Benvenuti! Questa è la sezione dedicata alle mie poesie...

Le mie poesie...

Buona lettura...

 A chi è rimasto fuori:

di Roberto Vitali

Oggi 1 Maggio, Festa dei lavoratori

il mio pensiero va a tutti coloro

che son rimasti “fuori”:

a chi è fuori dall’ambito lavorativo,

a chi è ai margini della società

a chi ogni giorno deve lottare

quando semplicemente chiede

di poter lavorare.


A tutte le persone

che ogni giorno

in mille modi si danno da fare

per portare il cibo in tavola

e la propria famiglia sfamare.


A tutti coloro

che non hanno grandi pretese

se non quella sacrosanta

di arrivare alla fine del mese.


Il fatto di avere un lavoro

ed un tetto sopra la testa

fa capire quanto si è fortunati

e nel cuor qualcosa innesta:

ecco perché,

col cuore colmo d’amore

per tutto ciò che ho

ringrazio il Signore.

A Dante:

di Roberto Vitali

Oggi si festeggia Dante,

il Sommo Poeta

che più di 700 anni fa

inventò la nostra lingua,

quasi fosse un profeta.

 

Grazie a Lui

il volgare è diventata la lingua di tutti

parlata da magri, grassi, belli e brutti.

 

Chissà che direbbe

vedendo la società odierna

Lui che disse “Fatti non foste a viver come bruti

ma per seguir virtute e canoscenza”.

 

Oso sperar

che il Covid, la guerra,

e tutto ciò che ci opprime

così come son cominciati

abbian presto una fine.

 

E che finalmente,

dopo averne passate delle belle

tornerem presto “a riveder le stelle”.

 A Giovanni Falcone:

di Roberto Vitali

Poteva essere una sera qualunque

quella del 23 maggio 1992

mentre, su una Croma blindata

ti accingevi a tornar a casa

assieme alla tua moglie adorata.


Ma quella sera

degli esseri ignobili

che fatico a chiamar “persone”

decisero che doveva morire

il grande Magistrato Giovanni Falcone.


E’ così, alle 17:57

te ne andasti nei pressi di Capaci

per opera di mezzi omuncoli

che si credevan dei rapaci.


Ma anche se fisicamente

non sei più tra noi

sarai sempre d’ispirazione,

come il più grande degli eroi.


Nella speranza

che sempre più persone rette crescano

ricordando le tue parole

“Gli uomini passano, le idee restano”.


E tu, caro Giovanni

resterai sempre nei nostri ricordi

uomo retto, colto e credibile

che avea come motto

“La mafia non è affatto invincibile”.

A te, mamma:

di Roberto Vitali

Quando mi chiedono

cosa il mio cuor infiamma

io penso subito a te,

cara mamma!


Non so dirti quanto

ti voglia bene

o cosa farei per te,

so solo che la tua vicinanza

è importante per me.


Per te mamma

provo un sentimento forte

al mondo ed all’amore

tu mi hai schiuso le porte.


Ti sei presa cura di me

mi hai cresciuto,

è solo grazie a te

se forte son divenuto.


Ti voglio ringraziare

per quello che hai fatto per me

sappi che io

ci sarò sempre per te.


Tu lo sai,

il mio cuor ti appartiene

ecco perché a nessun’altra

vorrò mai così bene.

A te, Padre!

di Roberto Vitali

A te, padre,

dedico questa ode

a te,

venuto a mancare nel fior degli anni

strappato alla vita

durante il periodo più bello.


Ti immagino lassù,

a protegger me e la mamma

prendendoti cura di noi

con il tuo infinito amore.


L’altra notte ti sognai mentre

con sguardo fiero

mi osservavi superare

uno dopo l’altro

i vari dislivelli di un fiume

nuotando controcorrente

come i salmoni.


Interpretando tale sogno

come se tu

da lassù

vedessi i vari ostacoli

che ho superato negli anni

e ne fossi soddisfatto.


Una massima dice che

chi muore non ci lascia

semplicemente va nella stanza accanto.

E a me piace pensare che sia così.



A te, padre!

Abbiamo gli stessi diritti di chi è fisicamente malato:

di Roberto Vitali

C’è chi giudica la gente in base alla fisica prestanza,

senza pensar minimamente

che quella può aver dei problemi di salute

e pianger nella sua stanza.


“Eh, ma tu sei giovane, gagliardo e forte!”

ma intanto non sanno che hai scampato

(negli ultimi 2 anni) per 3 volte la morte.


“Eh, ma chissà cosa fa nel weekend,

berrà, si diverte!”

Volete saperlo? Alle nove di sera

son già sotto le coperte!


“Sì, ma dai c’è chi sta peggio di te!”

Quello è vero,

e ringrazio Dio ogni giorno,

ma non mi sembra un motivo valido

per aver giudici sempre attorno.


Perché in questa società,

(dove si bada più alla forma che alla sostanza)

fa più scalpore chi si è rotto una gamba,

più che chi – come me – soffre di malattie

che non si posson vedere

ed ogni tanto si pensa

“Costui ci piglia per il sedere!”


Allora, cari miei,

solo questo aggiungo:

noi abbiamo gli stessi diritti di chi fisicamente è malato,

e se il nostro dolor non si vede,

è sol perché siam bravi noi

(con la nostra forza)

a tenerlo celato.

Alla mamma:

di Roberto Vitali

Di tutte le meraviglie del Creato,

la mamma è certamente la più bella.

 

È colei che ci dà la vita,

ci aiuta a crescere,

 ci dà forza,

è il nostro essere, noi siamo una parte di lei.

 

È la persona più importante nella nostra vita,

quella che ameremo per sempre,

a cui non basterebbe dire

un milione di volte “Grazie”

per tutto il suo amore.

 

La portiamo nel nostro cuore tutta la vita,

custodiamo il suo amore e i suoi insegnamenti

come il più prezioso dei tesori,

ci manca quando non siamo con lei

e quando la vediamo il nostro cuore sprizza di gioia da tutti i pori.

 

E’ il nostro Sole, e noi siamo i pianeti che vi ruotano intorno.

Godiamo della sua luce finché ci starà a fianco,

ma non cadiamo nello sconforto quando non ci sarà più,

perché pur rimanendo soli,

sapremo che presto tornerà la luce

e ci potremo ricongiungere al nostro Sole.

Alla mia musa:

di Roberto Vitali

Il mio amore per te

è puro e incondizionato,

solo quando sono con te

io mi sento beato.


Non so dirti perché ti amo

o perché mi senta attratto da te

so solo che la tua vicinanza

è importante per me.


Per nessuna ho mai provato

un sentimento così forte,

del mondo dell’amore

tu mi hai schiuso le porte.


Quando sto con te

qualcosa in me si smuove,

ti posso giurar

che ti amerò in ogni dove.


Con te saltan tutte le regole,

così tanto io ti voglio

da rinunciar persino

al mio stupido orgoglio.


Questi sono per te

i miei sentimenti

non chiedermi di cambiar

perché non so amare altrimenti.

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