Per la candidatura, è sufficiente contattare uno dei Centri per l'impiego della Provincia di Bergamo.
Come riferito dalla Provincia, "Ogni offerta riporta codice identificativo, figura ricercata e sede di lavoro; nel bollettino allegato si possono consultare tutti i dettagli delle offerte e i requisiti richiesti".
Una volta cliccato sul pulsante, il modulo verrà scaricato nella sezione "Download" del vostro pc.
In bocca al lupo a tutti! :-)
Il rilancio delle Orobie bergamasche quale destinazione turistica. E’ questo, in sintesi, l’obiettivo che si prefigge il progetto “Smart Orobie” (coordinato e sviluppato dall’ufficio Europa della Provincia di Bergamo, e che presenta- come capofila - il GAL della Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi).
Classificatosi primo su oltre 326 candidature provenienti da tutta Italia, il progetto è finanziato dal Ministero del turismo (2 milioni di euro), mentre i rimanenti 386mila euro derivano da cofinanziamenti.
Sono tre gli obiettivi principali: in primo luogo, l’esigenza di rendere più smart la destinazione, in modo da poter attrarre il target dei nomadi digitali (ovvero tutte quelle persone che viaggiano liberamente mentre lavorano da remoto a livello nazionale e internazionale): ciò sarà reso possibile grazie all’installazione di banda larga e connessione satellitare, nonché all’adeguamento delle postazioni di lavoro con strumentazioni e dotazioni per lo smart working, ed all’adeguamento spazi di co-living in rifugi, baite e strutture ricettive.
Nondimeno, il miglioramento della sostenibilità, per tutti coloro che – a differenza dei primi – desiderano “disconnettersi, ricaricarsi, ritrovarsi, valorizzando e promuovendo il concetto di “BenEssere” ovvero turismo esperienziale, slow, ma non solo, anche trasformativo e attento alla sostenibilità ambientale”, ci comunicano dalla Provincia.
Infine l’enogastronomia, intesa come riscoperta dei sapori autentici delle nostre montagne, resa possibile “grazie anche all’incontro con le persone che abitano il territorio, custodi di saperi tramandati da generazione in generazione e impegnati quotidianamente nella ricerca della qualità dei loro prodotti, rigorosamente Km0”.
Il progetto è supportato da una fitta rete di partner istituzionali, privati e del terzo settore tra cui Visit Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, Università degli Studi di Bergamo, le Comunità Montane Valle Seriana, Valle Brembana, Val di Scalve, Valle Imagna, Parco delle Orobie bergamasche, Parco dei Colli di Bergamo, Consorzio BIM Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio, Consorzio BIM dell’Oglio, Confindustria Bergamo, ASCOM Bergamo, Confesercenti Bergamo, SACBO s.p.a., Irta s.p.a., RS Impianti, , Visit Brembo, CAI Bergamo, GAL dei Colli di Bergamo e del Canto Alto e infine Vedeseta Attiva, Nahr, Ass. Ecomuseo Val Taleggio, Visit Presolana, Pro Loco Rovetta e Pro Loco Colere.
Come dichiarato dal presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi “La valorizzazione dell’economia delle nostre aree montane, a partire dal rilancio di un turismo digitale, sostenibile e di comunità, rappresenta un obiettivo strategico per il nostro territorio. Ringrazio il Ministero del turismo per aver premiato il nostro progetto, destinando importanti risorse alle nostre Orobie, nonché tutti i partner del progetto e in particolar modo le funzionarie dell’ufficio Europa della Provincia, Gloria Cornolti e Chiara Tisat, le quali hanno messo in campo grande determinazione e impegno per lo sviluppo della proposta progettuale”.
Giovedì 15 dicembre 2022 in Provincia è stata presentata l’edizione 2023 del progetto “Le Terre dei Baschenis”, progetto nato nel 2017 in occasione del 400° anniversario della nascita del pittore Evaristo Baschenis, “ultimo e prestigioso discendente della omonima dinastia di artisti che hanno visto i natali proprio in questo territorio e che tanto lustro hanno dato a queste vallate” (fonte: https://www.leterredeibaschenis.it).
L’iniziativa, sostenuta dalla Provincia di Bergamo, è nata grazie all’Associazione “Altobrembo” (capofila per i sei Comuni delle Valli Averara e Stabina (ovvero Averara, Cassiglio, Cusio, Ornica, Santa Brigida, Valtorta), in collaborazione con il Centro Storico Culturale Valle Brembana, l’Associazione Guide Giacomo Carrara, la Cooperativa In Cammino, il Centro Museale di Santa Brigida, il Gruppo Culturale Santa Brigida, l’Accademia Carrara e l’Accademia di Belle Arti G. Carrara.
L’intento è quello di “valorizzare i beni culturali presenti sul territorio, di sensibilizzare la popolazione alla conoscenza della storia e dell’arte locale e di promuovere e offrire percorsi culturali a villeggianti e turisti, presenti soprattutto durante il periodo estivo, hanno sinergicamente operato per la realizzazione del progetto”.
Per l’edizione 2023, il programma prevede interventi di valorizzazione (e conservazione) di opere d’arte - e di edifici religiosi - nelle parrocchie delle Terre dei Baschenis, mostre, pubblicazioni, tour e aperture di siti, concerti e festival, oltre a eventi tra arte e natura; inoltre, la partecipazione alla Settimana della cultura della Diocesi di Bergamo, con un approfondimento sulle opere di Carlo Ceresa in Valle Brembana.
La novità di quest’anno è data dall’ingresso (nello staff organizzativo) dello storico d’arte Giovanni Valagussa, che rivestirà il ruolo di referente scientifico: “Da alcuni anni il progetto di studio e riscoperta del patrimonio artistico della Valle Brembana sta offrendo positivi risultati sul piano culturale per la migliore conoscenza di opere poco note o trascurate. Negli anni scorsi il lavoro si è concentrato sui pittori della dinastia Baschenis, arrivando a pubblicare una guida completa dei siti ove si trovano le loro opere nell’intera provincia di Bergamo e a discutere in un Convegno molteplici aspetti della loro attività figurativa sul territorio. Il progetto per il 2023 consentirà un passo ulteriore, allargando il panorama dai Baschenis ad altri artisti attivi in questa ‘Valle di Pittori’: si comincerà con il sistematico rinnovamento dei pannelli didascalici all’esterno degli edifici più significativi, per proseguire con nuovi impianti di illuminazione che permettano di vedere come si deve le opere più belle e più importanti”.
In collaborazione con la Curia di Bergamo e la Soprintendenza, quindi, si provvederà a mettere in campo interventi di tutela e di restauro su opere che realmente rischiano il degrado: si provvederà, quindi, alla protezione degli affreschi esterni del portico della Chiesa vecchia di Santa Brigida, al polittico di Antonio Boselli, nella Parrocchiale di Cusio (erroneamente attribuito ad Andrea Previtali) nonché alla revisione degli affreschi esterni della Parrocchiale di Averara, fino al progetto di una piccola mostra di studio su Carlo Ceresa (con un dipinto inedito): “Tutto ciò a favore di coloro che, da generazioni, di questi luoghi sono gli abitanti, oltre che gli appassionati cultori e ‘difensori’”, conclude Valagussa.