ombelicale. Anche le modalità di raccolta del midollo osseo sono importanti, e cerco di spiegar loro che la compatibilità è una cosa molto molto rara, per cui andare alla ricerca di una persona compatibile diventa più difficile. Ho notato, comunque, una grande risposta da parte di questi ragazzi e soprattutto ragazze, che hanno potuto scoprire cose che difficilmente (magari per vergogna di chiederlo al proprio ginecologo) avrebbero potuto sapere”.
Ogni quanto si può donare:
In merito alla donazione di sangue, le donne possono donare ogni 6 mesi, mentre gli uomini ogni 3 mesi, “anche perché il patrimonio completo del nostro sangue si rigenera ogni 3 mesi. È importante anche sottolineare il fatto che all’Avis si è controllati in tutto e per tutto, dalle malattie trasmissibili sia sessualmente che attraverso il sangue” prosegue Paris.
I gruppi rari:
nel mondo esistono oltre 600 gruppi sanguigni: “L’origine dei gruppi sanguigni è sempre lo 0, anche perché la nostra progenie è in Africa, e l’essere umano possedeva quel gruppo: poi, col tempo, sono subentrate altre varianti, arrivando ad avere i vari A positivi, A negativi, ecc. Il gruppo più raro, in Occidente, è lo 0 negativo, mentre in America Latina e in Africa il gruppo più numeroso è lo 0: ecco perché è importante che ci sia una commistione di culture della donazione. Tengo a sottolineare, comunque, che qualsiasi gruppo sanguigno è nobile, perché sicuramente si trova sempre un donatore compatibile, per ricevere qualsiasi tipo di gruppo. Se, invece, il gruppo sanguigno è raro, allora occorre andare alla ricerca di una persona compatibile, e qui entra in gioco la “Emonet”, la banca dati (a livello nazionale) dei gruppi rari, grazie alla quale possiamo trovare un donatore in poco tempo”.
Ci si può iscrivere all’Avis fino ai 60 anni di età, mentre la donazione è procrastinata – ovviamente per chi gode di buona salute, e con controlli sempre più ravvicinati - fino a 70 anni: quanto detto vale sia per gli uomini che per le donne. Un’ultima informazione: una volta raggiunta la menopausa, anche le donne possono donare ogni 3 mesi.